Note Iniziali: Mi scuso da morire per il ritardo in questo capitolo. La mia vita in questi ultimi due mesi è stata davvero movimentata, e ho dovuto fare molte cose, alcune belle altre meno. Spero che mi perdoniate.
Il ringraziamento più grande va a Giulia, la mia beta, per essere stata stupenda e avermi corretto tutto di fretta e furia in modo che potessi pubblicare oggi. GRAZIE.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Capitolo 4"Quindi ti hanno creduto?" sussurra Harry, tentando di farsi strada giù per le scale con gli occhi chiusi.
"Penso di sì," urla Niall dall'altro lato del telefono. Harry stringe i denti, sofferente. "Hanno detto che in ogni caso lo avrebbero controllato loro, e ho fatto in modo che se ne occupasse l'avvocato della compagnia, per via delle telefonate e tutto il resto, quindi – penso che sia tutto okay. Suppongo che dovrai testimoniare o qualcosa del genere, ma immagino che dovranno fare qualche controllo prima."
Harry non è sicuro al cento per cento di capire tutto quello che Niall gli sta dicendo, ma ci sarà tempo in seguito per essere felice di quello che sta succedendo, dopo. Allo stato attuale, deve provare a gestire i postumi della sbornia dovuta al vino, per la seconda volta in due giorni che è lì.
Riesce ad arrivare al piano di sotto e a entrare in cucina proprio mentre Niall sta ridendo fragorosamente dall'altra parte del telefono, apparentemente per una battuta che si è detto da solo.
"Buongiorno, caro," dice sua madre da dove è seduta al tavolo. Sta leggendo il giornale e sorseggiando il suo caffè, guardandolo con un certo luccichio negli occhi.
"'Giorno," le rivolge un sorriso sghembo. Non riesce a credere di essere sveglio abbastanza presto per vederla prima che vada al lavoro.
Anche se 'vedere' potrebbe non essere la parola migliore da usare. Ha aperto gli occhi quel tanto che basta per vedere dove sta andando, intento a tenere fuori dalla sua visuale la luce del sole che si sta riversando dritta nella stanza attraverso la finestra aperta.
"Hai dormito bene?" chiede lei, e Robin ridacchia lì accanto. È decisamente troppo compiaciuta per i gusti di Harry. "Ho fatto un po' di uova, se ti vanno."
Harry impone al suo stomaco che borbotta di farla finita.
"Sto bene così," dice con voce rauca, provando a trovare il tè con solo un occhio mezzo aperto. "Grazie comunque."
"Sono lì sul fornello, se cambi idea," replica lei. Harry guarda automaticamente le uova strapazzate, che sono di un giallo pallido, poggiate nella padella, e immediatamente capisce che non avrebbe dovuto farlo.
"Grazie," dice di nuovo, ma tutta la sua attenzione è concentrata sul bollitore. Il suo riflesso sfocato, mezzo nudo e con gli occhi appannati sbatte le palpebre davanti a lui dalla superficie scintillante. "Io, ehm. Mi sa che salterò la colazione oggi."
Dopo quell'affermazione Robin scoppia davvero a ridere, e gli dà una pacca sulla schiena quando va a mettere il suo piatto nel lavandino.
Harry si ricorda solo in quel momento che Niall è ancora dall'altra parte del telefono.
"Pronto?" dice a bassa voce quando se lo porta di nuovo all'orecchio.
"Carino da parte tua ricordarti del tuo buon caro e vecchio amico, ovvero io," replica Niall, in tono piatto. Almeno non sta più urlando. "Ho anche fatto rilasciare la dichiarazione come volevi tu, è andata online ieri sera, ma probabilmente lo sapevi già."
"Ho ignorato completamente tutti i messaggi."
"Ah," dice Niall. "Tutto okay?"
Harry versa l'acqua nella sua tazza e si siede. Non dice molto, si limita a godersi ogni suono strano che fa Niall dall'altra parte della linea. Non è in ufficio, o almeno dai rumori non sembra – sta ansimando un sacco, e qualcosa che sembra vento sta facendo scricchiolare la connessione.
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Got The Sunshine On My Shoulders || Italian Translation
FanfictionHarry/Louis | Side Pairing: Harry/OMC | Ex!ToLovers!AU | SweetHomeAlabama!AU | Traduzione Words: 124K Capitoli: 6/6 ----------- "Cinque anni fa, Harry ha lasciato la sua minuscola città natale per fare successo come musicista. Non ha tenuto conto di...