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<<scusami tanto.>> dico girandomi immediatamente e mettendomi dritta.
max mi guarda come se avesse visto la madonna.
spalanca gli occhi e balbetta qualcosa.
<<no-non fa niente tranquilla.>> dice andando via.
ma che gli prende?
suona la campanella e una massa di ragazzi entra nel portone facendosi a spintoni.
mentre cerco di entrare mi trovo davanti chloe.
<<ehi com'è andata?>> chiedo curiosa.
<<è il giorno più bello della mia vita.>> risponde lei spalancando gli occhi e non guardando un punto fisso.
ridacchio ed entriamo a scuola.

è arrivata la fine della terza ora, questo vuol dire libertà per un ora!
esco dalla classe e porto il mio zaino nel mio armadietto.
mi reco in cortile sperando di incontrare chloe.
mentre cammino verso una panchina, una mano si posa sulla mia spalla.
mi giro e mi trovo un ragazzo di fronte.
chi sarà mai?
come mi conosce?
nella mia testa un mucchio di domande mi riempiono i pensieri in un nano secondo.
<<ehi dee!>> esclama lui aprendo le braccia aspettando che io lo abbracci.
solo una persona mi chiamava "dee": sam e...non ha importanza.
sam è il mio migliore amico che non vedo da quasi 12 anni.
da quando è morta mia madre, lui cercò di non venire spesso a casa mia perchè pensava che potesse dire qualcosa di sbagliato.
ma non capiva che facendo così aumentava il dolore dentro di me, finchè non arrivò chloe.
sam mi mancava tanto, tanto tanto.
<<sam?!>> chiedo spalancando gli occhi indicandolo.
<<yes! il tuo sammy!>> risponde prendendomi in braccio.
<<oddio!>> dico stringendo le mie braccia intorno il suo collo.
<<mi sei mancato così tanto!>> aggiungo con la voce ovattata a causa della mia bocca tamponata sulla sua maglietta dei iron maiden, il gruppo rock che gli piace da sempre.
mentre lo abbraccio ho una strana sensazione.
ah giusto, il solito pizzicore che ti senti quando qualcuno di fissa, o almeno, ti guarda.
sam mi lascia mettere i piedi per terra e io posso finalmente vedere chi ci guarda.
giro lo sguardo verso destra e non c'è nessuno, allora lo giro verso sinistra.
c'è solo un ragazzo, max.
è appoggiato sul muretto mentre legge un libro, non credo ci stesse guardando.
lascio stare e ritorno a sam.
<<allora!>> escalmo allungando la "o".
<<cosa mi racconti?>> aggiungo chiedendo con ancora un tono stupito e salterellando verso una panchina.
mi blocco e fisso quella panchina.
non è possibile...

*flashback*

<<dai!>> mi lamento io ridendo ancora per il solletico di cody.
<<sei così bella quando ridi.>> ammette lui prendendomi per la vita e avvicinandomi a lui.
<<tieni.>> dico io porgendogli un pennarello indelebile.
ne prendo uno io e incido le nostre iniziali sullo schienale della panchina.
cody mi guarda e sorride.
lui invece scrive "dee è solo mia."
ridacchio e lo bacio.
<<dovrei dirti anche un'altra cosa, oltre che sei solo mia...>> dice lui diventando tutto d'un tratto serio.
<<dai dici.>> sorrido io prendendogli una mano.
<<ti amerò per sempre, questo lo sai vero?>> chiede lui guardando le nostre dita incastrarsi.
<<certo, o almeno spero.>> rispondo io accarezzandogli con il pollice il lato del suo polso.
<<mio padre ha trovato un grande lavoro in china.>> dice lui guardandomi negli occhi.
<<bene!>> esulto io guardandolo.
<<non proprio, dovremmo trasferirci lì...>> dice lui trattendendo una lacrima.
rimango in silenzio.
il mio sorriso diventa un pianto.
abbasso lo sguardo e slego le nostre mani.
cody mi alza la testa con due dita sotto il mento.
<<dai non fare così...>> dice lui accarezzandomi la guancia.
<<e come dovrei fare? essere contenta?>> chiedo io infuriata.
<<no, scusa...>> risponde lui avvicinandomi più a se.
lo respingo.
<<dai dee, per favore.>> mi accarezza la gamba.
penso:
"non dovrei fare così, forse sarà l'ultima volta che lo vedrò, non devo fare così, devo essere forte."
metto da parte l'orgoglio e lo bacio.
<<quando vai via?>> gli chiedo staccandomi.
si sente un clacson, e poi dopo una macchina accosta davanti il portone della scuola.
<<ora...>> risponde lui prendendomi la mano.
rimango in silenzio.
guardo la macchina e poi guardo lui.
lui si alza, lo faccio anch'io.
lo abbraccio forte.
<<mi mancherai>> ammetto tra i singhiozzi.
<<anche tu amore.>> dice staccandosi.
<<verrò ogni anno a trovarti, promesso.>> aggiunge baciandomi.
trattengo le lacrime ancora per un po', finchè non arriva alla macchina.
entra nell'auto e mima con le labbra un "ti amo".
scuoto la mano e la macchina parte.
rimango in piedi finchè la macchina non girò.
mi siedo sulla panchina.
abbraccio le mie gambe e inizio a piangere.
fu così che quel fine quarto liceo andò a puttane.
sam mi scuote per il braccio.
<<che succede dee?>> chiede girandomi.
non mi accorgo che una lacrima scorre per la mia guancia.
<<niente.>> rispondo asciugandomela.
<<come niente scusa?>> chiede alzando un sopracciglio e abbracciandomi.
piangno interrottamente per dieci minuti.
ovviamente vuole sapere cosa succede, e io gli spiego tutto.

suona la campanella, finalmente a casa! pensavo fosse stata una bella giornata, e invece...
esco fuori il portone e aspetto chloe.
<<haydee, vieni ti accompagno io a casa!>> urla una voce familiare.
ah certo, max.
ma che vuole ora?
mi giro e alzo gli occhi al cielo.
<<e perchè mai dovrei salire in macchina con te?>> chiedo facendo un sorrisino ironico.
<<me l'ha chiesto lee.>> mente.
lee non lo chiederebbe mai a lui, soprattutto ora che sono così distanti.
<<non penso proprio.>> dico avvicinandomi.
lui si appoggia alla sua macchina e incrocia le braccia.
sembra arrabbiato.
<<allora fatti accompagnare dal tuo fidanzatino!>> esclama furioso.
<<ma io non ti ho mai chiesto di accompagnarmi, e poi non sono fidanzata.>> ribatto avvicinandomi ancora di più arrabbiata più di prima.
<<ah si? allora chi è quello con cui stavi in cortile?>> chiede lui alzando un sopracciglio.
<<è il mio migliore amico.>> rispondo ridacchiando.
<<mh...>> sa che ho ragione, ma non lo vuole ammettere.
<<pero ora, ti prego, non far diventare questa giornata ancora più brutta di prima, ti prego.>> chiedo stringendo i pugni.
<<cos'è successo?>> chiede avvicinandosi a me e slegando le braccia.
<<è stata solo una brutta giornata.>> rispondo facendomi scendere una lacrima.
no, di nuovo no!
inizio ad indietreggiare e da una semplice camminata, diventa una corsa.
max inizia a seguirmi.
non ho mai vinto a quelle stupide gare di velocità quand'ero piccola, quindi sono abbastanza lenta.
riesce a raggiungermi e mi prende per i fianchi.
mi giro e cerco di staccarmi spingendolo contro il petto, ma la sua presa è troppo forte.
mi avvicina più a sè e mi guarda negli occhi.
è un po' più alto di me, quindi non potrei schiaffeggiarlo.
<<sai perchè non sono più venuto a casa tua?>> chiede fissandomi.
<<no e non lo voglio sapere.>> rispondo dimenandomi.
<<ho dichiarato i miei sentimenti che provavo nei tuoi confronti a tuo fratello.>> ammette.
mi fermo.
alzo lo sguardo e i nostri occhi si incrociano.
si abbassa un po'.
le nostre facce sono a due centimetri di distanza.
sta per baciarmi ma un pugno lo ferma.
non è il mio, nemmeno quello di chloe, so che l'avrebbe fatto.
max tira la testa indietro e si tocca il naso.
il ragazzo si gira e no, non può essere lui.

smile and everything will be better. ||f4brixzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora