⚜️ Prologo ⚜️

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In una calda sera d'estate, nel profondo cielo notturno, la Dea primordiale Nyx diede alla luce gli Oneiroi.

Tre piccoli bambini nacquero dal suo ventre, già dotati di notevoli capacità, proprio come i loro due fratelli maggiori; SeokJin, conosciuto come Ipno, e Yoongi, conosciuto come Tanato.

Il primo fu Hoseok, soprannominato dagli dei, Morfeo. Con il suo strano colore di capelli, arancioni, era quello più notato fra i fratelli.

Nyx, quando esso era ancora in fasce, posò nella sua culla un mazzo di papaveri arancioni, proprio come la sua liscia chioma. Con quei delicati fiori, dopo aver raggiunto l'età giusta per usarli, Hoseok cominciò a sfiorare delicatamente le palpebre degli umani dormienti, permettendo loro di vedere realistiche illusioni.

Il secondo a nascere fu Namjoon, conosciuto dagli umani come Fantaso. Lui, con i suoi sottili ciuffi grigi, era il fratello più creativo e purtroppo, anche il più bugiardo. Molte volte egli scatenò l'ira dei fratelli maggiori con le sue menzogne, ma venne sempre perdonato grazie all'aiuto di sua madre e alle sue dimostrazioni di fedeltà.

Con le sue capacità riusciva a ricreare paesaggi magici e oggetti inanimati all'interno dei sogni umani, ma molte volte anche in quelli degli Dei. D'altronde, anche loro avevano bisogno di dormire.

L'ultimo degli Oneiroi a nascere fu Jungkook, conosciuto anche come Fobetore. Quando nacque, solo sua madre e suo fratello Tanato riuscirono ad accettarlo, non prestando caso al suo potere maligno.

Gli Dei lo avevano sempre disprezzato e con la crescita, Jungkook imparò a ricambiare loro lo stesso sentimento.

Nonostante padroneggiasse una capacità alquanto brutale, proprio come suo fratello maggiore, egli possedeva uno dei visi più belli fra tutti gli Dei, da far invidia allo stesso Zeus.

Una liscia chioma castano chiara, che rifletteva la luce della luna quando questo lasciava la madre per scendere nel mondo umano. Due profondi occhi scuri, ma allo stesso tempo chiari come l'acqua. Così chiari, che se lo si conosceva bene gli si riusciva a leggere l'anima.

Possedeva un potere non buon visto dagli Dei, spaventati dalle sue apparizioni. Esso, ogni qualvolta si richiedeva la sua presenza, scendeva sulla Terra o saliva sull'Olimpo per creare e distribuire gli incubi.

Si trasformava in mostro oppure nella peggiore paura dell'individuo colpito e si infiltrava lentamente nei sogni, apparendo all'improvviso e mettendo paura ogni singola volta.

Col tempo imparò a padroneggiare e ad usare adeguatamente questa sua tecnica, fino a quando un giorno, stanco di sottostare ai comandi dei fratelli, decise di scendere sulla Terra e di donare incubi ad ogni persona incontrata sul suo cammino.

Proprio come se fossero regali donati ai bambini più bisognosi.

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SeokJin stava percorrendo nervosamente il lungo corridoio dell'enorme palazzo di Zeus, situato sul Monte Olimpo.

Il Re degli Dei lo aveva invitato nella sua dimora, per parlargli di una cosa molto importante e come gli era stato riferito, anche molto grave.

Continuò a camminare velocemente a causa dell'agitazione e una volta trovatosi davanti le due grandi porte dorate, che portavano nella sala del trono, prese un bel respiro ed entrò.

Vide immediatamente l'imponente figura di Zeus seduto comodamente sul suo trono placcato in oro e ricoperto di diamanti, da far cadere gli occhi per la troppa luminosità.

Alla sua destra, posta in una grande teca di vetro, vi era la folgore originale. La prima comparsa sulla terra e la prima creata dal Dio più forte di tutti i tempi.

« Mio caro SeokJin, benvenuto!» lo accolse Zeus, con tono educato e un sorriso di accoglienza.

SeokJin si inchinò davanti a lui e lo salutò, usando tutti gli onorifici necessari. Dentro di lui continuava a domandarsi per quale motivo il capo degli Dei avesse mandato Ermes a chiamarlo.

« Ti starai domandando perché ho richiesto così improvvisamente la tua presenza qui al mio cospetto, vero?» gli lesse nel pensiero Zeus, ridendo sotto la folta barba bianca.

« Si!» gli rispose SeokJin, incrociando le braccia dietro la schiena e avvicinandosi ulteriormente verso il trono, per osservare meglio l'uomo anziano.

« Abbiamo un grosso problema ragazzo!» affermò lui diventando immediatamente serio e sbattendo leggermente il palmo della mano sul suo ginocchio destro.

« Di che genere?» gli chiese il minore, diventando nervoso e curioso allo stesso tempo. Dentro di se però sapeva quale era il motivo, d'altronde si trattava sempre della sua famiglia.

« Fobetore è scappato questa stessa notte, come tu ben sai, e con la distruzione del Portale sai che è impossibile localizzarlo. Quindi sta a te il compito di ricostruire quello specchio e di trovare al più presto tuo fratello!» gli ordinò Zeus, preoccupandosi per l'incolumità di tutti gli esseri umani e Dei.

« Comincerò immediatamente signore!» affermò SeokJin, inchinandosi una seconda volta e voltandosi per tornare da dove era venuto.

Ma mentre spalancò le pesanti porte d'oro, la voce del Dio gli giunse nuovamente alle orecchie e lo fece rabbrividire.

« Ricorda Ipno, hai solo tre mesi!»

Angolo autrice:
Ecco a voi anche il prologo!
Come vi sembra? Vi ha invogliato a leggere la storia? Spero proprio di sì!🥰

Avevo questa storia nelle bozze dal 15 agosto dell'anno scorso, ricordo ancora le mie dita che picchiettavano velocemente sullo schermo mentre l'idea di una storia sugli dei mi colpì in pieno. Ho scritto i primi due capitoli senza neanche accorgermene, sono usciti come niente. Questi, insieme ad altri già pronti, sono restati in un angolino per parecchio tempo e adesso ho finalmente deciso di liberarli insieme ai protagonisti!💙

Durante il continuo della storia mi farebbe molto piacere ricevere i vostri pareri, belli o brutti che siano, giusto per capire se "Phobetor" vi sta piacendo.

Detto questo, vi mando un bacio e ci vediamo al prossimo aggiornamento.

Ciaooo❤️

✧ Phobetor ✧ - Jeon Jungkook .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora