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1 Luglio 2012.
Destinazione Vignali. Finalmente dopo quattro anni ritorno al mare, vedo mia madre fare le valigie mentre parla a telefono con mio padre, discutendo come sempre di problemi finanziari.
Non vedo l'ora di rivedere i miei amici! Dopo così tanto tempo sono curiosa di vedere come sono cambiati... Spero in meglio.
In questi anni mi sono tenuta in contatto con molti di loro tra cui la mia migliore amica Silvia: socievole, sempre sorridente e disponibile.
Io e Silvia abbiamo la stessa età e molti interessi in comune ma come carattere siamo totalmente diverse.
Mia mamma sta caricando la roba in macchina, mi mancherà casa ma una bella vacanza è proprio quello che ci vuole dopo un lungo anno di scuola.Dopo due ore di viaggio finalmente siamo arrivate, sono sfinita non vedo l'ora di coricarmi in un letto.
In queste due ore la signora Hitler, mia madre, non ha fatto altro che cantare canzoni anni 90' a tutto volume trapassandomi i timpani a tutti gli acuti di Al Bano.
Appena scese dall'auto ci siamo precipitate subito al mare non avendo voglia di riordinare le valigie e tutte le altre cose, per fortuna avevo avvisato Silvia e infatti all'entrata del bagno c'era lei che mi aspettava a braccia aperte pronta per un abbraccio.
Silvia: "Sara ma dov'eri finita?! Dopo tutto questo tempo un abbraccio è d'obbligo!" Mi disse con un tono molto euforico.
Io: "Scusami tanto ma l'autostrada è lunga e io stavo quasi per morire per colpa di Hitler!" E le diedi un abbraccio che manca poco la stritolavo.
Mi fece cenno di seguirla verso un tavolo in cui c'erano due ragazzi sghignazzanti che giocavano a carte con la musica accesa, quasi assordante...
Deglutii nervosa al pensiero di passare l'estate con l'ansia di dire o fare qualcosa di sbagliato.
?: "Chi è 'sta tizia?"
?: "Non l'ho mai vista, fra! Che vuoi?"
Io: "E-ehm... Ciao, sono S-sara?"
Silvia: "Samu, Andre... Lei è Sara, non ve la ricordate?" Incrociò le braccia e corrugò le sopracciglia.
Loro mi guardarono con aria perplessa per poi continuare a giocare a briscola, che tizi strani... Come primo incontro non credo di aver fatto una buona impressione.
Silvia continuò a guardarli con sguardo severo per poi alzare le spalle e girarsi verso di me.
Silvia: "Penso che ti troverai bene qui... Che ne dici se ti presento gli altri?"
Annuii lentamente cercando di non sembrare troppo nervosa.
Silvia: "Seguimi, sono tutti all'ombrellone del bagnino sulla battigia".?: "Chi è questa signorina? È tua amica?"
Disse l'uomo rivolgendosi alla mia compagna. Credo proprio che sia il bagnino di cui parlava prima ma non mi aveva mai detto che era pelato... Spero di non scoppiare a ridere davanti a tutti, non me lo perdonerei mai.
Io: "Sono Sara, p-piacere".
Bagnino: "Sei la benvenuta! Ti presento Enea, Tommaso e Gabriele".
Quei tre ragazzi sono molto carini e sembrano anche simpatici, spero che diventeremo amici.
Gabriele: "Ciao io sono Gabriele ma puoi chiamarmi Garga".
Enea: "Stavamo giusto per andare a fare una partita a carte sotto il gazebo, volete unirvi?"
Mi giro verso Silvia e vedo che quest'ultima sta guardando il ragazzo con un sorrisetto compiaciuto.
Silvia: "Cosa sono tutte queste buone maniere? Da quando sei diventato così gentile? Comunque accettiamo volentieri".
I tre ragazzi si alzano e si prestano a prendere posto ad un grande tavolo riposto al centro dell'enorme gazebo, credo che in quel momento io sia diventata tutta sudata a causa del caldo asfissiante.
Tommy: "E se al posto di giocare a carte andassimo a prendere una bella granita?"
Enea e Garga rimasero in silenzio a fissarci aspettando una nostra risposta.
Io e Silvia stavamo sorridendo come due cretine all'idea della soddisfazione provata quando quella granita fredda ci sarebbe scesa in gola.
Silvia: "Ottima idea Tommy! Visto che ci siamo perché non offre uno di voi?" Disse ridacchiando.
Garga: "Che scroccona ma comunque hai ragione, solo per festeggiare l'arrivo di Sara!"
Silvia era visibilmente arrossata sulle guance, credo che sarà un'estate interessante.Tommy ci fece strada in una gelateria in Piazza Betti, non tanto lontano dal Vignali... Anche se camminare sotto il sole per un quarto d'ora è lo stesso devastante quanto tre ore di maratona.
Io e Silvia abbiamo preso una granita al cocomero invece Tommy, Garga ed Enea hanno preso un gelato. Ora siamo seduti su una panchina a chiacchierare del più e del meno cercando di fare amicizia.
Tommy: "Allora Sara... Da dove vieni? Quanti anni hai?"
Io: "Abito a Firenze, in Toscana e ho 16 anni e voi tre invece?"
Enea: "Io sono di Parma, Garga è di Milano e Tommy Monza, sono curioso di sapere come te e Silvia vi siate conosciute".
Io: "Ci siamo conosciute quando avevamo nove anni, qua al mare... Per tutto questo tempo ci siamo tenute in contatto e nonostante la distanza abbiamo sempre trovato il modo e il tempo per incontrarci tra Prato e Firenze".
Silvia: "Mmh... Buona 'sta granita".
Già, io conoscevo meglio di tutti Silvia è una persona sempre allegra ma che sotto sotto ha sempre sofferto, nasconde il dolore dietro mille risate.
Infatti fin da piccola ha sempre dovuto affrontare problemi familiari tra cui la separazione dei suoi genitori che non erano in grado di gestire una famiglia, suo fratello ha sempre cercato di aiutarla ma essendo minorenne non ha mai potuto riuscirci, adesso lei vive in una casa famiglia. Io sono l'unica a cui ha confessato tutto, anche se suo fratello le resta sempre vicino io per lei sono sempre stata una valvola di salvezza, la luce in mezzo al buio...
Lei mi deve molto e io devo molto a lei.
Silvia: "Sara, tutto bene? Ti vedo persa nei tuoi pensieri"
Mi disse con tono preoccupato.
Io: "No no... Tutto bene, mi stavo solo gustando la mia granita".
Silvia: "Comunque dopo ti devo dire una cosa importante...".
Mi sussurò all'orecchio in modo serio.SPAZIO AUTRICI:
Ciaoooo a tutti! Ecco il primo capitolo della nostra storia :)
Ci scusiamo in anticipo per eventuali errori grammaticali.
Vi ringraziamo per aver dedicato del tempo a leggere questo breve capitolo, non sappiamo di preciso quando usciranno i prossimi ma speriamo che li leggerete tutti!
A presto~
By: WaifuSisterS_
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My Fake Friends
General FictionCi siamo tuffati tutti insieme, avevo un po' di paura all'inizio ma Silvia mi teneva la mano e mi sorrideva. Sembra di cadere nel vuoto è una sensazione così strana ma non mi importa, finalmente ho degli amici. Mi sento così viva.