Capitolo 2

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Murdoc mi fa sedere sul sedile posteriore, mentre lui è alla guida e 2D sul sedile del passeggero. Non ho fatto in tempo a vedere  il tipo di macchina, ma comunque è nera; la tappezzeria nera puzza di fumo e deodorante per auto,e all'improvviso mi ricordo di un piccolo particolare.
"Il borsone!"
"Eh?" Chiede Murdoc confuso.
"Ho scordato il borsone in macchina, devo andarlo a prendere." Esco dalla macchina, prendo il borsone, e quando rientro Murdoc mette in moto e parte.
"È tardi, Noodle ci ammazzerà " dice ad un certo punto 2D controllando il suo orologio da polso.
"Cosa? Chi è Noodle?"
"È la nostra chitarrista!" Mi risponde 2D, mentre Murdoc sembra essere concentrato sulla guida.
"Chitarrista? Siete una specie di... band?" Richiedo sempre più incuriosita.
"Esatto!" Risponde sempre più fiero.
"Noi siamo i Gorillaz!" Interviene poi Murdoc pavoneggiandosi.
Non so perché ma questo nome non mi è nuovo, forse li ho sentiti da qualche parte.
Il silenzio invade la macchina per tutto il tragitto, finché non arriviamo in questa casa. Sembra piuttosto grande, e io che mi aspettavo un monolocale!
Scendiamo dalla macchina e arrivati all'entrata Murdoc suona il campanello.
Ad aprire la porta è una ragazza, più o meno della mia età, dai lineamenti asiatici e i capelli scuri legati in due codini , alta quanto me, dalla corporatura esile avvolta in una vestaglia azzurra, lo sguardo irritato.
"Dove cavolo siete stati?? Lo sapete che ore sono??" Comincia lei, ma 2D la interrompe.
"Perdonaci Noods, abbiamo fatto nuove amicizie.", le dice dandole un bacio sulla fronte entrando in casa. Lei sembra notarmi solo adesso e comincia a squadrarmi.
"Chi è lei?"
"Non ha nessun posto per dormire e quindi da brave persone che siamo abbiamo deciso di ospitarla per stanotte" risponde  Murdoc con quel ghigno insopportabile.
"Sono Jacqueline" dico stringendole la mano.
Noodle cambia espressione e sorride.
"Potevate avvertirmi! Avrei preparato una stanza!"
"No tranquilla, mi accontenterò di dormire sul divano..." rispondo imbarazzata. Non voglio dare troppo disturbo.
"Non ci pensare nemmeno! Dai vieni, ti faccio vedere la camera." Io scrollo le spalle e la seguo con la tracolla stretta in una mano. Mi accompagna davanti una porta e mi dice: "Questa è la tua camera, chiama se hai bisogno!"
"Grazie di tutto Noodle, buonanotte." Rispondo cercando di mostrare la mia gratitudine, se non fosse stato per loro a quest'ora starei dormendo nella mia auto.
Entro nella stanza chiudendo la porta dietro di me, butto il borsone su una sedia e senza prestare particolare attenzione alla stanza mi metto in pigiama e mi distendo sul letto.
Mentre guardo il soffitto e penso a quello che è successo stasera scivolo lentamente  nelle braccia di Morfeo.

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Spazio Autrice

Scusate il capitolo un po' corto ma per ora sto avendo poco tempo per scrivere, ma assicuro a tutto quelli che leggeranno la storia che i prossimi capitoli saranno più lunghi.

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