Capitolo 1

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Oggi è il giorno più bello della mia vita!
Ho saputo che vogliono adottarmi.
Si... come avrete capito sono un orfana.
Ho perso i genitori quando avevo solamente 3 mesi.
Non li ricordo minimamente ma mi mancano e sinceramente non so come sia possibile una cosa del genere.
Ops.. non mi sono ancora presentata.
Sono Anne e ho 16 anni.
Ho i capelli rossi e svariate lentiggini sul viso.
Odio le miei lentiggini e i miei capelli.
Sono sempre stati motivo di prese in giro.

Sono già 2 ore che aspetto su una panchina che si trova vicino all'uffico del capostazione.
Oh. Forse quello é Matthew Cuthbert!
Mi alzo e mi avvicino all'uomo.
- Salve! Sono Anne, lei deve essere il signor Matthew Cuthbert, giusto?
L'uomo mi guarda confuso e mi sorpassa andando dal capo stazione.

POV'S MATTHEW

- Salve sono il signor Cuthbert. Sono venuto qui per prendere un ragazzo.
- Oh.. beh mi spiace ma hanno portato solo lei.
Indica la ragazza dai capelli rossi.
- Ora devo andare.
Il capostazione esce dal suo ufficio e va via lasciandomi lì in balia di una ragazza.

- Ehm.... sono Matthew Cuthbert. Tu invece sei...?
- Sono Anne! Oh non sa che piacere vederla. Quando mi ha ignorato pensavo che non mi volevate più. Avevo già pensato che per la notte avrei potuto dormire sul quel bellissimo ciliegio. Mi fa sentire felice guardarlo.
E a lei? Che effetto gli fa?
- Non saprei.. ora andiamo dai. Dammi la borsa, la porto io.
- Ehm...grazie per l'offerta ma.. preferirei tenerla io. Questa borsa è rotta e se tenuta in modo sbagliato finisce per far cadere tutto cio che ho all'interno.. non che ci sia granche dentro.

Sono ore chi viaggiamo... sono un po stanca ma molto felice!

- Anne... siamo arrivati!
- O mio dio! Greengables è bellissima. Più di quanto immaginavo!

Camminando vedo una signora. Deve essere la sorella di Matthew, Marilla.

- Salve sono Ann-
- E chi lei? Matthew! Mi hai portato una ragazzina? Avevo chiesto un ragazzo.
Mi pizzicano gli occhi.
Le lacrime scendono copiose sulle guancie e mi accascio per terra.

- Oh signore! Ragazzina ma che fai? Alzati! Come ti chiami?
- Mi chiamo Cordelia....oppure Penelope. Scegliete voi.
- Dimmi il tuo vero nome!
- Anne. Chiamatemi Anne.
- Ok... Anne alzati adesso su! Preparati che poi si cena.

Dopo essermi cambiata vado in cucina.

- Le serve una mano?
- Si grazie.
Apparecchio la tavola e poi aiuto Marilla con la cena.

- Anne... non hai ancora mangiato nulla.
- Mi dispiace... ma il mio stomaco è completamente sbarrato! Avete mai provato un dispiacere tale da non avere più fame?
- Ehm..no non credo.
- Marilla, cara... Anne ora sarà stanca per colpa del viaggio. È meglio se dorme un pó.

- Anne, cambiati e poi vai subito a letto.

Dopo essermi cambiata mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi.
Sarà una notte lunga.

È mattina ormai.
Mi alzo, mi lavo, mi preparo e scendo giù in cucina per dare una mano a Marilla.

- Anne... io e Matthew abbiamo deciso che tu.. non te ne andrai. Resterai a Greengables!
- Grazie Marilla, grazie!

Dopo aver fatto colazione mi incammino verso la scuola.
Per arrivarci devo passare per un bosco.
È davvero bello.
- Oh!
Mi sono spaventata. Un ragazzo è uscito dal nulla.
- Tu devi essere l'orfanella.... ti va di divertirci un po'?
Scuoto la testa e indietreggio ma vado a sbattere contro un albero.
Ormai questo ragazzo è vicinissimo a me.
- Ehi Billy! Come va?
- Oh Gilbert sei tornato!
Intanto io sono ancora pietrificata vicino all'albero.
- Billy è tardi non dovresti andare a scuola adesso?
- Si... beh a dopo allora.

- Stai bene?
Mi chiede il ragazzo.
Lo ignoro e prendo le mie cose per avviarmi verso la scuola.

Il ragazzo continua chiedere come mi chiamo così lo accontento.
- Eddai dimmi come ti chiami!
- Mi chiamo Anne...
- Io sono Gilbert.
Sorrido e poi entriamo entrambi in classe.
Tutti si girano contemporaneamente e mi fissano.
Li ignoro ed avanzo nella classe.
Una ragazza davvero bella si avvicina a me.
- Ciao! Sono Diana, tu devi essere la nuova arrivata giusto?
- Si sono io. Mi chiamo Anne.
- Vieni siediamoci! Oppure non vuoi stare vicino a me?
- Nono va bene.. sei l'unica a cui sembro star simpatica.

Arriva l'insegnante e si siede alla cattedra.

- Allora ragazzi... oggi abbiamo una nuova studentessa. Prego ragazza dai capelli rossi alzati e presentati.
Ci voleva solo questa.
- Ehm.. Sono Anne, ho 16 anni e-
- E sei orfana.
Aggiunge una ragazza dalla penultima fila di banchi.
- Ok.. può bastare. Iniziamo la lezione.
Mi siedo a testa bassa e ascolto la lezione.

Finalmente la lezione finisce e posso andarmene a casa.
Come non detto.
La ragazza di prima mi invitato a giocare ad un gioco.
E va bene.

- Allora...Anne io sono Josie. Questa è una specie di tradizione. Questo gioco è il gioco della bottiglia. Praticamente a turno si fa girare la bottiglia e chi la fa girare deve chiedere Obbligo o Verità. Tutto chiaro?
Annuisco.
Ci sediamo tutti in cerchio.
Di fianco a me ho Diana e di fronte Gilbert.
Inizia Josie.
La bottiglia finisce proprio su di me.
- Obbligo o Verità?
- Verità!
- È vero che nella casa in cui ti trovavi prima ti picchiavano tutti i giorni?
La guardo scioccata. I-io non so che fare.
Mi sto sentendo male.
- Allora Anne? È vero?
- Si....
Diana guarda Josie infuriata come fa Gilbert. Gli altri invece ridono.. di me.

Mi alzo e corro via.

Corro,corro a più non posso.
Inciampo in una radice e cado per terra.

POV'S GILBERT

Che stronza Josie!
Vedo Anne correre fuori dimenticandosi le sue cose qui.
Mi alzo, le raccolgo e la inseguo.

La vedo per terra che piange.

- Anne! Stai bene? Mi dispiace per quella domanda che ti fatto Josie.
Mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e fa una cosa che non mi sarei mai aspettato. Mi abbraccia.
Non ricambio subito.
Si stacca quasi subito dopo. Si alza mi sorride appena e poi se me va con le sue cose.

POV'S ANNE

Non so perché ho abbracciato Gilbert, ma mi ha fatto stare meglio.

Questa giornata non è stata bella. Anzi il contrario.

Il resto della giornata lo passo a studiare e poi vado a letto.
Domani sarà un giorno migliore.
Beh.. almeno spero.

Anne e Gilbert ~ Fanfiction (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora