3. shopping

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"Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà"

Il secondo giorno di scuola è stato quasi esattamente come il primo.

Sono quasi arrivata in ritardo a causa del mio fratello assonnato che non riusciva a mettersi una scarpa.

Le lezioni sono passate veloci e l'intervallo ancor di più, lo assicuro. Quei venti minuti con dei ragazzi che considero amici sembrano durare sempre solo cinque minuti.

Quasi tutto il giorno scolastico l'ho passato con Dylan, il ragazzo seduto dietro di me che si è dimostrato molto gentile. Anche all'intervallo è stato con noi, credo nascerà qualcosa tra lui e Rebekah, starebbero bene insieme.

Ormai è pomeriggio ed io, Rebekah e la sorella di Isaac, persona mai vista in vita mia tra l'altro, andremo a fare shopping per la festa di domani.

Perché si, potrò avere anche una cabina armadio stracolma di vestiti, ma per andare ad una festa il vestito nuovo ci vuole.

Non sono una tipa festaiola, quindi qualche sfizio ogni tanto mia madre me lo permette senza problemi, anche perché stiamo messi bene economicamente.

Bellamy mi avrebbe accompagnato al centro commerciale, dove avremmo incontrato I Mikaelson e i Lahey.

Brutta storia quella dei fratelli.

L'appuntamento è alle 16 davanti all'entrata, e dato che sono le 15:45, credo sia quasi ora di partire.

In macchina Bellamy mi fa un discorso sui vestiti che posso o non posso prendere. Niente scollature troppo grandi, niente di troppo aderente o troppo corto.

Come se lui potesse fermarmi dallo spendere i miei soldi. Comprerò qualunque vestito mi che mi stia bene e che mi piace, non c'è bisogno che il mio fratello geloso mi rovini anche lo shopping.

Arriviamo al centro commerciale alle quattro precise per fortuna e troviamo i nostri amici ad aspettarci. E io che credevo fossimo i primi.

Saluto tutti con un abbraccio e mi presento alla sorella di Isaac, che ho scoperto si chiama Allison. E' molto carina, occhi e capelli marroni e delle labbra stupende.

Così tutti e sei ci avviamo all'interno, i ragazzi pronti a portare i sacchetti delle loro adorate sorelline e noi ragazze pronte a spendere soldi per il vestito perfetto.

Il primo negozio in cui siamo entrate è stato H&M, ho sempre adorato questo negozio, non sono mai uscita di qui senza nemmeno una maglia.

Ho provato un sacco di vestiti ma nessuno mi convinceva, alcuni mi facevano troppo grassa, altri troppo troia.

Vedendo che per le mie due amiche la situazione è la stessa, decidiamo di uscire da quel negozio abbandonando i maschi che provavano camicie nel reparto maschile.

Per loro è così semplice, jeans e camicia bianca e hanno fatto o almeno qualunque cosa metteranno non verrà giudicata da delle arpie pronte a criticare come se fosse l'atto della loro vita.

Alla fine decidiamo di andare da forever 21, un negozio molto carino dove ci sono bellissimi vestiti, infatti alla fine io ne trovo uno lì.

All'inizio non ero sicura, ma poi le mie amiche mi hanno obbligato a comprarlo, minacciandomi che l'avrebbero fatto loro per poi infilarmelo nella borsa.

E' ovviamente un vestito nero, mi lascia le spalle completamente scoperte, è stretto ma non troppo sia sul seno che in vita, praticamente è un tubino normale che arriva a metà coscia ma con un velo in un lato che mi arriva fino al ginocchio.

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