~ Capitolo 4

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-Un libro?-chiese stupita Lucy.
-Si , ho pensato , visto che sei sola , e io non posso farti visita molto spesso , ti ho portato un libro. -disse  Connor.
La ragazza sorrise  , ma un po malinconica.
-Grazie mille. Sai è da venti anni che non ne leggo di libri.
- Vent'an-! oh be e un lungo periodo !-disse ridendo nervosamente il ragazzo.
-Quindi..ehm tu sei...come dire...morta nell 2018?
-Be , morire è una grossa parola , ma se proprio vuoi chiamarlo così , si , sono morta nell 2018 .-disse con un sorriso a trentadue denti la ragazza come se non stesse parlando della sua data di morte.
-Cooomunque , ti ho portato questo libro. Si chiama "L'ultimo dei draghi". E stato pubblicato molti anni fa , poco prima che io nascessi...quindi circa...sedici anni fa. Ma è comunque uno dei primi libri che ho letto.
Tieni- disse il moro allungando il libro verso la ragazza , la quale automaticamente porse le mani in avanti , come per far sì che il libro non cadesse. Eppure il libro cado comunque , perché attraverso le mani della ragazza come se fossero fatti d'aria.
Connor sgranò gli occhi.
-Ma ...ma com'è possibile. Io pensavo che tu potessi toccare gli oggetti ..tu...io riesco a toccarti -disse Connor sconcertato , mentre prendendo e scuotendo la mano di Lucy , solida come quella di ogni essere umano. Eppure  un secondo fa quel libro era passato attraverso lei. Però  osservando meglio  una farfalla passo attraverso lei  , come se nulla fosse. E anche l'erba sotto i suoi piedi. Non veniva schiacciata dalle sue scarpe rosse , ma anzi , fiori e erba si emergevano dritte dentro e attraverso , la forma di quelle che dovevano essere piedi umani.
-Stavo provando a dirtelo : io non posso toccare niente di fisico e materiale. E come se il mio corpo fosse costituito d'aria. Perciò nessuno può toccarmi o vedermi. A parte te. In questi vent'anni non mi è mai capitato che un umano potesse non solo vedermi , ma toccarmi come una qualsiasi creatura vivente.
E una cosa così strana per me. - disse la ragazza con un ridacchiando.
Connor  si sentì improvvisamente triste.  Ricordi della sua infanzia prevalsero la sua mente. E anche se  per cinque anni aveva sofferto anche lui di solitudine , non voleva immaginare cosa significasse vent'anni dell genere.
-Allora credo che questo non possa servire...
-Beh , credo di riuscire comunque a leggerlo .-disse battendo le mani la ragazza.
-Huh ? E come ?-chiese il moro , mentre recuperava il libro dalla terra.
-  Posalo a terra , per favore .-disse Lucy.
Appena il libro fu  di nuovo  posato a terra , la copertina di esso si aprì da solo
-E stato il vento oppure ...?-chiese meravigliato Connor.
-Tutti e due. Ho controllato il vento in modo che aprisse il libro.  Così posso far cambiare le pagine una dopo l'altra. E posso  anche metterlo in tutte le posizioni che voglio. -disse girandosi in aria , facendo volare anche il libro assieme a lei.
-Mmm, ora che ci penso , perché non hai mai provato ad fare la stessa cosa con altri libri?-chiese stupito Connor.
-In realtà ci ho provato. Ma una bibliotecaria e quasi morta per infarto.
In più sembrerebbe sospetto. - disse la ragazza sfregandosi il mento.
- Sospetto ? E per chi ?-chiese con un sopracciglio alzato Connor. 
Lucy si limitò ad uno dei suoi sorrisi enigmatici.
-Pff..tu e i tuoi segreti. -disse infastidito il ragazzo.
-Non fraintendere , non è che mi sembri sospetto , però , non voglio rischiare di nuovo e fare lo stesso sbaglio la seconda volta. Sono stata incosciente e perciò il destino mi ha riservato questa vita maledetta. -disse la ragazza guardando verso l'orizzonte.
-Come ... com'è passare vent'anni di solitudine ? Sei morta proprio su questo posto ? Perché riesci a controllare il vent- il ragazzo si zitto mentalmente , mentre la ragazza lo guardava male.
-Si , si , non puoi ripetere lo stesso sbaglio la stessa volta , bla bla bla - continuo a blaterare il ragazzo imbronciato.
-Dimmi , quei ragazzi di prima...erano tuoi amici giusto ?
-Si , se vuoi ti dico i loro nomi. Si chiamano Minerva , Jonathan e Gray.
Loro sono i miei migliori amici.-disse il moro alzandosi lentamente dal prato in cui era sdraiato , per poi dirigersi verso l'entrata della collina , ossia da dove era entrato , seguito in volo dalla bionda.
-Sai , io e i miei amici viviamo a Londra , Inghilterra. Però i nostri professori hanno pensato di fare un campo scuola , e ci siamo ritrovati in questo posto , Albania. A quanto pare questo posto è noto per l'agricoltura , e per i numerosi campi turistici situati proprio in vari villaggi.
-Si , l'ho notato. -disse decisamente sarcastica la ragazza accanto a lui.
-Perche? A te non piace la campagna?
La bionda sospiro.
-Non mi piace il modo in cui è stato trasformato questo posto. Mi piaceva di più prima. Sai...questo e il villaggio natale di mia madre. Mi piaceva molto venire qui con i miei fratelli e con mia madre. Ci divertiamo un mondo , specialmente con mio cugino...
-Guarda il lato positivo; ora è più modern-cerco di tranquillizzarla il ragazzo dandole delle pache sulla schiena , che risultarono inutile , come quando cerchi di calmare una donna con il ciclo. Se non fosse per i suoi riflessi da urlo , avrebbe ricevuto dei calci proprio sulla testa , visto che la bionda si dimenava in aria , mentre piagnucolava.
-No no NO  , non è giusto , a me piaceva di più prima , perché tutto deve cambiare non capisco...- grido la ragazza , con un comportamento equivalente a quello di una bambina che quello di una ragazza. Oppure donna , visto che aveva più di vent'anni.
Inutilmente , il povero ragazzo cercava di consolarla , senza attirare troppi sospetti , mancava solo che la gente pensasse che parlava con il vuoto.
Be , non che parlare con un spirito faceva molta differenza. Poteva benissimo essere solo una illusione , segno che il suo cervello era andato a buon fine.
-Povero me...perché mi metto da solo nei guai...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2018 ⏰

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