M.O.N.E.Y.

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Adam camminava avanti e dietro, da un pub a un altro.
-Non puoi entrare.- Dicevano i vari buttafuori e lui era costretto ad allontanarsi. Traballava tra un marciapiede e un altro, attraversando la strada camminando a zig zag. Barcollava arrabbiato nel suo completo Armani e nelle sue scarpe Gucci. Aveva bevuto prima di uscire e probabilmente per quello non riusciva a entrare in nessun locale.
-Ehi.- Parló avvicinandosi a una ragazza bionda appoggiata a un muro.
-Hai una sigaretta?- Chiese lei. Lui gliela porse e gliela accese con fare sensuale, avvicinandosi al suo viso. Poggió un braccio al muro, accostandolo alla sua faccia. La ragazza gli sorrise, espirandogli il fumo sulla bocca. Ci sapeva fare con le ragazze, gliel'avevano sempre detto.
-Emily.-
-Io sono Adam.-
-Hai un bel po' di soldi da spendere, eh Adam?-
-Intendi per il completo?-
-No, quello non l'avevo notato. Fumi Lucky Strike, sono costose.-
-Sì, quello è il mio ultimo pacchetto, poi non potrò più permettermele.-
-Come mai?- Stava indagando lei.
-Sono stato licenziato, bellezza.-
-Vabbé io vado. Il mio fidanzato mi aspetta dentro.- Gli rivolse uno sguardo di scuse ed entrò nel locale. Non gli piaceva quando le ragazze se ne andavano, lo faceva sentire un buono a nulla. Non riusciva neanche a rimorchiare giovani donne ubriache, figurati tenersi un lavoro nella City. In lontananza vide una testa mora che sembrava familiare.
-Jen.- Urlò. La riccia si girò.
-Adam.- Gli andò in contro e lo abbracciò. Era una sua cara amica di infanzia.
-Sei già messo male eh?-
-Giá, diciamo che ho bevuto un po' prima di venire qua. Riuscirai a farmi entrare?-
-Sai che ci riesco sempre.- Si avviarono verso l'ingresso e quando il buttafuori lo vide, sbuffò.
-Di nuovo tu, biondino? Non ti farò entrare neanche questa volta.-
-Dai Josh, dopo potrei darti un regalino.- Cercó di convincerlo lei con tono seducente.
-Non mi convincerai Jennifer. È già ubriaco, non ha bisogno di altro alcol.- Lei alzò gli occhi al cielo ed entrò. Il biondo non sapeva cosa fare. Avrebbe voluto seguirla. Erano le due e mezza. Non voleva continuare la serata da solo per strada e di tornare a casa non ne aveva la minima voglia. La guardò negli occhi verdi, la trattenne per un braccio e saltò la transenna, proprio mentre Josh era girato.
-Vaffanculo Josh.- Urlò lei facendogli i medi e l'uomo sbuffò, nuovamente infastidito. Li lasciò passare, non aveva voglia di creare liti. Si sedettero al bancone.
-Cosa ti porta a essere ubriaco già prima di cominciare?-
-Non ho più un centesimo.- Rise istericamente.
-So io che ti serve.- Ordinò un drink di cui non ascoltò il nome.
-É gin.- Gli lesse nel pensiero.
-Mi serviva.- Bevve piano, assaporandolo.
-Tieni anche questa.- Gli porse una canna che lui portò subito alle labbra. Il cervello si rilassò, così come i suoi muscoli tesi.
-Hai abbastanza erba per tutta la notte?-
-Tutta quella che vuoi.- Gli sventolò una bustina davanti agli occhi e lui sorrise. Andò in bagno e tirò fuori da una tasca una boccettina. Svuotó un po' di polvere bianca sull'indice, lo poggió su una narice e inspirò la sostanza. Doveva divertirsi, alle conseguenze avrebbe pensato il giorno dopo. Ritornó dall'amica che stava parlando con un ragazzo dalla pelle scura.
-Ciao bello. Tu saresti?- Domandó improvvisamente infastidito dalla sua presenza.
-Sono James. Piacere.- Rispose gentilmente, cingendo le spalle della riccia con un braccio.
-Mi stai fottutamente prendendo in giro, eh James?-
-Cosa vorresti dire?-
-Togli quel fottuto braccio dalle spalle di Jennifer, grazie.-
-E perché dovrei? Non è la tua ragazza.- Gli occhi del biondo si infuocarono e gli tirò un cazzotto dritto sul naso.
-Ehi amico, ma sei per caso impazzito?- Mantenne il punto colpito che pulsava di dolore, dal quale uscì un fiotto di sangue.
-Lo è stata.-
-Che?-
-É stata la mia ragazza e tu non puoi toccarla così quando sono con lei.- Attaccó di nuovo incazzato e altre persone si fermarono per assistere alla scena.
-Tu sei malato.- Urló il moro ricambiando il colpo. Adam cadde per terra e urtó con il mento un bicchiere rotto.
-Porca troia.- Sussurrò vedendo il sangue sgorgare.
-Tu fusto nero. Vieni con me, esci fuori.- Josh intervenne e cacciò di peso il ragazzo che non aveva iniziato la rissa.
-Stai scherzando Josh? È per il colore della sua pelle?-
-Non è un mio problema piccola. Ordini dall'alto.- La ragazza lo seguì, uscendo dal locale, ma non c'era più nessuna traccia dell'amico. Il biondo arrivò alle sue spalle, cacciato anche lui perché stava fumando una canna.
-Dove cazzo può essere James?- Lui non sapeva che risponderle. Rimase in silenzio, fino a quando non gli arrivó un schiaffo.
-Sei un coglione.-
-Io avrò fatto pure una scenata, ma il tuo amico è un caso perso.-
-Sei tu il caso perso Adam. Sei fatto?- Lo fissò.
-No...-
-Non mentirmi. Ho notato le tue pupille dilatate. È il motivo per cui ci siamo lasciati, ricordi? James è mio cugino. Sei tu il coglione. Vai a casa, riprenditi e domani ne parliamo.-
-Non ho più una casa. Dormiró in macchina.- Abbaiò lui.
-Che stai dicendo?-
-Mi hanno sfrattato. Ho perso il lavoro, la casa e adesso anche te.-
-Se non avessi picchiato James, adesso...- Ma la interruppe.
-Non posso credere che stiamo ancora parlando di lui. Vaffanculo Jen, vallo a cercare.-
-Se è questo che vuoi.- E la ragazza si allontanò. Cominciò a camminare verso casa sua, dove aveva parcheggiato l'auto, quando un conato di vomito lo sorprese. Si piegò in avanti su un marciapiede e svuotó il suo stomaco. Voleva chiamarla, così prese il telefono, cercò il numero e aspettó che rispondesse, ma non successe. Lei rifiutó la chiamata e il ragazzo gettó il telefono per strada, arrabbiato. Aveva il telefono rotto, vomitava da solo sull'asfalto lurido e aveva perso tutto.

#Spazio Autrice#

Ciao ragazze e benvenute nel mio primo e penso anche ultimo spazio autrice. Ho deciso di scrivere questa raccolta di One Shot ispirata al primo album della mia band preferita. Motivo? Puro divertimento. Adoro la loro musica e ogni volta che ascolto le loro canzoni, immagino il testo nella mia mente, quindi perché non scriverci una storia. Sono qui anche per dirvi che parteciperò al contest di wttprose, dove spero che queste storie vengano rese più visibili, anche perché ci sto mettendo il cuore per scriverle. Se vi sta piacendo, votate, commentate e soprattutto continuate a leggere.

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