Seguo il mio collega che mi accompagna nel mio nuovo ufficio, durante il tragitto mi perdo ad ammirare l'edificio fino a quando Taylor si ferma e capisco di essere arrivata a destinazione.
"Signorina eccoci arrivati questo è il suo ufficio e può trovare quello di cui ha bisogno, io adesso torno a lavoro quindi in caso di necessità non esiti a chiamarmi, è stato un piacere conoscerla Emily." mi bacia ancora una volta una mano e ovviamente il mio viso va in fiamme.
Accipicchia non sono abituata a tanta galanteria.
"Oh grazie mille signor Taylor ma la prego mi dia del tu." rispondo gentilmente.
"Lo stesso vale per te Emily ci si vede in giro." dice facendomi l'occhiolino e andando via.
Bene concentriamoci sul da farsi mi sono già permessa diverse distrazioni a causa di quei due.
Osservo il mio nuovo ufficio e spontaneamente sorrido, ho fatto molti sacrifici per raggiungere il mio obbiettivo e adesso eccomi qui, dimostrerò a quell'uomo delle caverne di che pasta sono fatta.
I miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa alla porta.
"Avanti!"
Caspita mi sento davvero importante, potrei abituarmi a tutto questo.
"Buongiorno signorina Wilson io sono la sua nuova collega Amber Stevenson, mi manda il capo per dirle di lavorare su questi fogli riguardanti delle statistiche."
È una ragazza molto bella dai capelli scuri e occhi da cerbiatta del medesimo colore. Sembra una persona molto socievole e a pelle sento che andremo molto d'accordo.
"Buongiorno Amber mi dia del tu, la ringrazio per i fogli provvedo subito." le rispondo sorridendole.
"Sai Emily mi stai giá molto simpatica le precedenti ragazze che hanno lavorato qui si comportavano in maniera altezzosa ed erano finte, il loro scopo era quello di farsi belle agli occhi del capo, inizio a pensare che venivano qui solo per fare colpo su di lui che, restando tra noi, non le lasciava insoddisfatte anzi si divertiva molto a far provare la sua 'giostra'." dice trattenendo una piccola risata.
Rimango leggermente sorpresa dalle sue parole ma in fondo mi aspettavo questo comportamento da parte di Daniel, insomma il bel fisico e il bel faccino non potevano che far di lui un don Giovanni.
"Non preoccuparti Amber io non ho nulla a che fare con quelle troiette li, anche io provo una certa simpatia nei tuoi confronti e credo che tra noi due nascerà un bel rapporto, per quanto riguarda il capo la giostra può benissimo tenerla per sé sono venuta qui per lavorare non per divertirmi ma grazie comunque dell'avvertimento."
rispondo facendole l'occhiolino.Non mi farò di certo abbindolare da uno sbruffone che si crede Dio sceso in Terra, per quanto mi riguarda non ha speranze.
"Beh meglio così allora, volevo dirti un'ultima cosa e ti lascio lavorare promesso, ti va di andare a bere qualcosa stasera? Visto che sei nuova dobbiamo festeggiare!" dice con un entusiasmo che coinvolge pure me.
Questa ragazza è davvero straordinaria diventeremo sicuramente ottime amiche.
"Certo che mi va, dimmi luogo e ora e ci sarò!"
"Si tratta di una discoteca qui vicino ti passo a prendere verso le 22.00 se mi dici dove abiti."
"Perfetto comunque anch'io abito qui vicino lasciami il tuo numero così ti mando la posizione."
Scrive quello che presumo sia il suo numero e me lo porge.
"Ecco a te, aspetto un tuo messaggio, buon lavoro collega!" detto questo se ne va tutta felice e saltellante nonostante i tacchi.
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L'altra metà di me (MOMENTANEAMENTE SOSPESA)
RomanceEmily Wilson, ventiquattrenne appena laureata, si trasferisce a New York per cogliere l'occasione più importante della sua vita, ovvero lavorare nell'azienda più famosa della città, nella quale è stata accettata dopo aver fatto un colloquio. Grazie...