Mi sento un po' come il mare e le bottiglie di plastica. Sto sempre qua, quasi immobile mentre arrivano bottiglie su bottiglie che rimarranno attaccate per chissà quanto tempo, bottiglie che lentamente si deteriorano e mi avvelenano, ferendo non soltanto me ma tutti quelli che mi stanno attorno. Chissà se il mare poi finirà, io sicuramente si.