Capitolo 4

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"Ehi fenomeno dove stai andando?"

Mi giro di scatto e noto che ad aver pronunciato queste parole è stato proprio Mauro.

"A casa" dico sinceramente.

"Ma se sei appena arrivato!" esclama guardandomi in malo modo.

"Sono stanco." e detto ciò esco dalla villa.

Mi siedo sugli scalini esterni dell'abitazione e respiro profondamente mentre il leggero venticello di settembre mi scompiglia i capelli.

Sento dei passi dietro di me e dopo qualche secondo una figura si siede accanto a me.

"Scusa, non volevo prenderti in giro. Ti ho dato fastidio?"

È il nuovo ragazzo a parlare.

È vestito con una camicia a fantasia ed un paio di jeans chiari che lo rendono ancor più attraente del solito. Chissà quante ragazze ci proveranno con lui questa sera.

"No, non sei tu."

Chiudo gli occhi per trattenere le lacrime.

"Fiona mi ha obbligato a venire. Io non volevo nemmeno mettere piede a questa stupida festa. Non sto bene in questi posti, non mi sento a mio agio e vorrei solamente tornarmene a casa."

Silenzio.

Dopo qualche minuto, tutto ciò che riesce a dire è: "Fiona? La tua ragazza?"

Colpito e allo stesso tempo confuso dalla domanda, asserisco: "No, siamo solo migliori amici."

Mi sembra di sentire un sospiro di sollievo fuoriuscire dal ragazzo qui accanto a me.

Ma forse me lo sto immaginando, visto che non avrebbe alcun senso.

Immerso nei miei pensieri, non mi accorgo nemmeno che Mauro è ritornato dentro, lasciandomi qui fuori tutto solo.

Non so per quale stupidissimo motivo decido di rientrare pure io e di comportarmi da normale adolescente per una volta.

Mi dirigo al tavolo degli alcolici. Voglio bere qualcosa per rilassarmi un po'.

Inizio con un drink.
Poi due.
Tre.
Quattro.
E poi perdo il conto.

***
Quando un rumore assordante mi sveglia, vengo abbagliato dalla forte luce proveniente da una finestra alla mia destra.

Alla mia destra?

Io non ho nessuna finestra a destra della stanza.

Appena riesco ad adattarmi alla luce, noto caratteristiche diverse rispetto a quelle della mia stanza.

Okay, mi trovo in una camera che non è la mia.

E inoltre la testa mi pulsa forte, probabilmente per la grande quantità di alcol ingerita la scorsa notte.

La festa.

Cos'è successo?
Io non mi ricordo nulla.

Mentre cerco di pensare a cosa potrebbe essere accaduto, sento una figura muoversi accanto a me.

Oh, merda.

"Buongiorno, dormito bene?"

L'unica cosa che riesco a dire è "C-cosa ci faccio q-qui?"

"Non ricordi nulla eh?" sul suo viso compare un sorriso schernitore. "Beh, dopo una sbronza del genere, non me ne stupisco."

Il nuovo compagno di squadra (ICARDI+ MARTINEZ SHIP)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora