<<Nii-san...>>
Qualcosa mi scosse ripetutamente, tirandomi per il braccio che penzolava giù dal letto. Non ci feci caso e mi voltai, affondando nuovamente il viso nel cuscino: l'unica cosa da cui volevo sentirmi toccare al momento.
<<Nii-san, uh...Murdoc!>>
La vocina continuava a scuotermi. Sentii un peso sul materasso, poi la voce divenne più forte.
<<Murdoc-san!>>
Il peso era adesso sul mio corpo.
<<Che cazzo è tutto questo casino?!>> Mi voltai e gridai dalla rabbia, esausto; avevo gli occhi gonfi e rossi per la precedente serata e volevo solamente dormire quelle poche ore, ma evidentemente non potevo. Abbassai lo sguardo e, nel buio, scrutai una piccola figura sulle mie gambe. Strisciai verso il comodino ed accesi a fatica l'unica luce presente nella mia stanza, per fortuna funzionava; strinsi gli occhi doloranti non appena la stanza venne illuminata, fui però costretto a tenerli aperti, per scoprire chi fosse l'odiosa figura che stava infastidendo il mio sonno.
Noodle era seduta sulle mie gambe, le ciocche scure le ricadevano sopra gli occhi stanchi, che venivano continuamente sfregati dalle sue manine. Indossava lo stupido pigiama rosa che le aveva regalato 2-D, che la faceva apparire come una bambolina. Orrendo.
<<Murdoc...>> Biascicò lei, afferrando le coperte e tirandole verso di se, cercando di infilarsi anche lei sotto di esse.
<<Tu- Tu che ci fai qui? Dovresti essere a letto, mocciosetta.>>
La ragazzina mi guardò, cercando di trovare qualche parola. Le uscì solamente una frase in giapponese.
<<Sai che non capisco quella maledetta lingua. Non farmi perdere tempo, avanti!>> Mi spalmai una mano sul viso stanco, massaggiandomi gli occhi. La prossima volta avrei dovuto chiudere la porta a chiave.
La bimba nel mentre si stava sforzando, cercando di farmi capire cosa volesse. Finalmente disse qualcosa, anche se con molta fatica.
<<Brutto...sogno. Uh.>>
<<Oh, poverina. Hai avuto un incubo? Perché non lo racconti domani a Russel, eh?>>
<<Dormire...con te, Murdoc-san.>> Si lamentò lei, prima di infilarsi sotto le mie coperte. Sbuffai dall'esasperazione, lasciandomi cadere sul materasso: non ero mica suo padre. Abbassai lo sguardo sulla ragazzina, cercando di cacciarla; era accoccolata contro il mio corpo, con gli occhi stretti. Non sapevo cos'avesse sognato, ma sicuramente non era nulla di bello. Cercai di dire qualcosa, ma dalla mia bocca non uscì nulla.
Sospirai.
<<Va bene, darling. Ma sei in debito con me.>>
La ragazzina gridò di gioia e mi abbracciò, stringendosi al mio petto. Io rimasi rigido, non sapendo cosa fare. Avrei tanto voluto andare via, in quel momento.
<<Oyasumi...>> Biascicò prima di sbadigliare, sistemandosi al mio fianco.
<<Sì, vabbè. Dormi.>>
Spensi la luce e mi sistemai al fianco della ragazzina, senza toccarla. La mia idea era quella di una band, non di fare il padre.
Eppure, quella ragazzina aveva solo noi.
Sospirai e decisi di non pensarci, voltandomi dall'altro lato.
Finalmente un po' di silenzio.
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Note:
Nii-san è inteso come "fratellone";
Oyasumi invece vuol dire "buonanotte"
Ora posso smettere di fare la weaaboo.
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Stay
Fanfiction"Eppure, quella ragazzina aveva solo noi." Raccolta di piccole storie riguardanti Noodle ed il suo rapporto con Murdoc. (Non contiene alcuna ship tra i due, per chiarire)