N.I.B

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Le corde del basso venivano pizzicate dalle mie dita.

La mano sinistra era impegnata sul manico, accarezzando la tastiera ad ogni nota; ero da solo nel nostro studio di registrazione, nell'aria c'era solo il suono del mio scintillante El Diablo. Le mie gambe posavano sul mixer con noncuranza, lo strumento del diavolo appoggiato su di esse; ero solo io e la mia musica, in pace con me stesso.

Qualche volta mi capitava di cantare un motivetto sottovoce per accompagnare la melodia spettrale del mio gioiellino; chiusi gli occhi mentre le mie mani si muovevano da sole, lasciandosi andare in un riff niente male: ero dannatamente bravo.

Non appena il riff terminò, il suono del basso venne sostituito da applausi.

<<Sei bravo!>> Era Noodle, sorridente di fronte a me.

<<Cosa...cosa ci fai qui dentro?>>

Lei fece spallucce prima di prendere la sua chitarra dall'angolo della sala, indossandola.

<<Suono. Con te!>> Rise prima di posizionare le sue manine sulla chitarra elettrica, collegandola all'amplificatore; Mi lasciai scappare un sorrisetto.

<<Questa non è roba per te, darling. Probabilmente non sai nemmeno suonarla.>>

<<Let's Try.>> Mi rivolse un sorriso a trentadue denti, con le dita già pronte a pizzicare le corde.

<<Bene.>> Mi alzai in piedi a quel punto, impugnando il mio prezioso basso; quello strumento era tutto per me. Sospirai e le mie dita scivolarono sulle corde, avevo suonato talmente tante volte quella canzone da conoscerla a memoria.

L'espressione della ragazzina cambiò, sembrava incredibilmente seria quando si trattava di musica; il suo piede iniziò a battere sul pavimento, mentre seguiva le mie note.

Mi schiarii la voce.

<< Some people say, my love cannot be true.>> Le dita scivolavano lungo le corde, facendole vibrare. Non ero mai stato bravo nel canto, ma ci provavo.

La ragazzina sembrava seguirmi bene, comunque.

<<Please believe me, my love, and I'll show you. I will give you those things you thought unreal, the sun, the moon, the stars all bear my seal!>> La mia voce era molto più sicura, come la nostra musica. Noodle saltò al mio fianco, gridando a sua volta:

<<Oh yeah!>>

La musica scivolava dalle nostre mani, andando a riempire la stanza; iniziai a muovere il bacino e con esso il basso, e Noodle cercò di imitarmi. Mi lasciai scappare un sorrisetto nel vederla così, era adorabile.

Entrambi saltavamo, muovendo la testa fino a farcela girare. La bimbetta saltò agilmente sulla sedia, lanciandosi poi da essa: per un attimo mi venne un colpo, ma la ragazzina atterrò in piedi, senza mai smettere di suonare.

<<Now, I have you with me, under my power...>> Avanzai verso la ragazzina, stringendo El Diablo tra le mani.

<<Our love grows stronger, now, with every hour...look into my eyes, you'll see who I am.>> Mi abbassai verso di lei, entrambi eravamo presi dalla musica.

<<My name is Lucifer, please take my hand!>>

Le porsi la mano.

Noodle sorrise, prima di stringerla.

La melodia finì, ed entrambi sorridemmo: era stato piacevole, suonare con lei. Le sfilai la chitarra dalle spalle prima di prenderla in braccio, tenendola ben stretta al mio petto per non farla cadere.

<<Sei stata brava, luv. Spaccherai i culi, con quella chitarra.>> Le scostai le ciocche corvine per baciarle affettuosamente la fronte.

Lei mi sorrise, abbracciandomi.

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⏰ Last updated: Mar 19, 2021 ⏰

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