"La mia vita non ha senso"

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Era una giornata come un'altra nell'istituto liceale della città di Busan, gli alunni di quest'ultimo sono molto impegnati a causa dell'alto livello di difficoltà dei compiti in classe

Tutti tranne uno
Park Jimin,

È sempre stato un ragazzo tanto silenzioso, a tal punto che i professori non ricordavano nemmeno di averlo nella loro classe

Il giovane ha avuto diverse note disciplinari a causa del suo linguaggio scurrile utilizzato contro i suoi compagni e addirittura contro i suoi docenti, ma non solo, ha anche partecipato a diverse risse tra allunni di classi differenti, giustificandosi sempre con le stesse parole:
"mi stava sul cazzo"

Non aveva amici, era totalmente solo, non ha mai parlato con nessuno, si è sempre voluto isolare e per parlare utilizzava sempre un linguaggio poco adeguato

Era un giorno come tanti, Jimin stava a fissare il nulla durante una lezione della Signorina Busong, fino a quanto...

"Signor Park, sta seguendo la lezione"

"No, sa lei è noiosa, ma tanto, non sa quanto mi sto rompendo le palle a sentirle parlare dei numeri"

"Non osi parlare in questo modo ad un docente, sarò costretta a spedirla in presidenza"

"A si? Vaffanculo!"

"Vada immediatamente... sa che c'è, lasci stare, bene continuiamo con la lezione"

Jimin non capiva perché la Signorina Busong non gli ha fatto nulla, ma prima di poter pensare al motivo del fatto suona la campanella, il suono che ogni studente può considerare musica per le proprie orecchie

Era ricreazione e Jimin si stava dirigendo verso il suo solito tavolo dove nessuno si siede mai, fino a quando non intravede un ragazzo con i capelli di un color rosso acceso con dei tatuaggi poco visibili per la divisa scolastica che copre i restanti, il ragazzo in questione e Kwon Jiyong, un ragazzo dell'ultimo anno che non è tra le migliori delle compagnie

Il punk assieme ai suoi amici infastidivano il solito secchione di turno

Jimin senza pensarci due volte si allontana per raggiungere il suo tavolo, ma quando è arrivato nota un ragazzo seduto con i capelli bianchi e una camicia bianca e dei pantaloni attilati neri che mangiava

"Che cazzo ci fai qui?"
chiese Jimin al ragazzo misterioso seduto al suo posto

"Sono seduto... che mangio"

"Non sai che questo è il mio posto?"

"Chi lo dice che lo è?"

Jimin senza voler cercare rogne trova un'altro tavolo per poter finalmente mangiare.

14:25

Finita la giornata scolastica Jimin prende il Pullman per tornare a casa

Sceso dal bus si nota un'enorme villa che faceva capire che il ragazzo faceva parte di una famiglia ricca, se così si vuole dire

Il giovane non aveva ottimi rapporti con la famiglia, dato che il padre è stato considerato scomparso e la madre ha trovato un partner che odia profondamente quest'ultimo considerandolo spazzatura, la madre non faceva mai nulla quando l'adulto picchiava e insultava il povero ragazzo, essendo impotente

Jimin non ci pensò due volte e corse in camera sua per chiudersi a chiave, a unico scopo di rimanere da solo a guardare il soffitto bianco della camera totalmente bianca con poster di diversi gruppi Kpop che lui stima molto

"La mia vita non ha senso"

Disse queste ultime parole per poi cadere in un sonno profondo e calmo per poi risvegliarsi in notte fonda

Angolo Me.

Ciao ragazzi spero che la storia vi stia piacendo o tanto meno vi state incuriosendo su i fatti che verranno a venire
So che ora come ora sto sbagliando qualcosa ma vi prego di perdonarmi dato che non sono uno che scrive o legge tanto, ho solo voluto fare questa cosa che considero molto interessante prendendo spunto una storia altrettanto interessante
Grazie per aver letto
Bye bye~



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