Got The Sunshine On My Shoulders || Italian Translation

Capitolo 5.

Note dell'autrice: Buongiorno a tutti! Come state? Long time no see.
Mi dispiace se questo capitolo è leggermente più corto degli altri, ma come avrete potuto vedere, ho deciso di dividere la storia in ancora più capitoli perché sono stata sollecitata a pubblicare! So che non pubblico da una vita, e so anche che molte di voi mi hanno scritto e ho sempre cercato di rispondere a tutte, ma a volte è molto difficile riuscire a giostrare una vita intensa e la traduzione. Provo a tradurre un poco ogni giorno, non so, ma il tempo è sempre quello che è.
Metto già in chiaro che questi capitoli non saranno betati, perché ho dovuto gestire lo stress della traduzione e delle richieste delle persone e non volevo che anche la mia beta (che ha la sua vita), subisse a sua volta.
Metto già in chiaro che gli aggiornamenti di questa FF NON sono brevi, quindi dubito che il primo capitolo sarà pronto prima del 2019 (ho gli esami e quant'altro). La decisione di seguire o meno questa storia sta a voi!
Voglio solo specificare che i motivi per cui una persona non aggiorna possono essere tanti, e magari nemmeno così carini da scrivere su Internet, quindi Treat People With Kindness <3
Spero che il capitolo vi piaccia!

Capitolo 5.

Harry fa le valigie il giorno stesso e si trasferisce di nuovo nella sua stanza, a casa sua.

Si ripete che verso le dieci tornerà da Louis per salutarlo definitivamente e ringraziarlo. Sta fermo, in piedi e al buio, accanto alla finestra, e si immagina di riuscire a vedere la luce in cucina che arriva lì da qualche parte in lontananza, attraverso gli alberi – ma finisce per fare avanti e indietro dietro la porta, nervoso, allungandosi per prendere la maniglia ma cambiando subito idea.

Non sa cosa starà pensando Louis, cosa starà provando. Forse è meglio se ne parlano alla luce del sole, quando nessuno di loro è stanco e incline a dire cose di cui si potrebbe pentire.

La casa gli sembra dolorosamente vuota senza nessun altro lì. La stanza di Harry è stata imbiancata di nuovo del solito esatto colore, e la maggior parte dei mobili è sopravvissuta all'acqua, ma gli sembra comunque un luogo estraneo – quella accanto a lui non è più la parete dove lui e Louis si sono appoggiati quando hanno parlato per la prima volta di andare a vivere insieme, dove Louis lo ha baciato e gli ha detto che lo avrebbe seguito fino in capo al mondo. Non gli sembra il solito letto, anche se lo è, non gli sembra che ci sia rimasto qualcosa che rende la stanza di Harry tale.

E c'è tremendamente, tremendamente silenzio, tutto è così buio e spento senza un fuoco acceso nel caminetto, senza Louis seduto in cucina fino a notte fonda, mentre scribacchia come fa sempre, senza – Louis. È quello che a Harry manca di più, lì nel suo esilio auto-imposto – il fatto che sa che Louis è sempre vicino, che la sua essenza ha immerso ogni parete e asse del pavimento di quella casa anche se non è fisicamente lì, che in qualsiasi momento la sua risata potrebbe trascinarsi su per le scale e avvolgersi intorno alle orecchie di Harry, come se lì fosse a casa. Gli mancano già le serate che passerebbero sul divano, insieme, ridendo per cose stupide. Dove si sentirebbe al caldo, al sicuro, e a casa. Lì, con quelle nuove pareti prive di personalità e quella nuova e rigida tappezzeria, Harry potrebbe anche essere sdraiato in un letto d'ospedale, per quel che gli riguarda.

A mezzanotte, mentre Harry contempla l'idea di andare a fare una passeggiata per vedere se può aiutarlo ad addormentarsi, Mark gli risponde al messaggio che gli aveva mandato per il demo.

Pronto x essere registrato, dice il messaggio. Vediamoci dmn a Londra all'una, ti manderò x messaggio l'indirizzo, il nome del paroliere è Will T lol.

Will T sembra il nome di una persona che è stata rifiutata dai Black Eyed Peas. Harry diventa un po' più sospettoso, allora, ma non è ancora abbastanza per sedare il suo entusiasmo di poter lavorare a della nuova musica con questa persona, chiunque sia.