Caos

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R I C C A R D O

C'è chi è abituato a vivere nel rumore di una città frenetica, c'è chi è abituato e ballare tutte le notti con la musica che fora i timpani. C'è chi ama stare tra la folla, tra i bambini che corrono e gridano. C'è a chi piace andare nelle piscine pubbliche dove volano spruzzi d'acqua e tuffi a bomba. Ci sono persone che vivono nel caos della propria camera, della propria cucina o anche solo della propria borsa. Spesso queste persone sono coloro che scelgono di non curarsene dell'ordine, forse perché è proprio nel caos che lo ritrovano. Ma c'è sempre un altro lato della medaglia, una sfumatura in più. Ci sono persone che preferiscono una spiaggia vuota e un mare calmo al posto di una pubblica piscina. Alcune preferiscono la campagna alla città, una tisana e un film al posto della musica forte. C'è chi ama la solitudine e il grande silenzio che ne comprende. Che poi silenzio non è. Colmato da mille pensieri, idee e intuizioni. Ma c'è ancora un altra sfumatura, la mia. Non sempre si può scegliere o il bianco o il nero. C'è chi deve accontentarsi del grigio. A me piace la solitudine, l'ordine. Ma ora non ho scelta.
'Questo è il caricatore' dice Felicity mentre mi insegna ad impugnare una pistola. Mi chiedo dove lei abbia imparato a farlo ma non mi pare il momento di fare domande. Annuisco e sospiro, spero di uscirne vivo. Lei si accorge della mia poca speranza e cerca di aiutarmi.
'Ce la faremo ok? Usciremo di qui.' La guardo negli occhi e sorrido. La abbraccio non potendo fare altro. Non mi conosce nemmeno e rischia la sua vita per me. Le nostre pistole si sfiorano, è strano quanto un gesto così dolce possa nascondere così tanto odio. Ci stacchiamo e iniziamo a camminare verso l'uscita.
'Ci sono due guardie armate all'uscita. Chiunque tu incontrerai non puoi risparmiarlo capito?' annuisco, di nuovo. Continuiamo a camminare quando un uomo si accorge di noi e ci viene addosso. Cerca di fermarci tirando fuori un coltello. Ferisce Felicity su una gamba e mentre lei tenta di liberarsi io prendo la mira. Non vedo chi è, ha un cappello nero in testa. Non sento niente quando premo il grilletto e sparo. Il mondo si ferma quando scopro di aver ucciso un uomo.
'NOO' urla Felicity. Non capisco perchè reagisca così, ho fatto quello che mi ha detto. Quando riconosco chi è, capisco la sua reazione.
'Ethan' dice sussurrando Felicity. Gli sposta i capelli, gli accarezza il viso e una lacrima cade sulla fronte di lui. Poi Felicity si gira verso di me e urla.
'Hai ucciso mio fratello!' dice piangendo. Mi avvicino a lei e la tiro su mentre si dimena.
'Dobbiamo andare' dico serio e freddo. Se non facessi finta di niente non riuscirei a superare questo momento.
'No lasciami!' la giro verso di me e la tengo ferma.
'Se non l'avessi ucciso io lui avrebbe ucciso te. Non gli sarebbe importato se tu fossi stata sua sorella o no. Hai deciso di scappare con me e hai esplicitamente chiesto di uccidere chiunque ci ostacolasse. Io l'ho fatto, adesso dobbiamo continuare e dovresti farlo anche tu.'
Lei si calma e si asciuga le lacrime con il palmo della mano. Afferra la pistola, torna da suo fratello e gli prende una collana che non gli avevo mai visto addosso. Se la mette in tasca e mi fa cenno di andare. Così corriamo verso l'uscita e, dopo aver ucciso le due guardie, usciamo da quell'inferno. Il sole sta per tramontare e dobbiamo trovare un rifugio.
'Riccardo fermati, non ce la faccio più.' Dice accasciandosi contro un muro. Mi affianco a lei e un flashback mi torna alla mente.
'Corri Fede, corri!' Urlo incitandola. Il mio cuore batte all'impazzata ma so che devo continuare a correre per salvarla. Svoltiamo l'angolo, ci sembra di averli seminati. Noto che Fede si accascia al muro e mi costringo a fermarmi per starle accanto.
'Lo so che sei stanca ma dobbiamo scappare. Coraggio Fede!' Dico con il fiatone. Mi guarda negli occhi e porta la sua mano sulla mia guancia.
'È così che vivremo? Non voglio scappare in eterno Riki. Va tu, io sto qua.' Mi rispondo sussurrando. Io la guardo contrariato. Fa un piccolo sorriso e volta lo sguardo quando nota il gruppo nero di uomini che ci ha appena visti. Mi riguarda con i suoi bellissimi occhi. forse per l'ultima volta. Con gli occhi lucidi appoggio la fronte alla sua e sussurro.
'Mille violini suonati dal vento, l'ultimo bacio mia
dolce bambina' Una lacrima mi scende sul viso e le schiocco un bacio prima di fuggire ancora una volta.
'Riccardo?' Dice Felicity attirando la mia attenzione.
'Non me ne vado, non stavolta.' Dico serio. Lei sembra non capire ma non fa domande e si limita a riprendere fiato mentre con la mano si tiene la ferita sulla gamba.
'Fammi vedere' dico spostandole la mano. Il taglio non sembra grave ma sta sanguinando parecchio e lei diventa sempre più pallida. Ha bisogno di cure. La prendo in braccio e continuo a camminare mentre lei si appoggia al mio petto.
'Hei non chiudere gli occhi capito?' Dico muovendole la testa. Lei annuisce e cerca di guardarmi.
'Dove andiamo?' Dice sotto voce.
Guardo l'orizzonte di fronte a me e rispondo.
'Non ne ho idea.'

LOST 2 - L'unica speranza sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora