Era stato un anno turbolento, l'anno dei miei sedici anni, avevo conosciuto una persona stupenda su miei occhi, Paul un ragazzo fuori dalle righe. Un militare stupendo, muscoloso alto con occhi e capelli scuri, fu il mio amore estivo e come tale pensavo non l'avessi mai più visto. Era grande, un adulto, aveva 25 anni e io avevo paura. Ma lui, era stato il mio primo amore, il mio primo bacio, le mie prime farfalle nello stomaco e purtroppo in amore non tutto è sempre rose e fiori.
L'estate finì.
Io e Paul, eravamo rimasti in contatto, messaggini su WhatsApp, chiamate telefoniche di tanto in tanto, ero affascinata da lui, da quella che mi sembrava una forza della natura. Ma quello che nacque tra di noi, non mi fece affatto bene. Iniziammo a frequentarci, io totalmente innamorata, lui forse un po' meno. C'erano tante restrizioni per me, dagli orari di uscita, allo stesso fatto che potessi frequentarlo. I miei genitori erano così contrari al nostro amore, tanto che fecero di tutto per impedirlo. Al punto che iniziarono ad informarsi su questo tipo, che in realtà era abbastanza losco. Quello che era nato come un amore si trasformò in un incubo, era davvero un brutto sogno mascherato da fiaba quello che stavo vivendo. Era così strano eppure, non me ne accorgevo. Questo amore 'malato' che non fece altro che spezzarmi le ali, mi cambiò, mi portò a farmi pensare che la vita non era bella come pensavo e che forse tutti intorno a me volessero il mio male tranne lui, il mio punto fermo, che tanto fermo non era. Diventai bulimica, perché lo stress accumulato tra le pressioni di Paul e le litigate con i miei genitori erano davvero tantissime, e il mio corpo e la mia mente non riuscirono a reggere tanta fatica, che decisero di prendere di mira il mio corpo. Io e Paul stemmo insieme per circa 8 mesi, un tempo immenso per una ragazza di sedici anni. E quegli otto mesi, furono i peggiori della mia vita. La ragazza rossa, sorridente, fuori dalle righe scomparve per dare spazio a un mostro che lui stesso aveva creato. Una persona sottopeso, impaurita e che non riusciva più ne ad essere positiva ne a fare un semplice sorriso, perché quel sorriso l'avrebbe fatta piangere. Ogni mio sorriso finiva con delle lacrime. Come se non potessi accettare il fatto che potessi essere felice. La nostra storia d'amore finì un po' grazie ai miei genitori, un po' per il fatto che a Paul non bastava più l'amore sincero che una sedicenne gli avrebbe potuto offrire. Aveva bisogno di più, aveva bisogno di una persona alla sua pari. E quella persona non potevo essere io. La nostra rottura fu distruttiva. Restai fuori dal mondo. E andai fuori di testa. Però volevo a tutti i costi riprendermi la mia adolescenza. Arrivò nuovamente l'estate, e nonostante il dolore iniziai a frequentare gente e mi accorsi che davvero avevo tanta gente intorno che teneva a me.
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Sunshine
RomanceNon avevo mai creduto sarebbe passato tutto, non pensavo sarebbe stato tutto solo un brutto ricordo. Non lo pensavo fin quando non arrivò lui, a sconvolgermi la vita. Il mio raggio di sole, il raggio di sole che faceva luce alle mie tenebre. Grazie...