Capitolo 5

630 43 1
                                    

Dovevo uccidere Cato... Questo è stato il mio pensiero fino alla prima cena insieme.

Cato era così... Dolce con me.

Conoscemmo il nostro mentore:un uomo sulla quarantina di nome Jacobe. "Voi siete i favoriti, non avete da temere niente" Detto questo se ne andó sbattendo la porta. "Coriaceo il mentore" disse in tono scherzoso Cato "Eh già..."

Così cenammo insieme e dopo andai a letto. A un certo punto sentì un rumore provenire fuori dalla porta: era entrato qualcuno e si sedette sul mio letto "ehy Clove, sei sveglia?" "Si Dato" "Volevo... Emh... Parlarti" mi rizzai subito seduta affianco a lui... Poi fece qualcosa di inimmaginabile: mi prese la mano e mi disse "Sarai tu ad uccidermi nell'arena... All'ultimo. Così vincerai tu" "No! Tu sei più importante per la famiglia... Riuscirai a badare a un fratello in più e..." avevo gli occhi lucidi... "No.. perché... senza di te non vivo" mi sussurrò all'orecchio... Detto questo mi ero accorta di amarlo... ma non da adesso... Da sempre.... Lo abbracciai e gli sussurrai "Entrambi o nessuno" "Ti amo"E dopo mi diede un bacio... Insomma, wow... Cioé... non me lo sarei mai aspettata... pero... ricambiai... ero.. felice, tranquilla... protetta tra le sue braccia. Adesso che ci ripenso, quella notte fu la notte più bella della mia vita: la passammo l'una nelle braccia dell'altro.... Grazie Cato.

Cato&Clove-Una Storia Mai SvelataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora