13. The one where Louis finds out.

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Quando Louis quella mattina fece cadere l'ennesimo pesce fuori dal secchio, Ciro ridacchiò, divertito dal modo in cui l'altro mostrava palesemente di avere la testa da tutt'altra parte, come ormai capitava quasi ogni giorno. Quella volta, però, Louis sembrava più perso nei suoi pensieri del solito e Ciro non riuscì a placare la sua curiosità. «Cosa ha fatto Harry per farti distrarre così tanto?» quindi gli chiese, prendendolo in giro.

Louis si schiarì la voce e scosse piano la testa. «Nulla» mentì, cercando di mostrarsi disinvolto e indifferente.

«Ti conosco da vent'anni, Louis. Lo sappiamo entrambi che capisco quando stai mentendo» gli ricordò.

Louis sospirò e lasciò cadere la rete ormai vuota nuovamente in acqua. «Ha detto che mi ama» ammise, mordendosi subito dopo forte il labbro inferiore nel ricordare il modo in cui quelle parole erano uscite dalle labbra del più piccolo, in una maniera tanto spontanea e sincera che aveva sentito brividi pervadergli il corpo, dalla testa ai piedi.

«Oh» Ciro sorrise ampiamente, con aria quasi sognante. «E tu cosa gli hai risposto?»

Louis abbassò lo sguardo e respirò profondamente, vergognandosi un po' di sé stesso. «Gli ho chiesto di ripetermelo.»

Ciro perse il sorriso e lo guardò confuso. «Cosa?» Louis deglutì e annuì, come per fargli capire che lo aveva fatto davvero. «Oh Dio, Louis. Non gli hai detto che lo ami anche tu?!» rimase a bocca aperta quando il ragazzo scosse la testa, senza incontrare il suo sguardo. L'uomo poi sospirò, decidendo di lasciar perdere per quel momento il lavoro, concentrandosi così sulla faccenda. «Di cosa hai paura?»

Louis respirò profondamente e si voltò verso di lui. «Non ho mai provato queste cose, okay? È difficile ammetterlo e-» sospirò. «Quando tra dieci giorni se ne andrà, a me rimarrà soltanto il ricordo di questa estate e fa già male. Fa già dannatamente male» ingoiò le lacrime e scosse piano la testa. «Non voglio ammettere qualcosa che so che per me peggiorerà soltanto le cose quando se ne andrà» concluse, col cuore che doleva al pensiero che a breve non avrebbe avuto più Harry lì con lui.

Ciro sorrise tristemente sia nel guardarlo in quello stato, sia nel ricordare cose accadute nel suo passato e che decise di rivelargli. «Mi ricordi me alla tua età, quando mi innamorai per la prima volta» sospirò, prima di abbassare lo sguardo.

Louis lo guardò con la fronte corrugata. «Olivia l'hai incontrata quando avevi trent'anni» osservò, riferendosi alla moglie. Ma subito dopo spalancò gli occhi, per quella sua stessa affermazione. «Prima di lei c'è stata un'altra donna e non me l'hai detto?! E chi è? Vive ancora qui? L'hai più vista?» Louis partì a raffica con le domande.

«Era bellissima» ammise l'uomo, sorridendo malinconicamente.

«Okay, interessante» Louis ridacchiò. «E sai dirmi solo questo? Davvero, Ciro?»

«Ti posso raccontare come è nata la nostra storia, se hai voglia di ascoltarla.»

«Certo che ne ho voglia!»

Ciro annuì, sedendosi sul pontile con le gambe a penzoloni nel vuoto. «Allora forse è meglio che tu ti sieda» lo invitò. Louis lo fece senza farselo ripetere due volte, sedendosi al suo fianco con lo sguardo puntato sul suo volto, curioso di scoprire la storia. «Ci siamo conosciuti su quest'isola» iniziò l'uomo, con un piccolo sorriso sulle labbra nel ricordare la prima volta che aveva visto quella splendida donna.

«Ma davvero?» Louis non poté fare a meno di commentare, divertito.

Ciro roteò gli occhi, prima di respirare profondamente e continuare. «Non era di quest'isola, era qui in vacanza» spiegò.

Somewhere in Southern Italy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora