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drin driiiin

"zitta" urlai alla sveglia mettendo la testa sotto il cuscino.

Volevo dormire ancora, ma poi mi ricordai dell'allenamento estivo, "merda" mancava solo mezz'ora all'inizio, corsi in doccia e scesi di corsa a mangiare al volo un boccone.

Mentre prendevo di corsa il borsone e mi fiondavo verso la stazione delle corriere iniziò a suonarmi il telefono, era la mia migliore amica Alessia.

"hey" risposi,

"dove sei??"

"sto andando all'allenamento, perché??",

"stavo pensando, dato che sei fissata con il Brasile, perché stasera non usciamo in quel nuovo locale brasiliano??"

"quante volte ti devo ricordare che non sono fissata con il Brasile, ma sono brasiliana anche io?? comunque mi va bene." risposi

"shhhhh, okkkkk ci troviamo davanti a casa mia alle 20.00, così ceniamo insieme, ricordati di vestirti bene!"

"devo proprio????" chiesi, sapendo già la risposta

"dato che non mi fido di te, vengo io a alle 19.00 sotto casa tua che ti aiuto a scegliere il vestito"

"uffaaa!!!!scusami ora devo andate che sono appena arrivata al campo, a dopo!!"

"ciaoooo"e mi chiuse il telefono in faccia.

Comunque ero veramente arrivata al campo e mi fiondai sotto gli "spalti"a cambiarmi, arrivai in campo appena in tempo e iniziai a riscaldarmi, l'allenamento andò come al solito, se non fosse stato per un uomo tutto incappucciato che ci osservava, sarà stato un turista, tante persone vengono a Cavalese, paese vicino a Trento , per fare delle camminate in montagna, talmente presa dalle mie riflessioni che non mi accorsi neanche di essere arrivata a casa, e, sfortunatamente, dovetti mettermi a studiare perché stava per iniziare la scuola.

Senza accorgermi che si era già fatta sera sentii suonare il campanello e dovetti alzarmi per andare ad aprire visto che la mia famiglia non era ancora tornata dal lavoro.

Era Ale, vestita di tutto punto e bellissima, come sempre, così salimmo in camera mia e facendoci largo tra le miriadi di cose buttate per terra (sono più disordinata di un ragazzo) feci scegliere a lei il vestito, perché se no ci saremmo messe a litigare, optò, visto che il mio guardaroba non prevedeva ne gonne ne magliette corte, per dei pantaloncini bianchi e una maglia scollata sulla schiena blu.

La serata fu bellissima, e il bar era veramente molto accogliente, appena arrivata a casa mi addormentai all'istante

una futura promessa del calcioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora