T/N P.O.V
Cercai di raccogliere tutte le forze per raccontare, forse, il momento più brutto che avevo vissuto.
" questo ricordo risale a due anni fa.
Ti dico solo che non ho ancora superato la cosa e quindi c'è casi che mi metta a piangere .Allora...Sin da quando ero piccola, ho sempre amato stare in mezzo alla gente, fare nuove amicizie ed essere amica con tutti sin dal prima momento.
Fino all'inizio delle medie tutto andare a meraviglia.
Tutti mi volevano bene e cercavano la mia compagnia...anche per parlare solo 10 Monti durante la ricreazione.Ma nessuno sapeva che nascondevo un segreto molto personale.
Le mie condizioni fisiche sono molto instabili: il mio corpo ogni anno peggiora sempre di più e la stanchezza prende il sopravvento.Il primo giorno di scuola media non stavo molto bene.
Mi sentivo molto affaticata e mia mamma mi aveva detto di rimanere a casa e di andarci il giorno dopo.Ma io mi opposi e ci andai.
Durante la cerimonia di apertura svenni.
Mi risvegliai in ospedale e il dottore mi venne a dire che le mie condizioni erano peggiorate ulteriormente.
Non potevo giocare con gli altri, non potevo fare ginnastica, non potevo divertirmi all'aria aperta.
Dovevo solo stare in classe mentre tutto gli altri uscivano per giocare e rimanere nel letto a casa.Questo era quello che mi era stato detto dal medico.
Dopo una settimana tornai in classe.
Sentii molti sguardi su di me.
Ma non ci feci molto caso.Durante la lezione, un ragazzo mi lanciò un pezzo di carta con scritto " fai schifo "
Poi un altro ancora, e ancora un altro.
Durante la ricreazione rimasi in classe.
Ma il ragazzo rimase insieme ad alcuni ragazzi.Per farla breve tornai a casa piena di more per i calci che avevo preso.
Tutto questo durò fino alle superiori.
Mia madre non sapeva niente.
Era già preoccupata per la mia salute.L'inizio del liceo era iniziato bene.
Non facevo attività però andava tutto bene.
Fino a che...un giorno ritornò il ragazzo delle medie.Tornarono gli insulti, le more per i calci.
Le cose peggiorarono quando anche le ragazza della mia classe si unirono a lui definendomi una " puttana ".I bigliettini si facevano man mano poi aggressivi verbalmente: da " fai schifo ", " vattene via! ", " nessuno ti vuole " " puttana " a " perché non muori? Non vediamo l'ora! "
Quel messaggio mi aveva profondamente colpita nel cuore.
Ogni giorno mi sentivo uno schifo per colpa loro.
La depressione aveva preso il sopravvento e ogni volta che tornavo a casa sentivo il bisogno di sfogarmi contro me stessa.Mi tagliai.
Nascondevo le cicatrici con le maniche lunghe delle felpe.
Tutto finì quando cercai di uccidermi, circa due anni fa.
Non ne potevo più.
E stata la cosa più stupida che avessi mai fatto.
Mia madre mi trovò in tempo e mi portò in questo ospedale.E adesso sono stata trasferita nel tuo reparto.
Che cosa avevo fatto di male? Perché dovevano prendersela con me? Perché mi dovevano minacciare così?
Non lo so. "
Finì in lacrime un altra volta.
I ricordi riaffiorarono nella mia mente di quegli anni ormai passati ma che non riuscivo a dimenticare.Sentii un' altra volta le braccia di Jimin che mi stringevano a se.
Per poi udire
" tranquilla è tutto passato...adesso ci sono io "

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Don't leave me...
Romance" promettimi che non mi lascerai mai..." " le promesse sono fatte per essere infrante..."