George ed Emily erano innamorati da molto tempo. Erano quel tipo di coppia che assaporava tutti i momenti della vita, senza dare troppo peso a cose che non avevano importanza, come la gelosia, per esempio. Vivevano ogni giorno minuto per minuto, come se la loro vita sarebbe finita di lì a poco. Quel giorno avevano architettato una rapina in un autogrill. George aveva in mano una pistola e lei della coca. La poggiò sulla mano e prima fece un tiro lei, poi lo fece fare al biondo. Lui la guardò attentamente: aveva un viso così bello, sembrava uscita da una rivista, e solo Dio poteva sapere quanto l'amasse e che non l'avrebbe mai lasciata. Erano in un furgoncino con i loro amici: uno guidava e gli altri due facevano da guardia. Attendevano il segnale di partenza da George, il quale, dopo essere uscito con la sua ragazza, indossò il passamontagna. Si guardò intorno e notò che alla bruna il tessuto stava prudendo. Quello era il segno che avevano aspettato abbastanza. Entrarono nell'autogrill, tenendo in mano le proprie pistole e non guardando negli occhi nessuno. George pregava che lei sarebbe restata per sempre con lui, non avrebbe mai voluto vivere una vita senza la sua presenza.
-Mani in alto o vi faccio esplodere la testa.- Disse il ragazzo.
-Voglio che mettiate tutti i vostri soldi e gioielli in questo borsone. Subito! E tu, ragazzino, svuota la cassa. Adesso!- Continuò urlando. La bruna fece il giro delle persone, arrivando per ultima alla cassa. Prima che potesse riempire la borsa, uno sparo squarciò l'aria.
-Cazzo.- Sussurró lei, cercando di capire da dove fosse venuto. Ne sentì un altro e vide un uomo per terra, ma non le importava. Si girò e riconobbe George con una mano su un fianco, visibilmente ferito.
-Cazzo, tesoro. Andiamo.-
-Ho ucciso un uomo.- Tremava lui.
-No, non è vero. Quell'uomo è vivo. Adesso andiamo via.- Gli cinse un braccio attorno al busto per sorreggerlo e corsero nel furgone, proprio mentre la polizia stava arrivando. Matty mise in moto e Ross premette il tessuto di uno straccio sulla ferita.
-Cazzo, Matty. Va più veloce. Cazzo, sta perdendo sangue.-
-Em, non mettermi ansia, cazzo. Non posso andare più veloce di così.-
-Sì invece.-
-Se ti togliessi quella maschera di menefreghismo, capiresti che quell'uomo è morto e che non posso andare più veloce di così, perché se no la polizia ci troverebbe. Cazzo.- Arrivarono in un magazzino e Ross e Adam sorressero il biondo fino a raggiungere un tavolo situato in mezzo a una stanza vuota. Presero il kit di pronto soccorso e Matty, che era quello che aveva la mano più ferma, prese delle pinze e una bottiglia d'alcol. La porse ad Emily che, dopo aver bevuto lei stessa, fece bere George e la gettò sulla ferita per disinfettarla. Il riccio cominciò, mettendo la pinza nella ferita e muovendola in modo da farsi spazio e trovare il proiettile. Una volta preso lo tirò fuori e disinfettò ulteriormente il foro.
-Cazzo, amico, fa malissimo.-
-Ssh, sta zitto. Non pensarci.- Emily lo baciò, cercando di lenirgli le ferite.
-Sei così figo, cazzo.- Lo baciò con passione e Matty posò un enorme cerotto sulla ferita, isolandola. Li lasciò soli, in modo da fargli processare ciò che era successo.
-Ti amo, George. Sei così figo. Penso di non averti mai amato così tanto.- Lui la baciò ricambiando il sentimento e in quel bacio c'era tutto se stesso. C'erano anni di lotte, di litigi, di sniffate, di sbronze e ce ne sarebbero state ancora, perché non si sarebbero stancati mai l'uno dell'altra.