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2 Luglio 2012
Mi alzo dal letto, sono le 8:30, sono curiosa e allo stesso tempo agitata... Oggi Silvia mi deve dire "la cosa importante".
Mi preparo per andare al mare, stamattina mia madre è andata a fare la spesa lasciandomi sola e affamata.
Esco di casa e mi dirigo verso una pasticceria qua vicino dove farò colazione con la mia compagna di avventure e Garga, oggi si muore di caldo penso sia peggio di ieri in più quei due non arrivano... Credo sia da mezz'ora che li aspetto.
Dopo altri 15 minuti li vedo arrivare a passo svelto.
Garga: "Siamo arrivati in ritardo scusaci tanto! È solo che Salvia Rosmarino non riusciva ad alzarsi dal letto...".
L'ultima frase la disse quasi sussurando a causa del fiatone.
Silvia lo osservò con una faccia impassibile per poi parlare.
Silvia: "Dovrei dire la stessa cosa di te".
Fece il ghigno più malefico che io abbia mai visto.
Io: "Tranquilli, è solo da un'ora che vi aspetto".
Alzai un po' la voce incrociando le braccia con fare arrabbiato ed ironico.
Garga: "Scusaci ancora, ma sono affamato quindi facciamola finita ed entriamo in questa benedetta pasticceria!"Dopo aver finito di fare colazione ci affrettammo ad arrivare al Vignali, fremevo dalla voglia di sapere cosa avessero da dirmi... Chissà se mi confesseranno che si sono messi insieme e che si amano profondamente, ok forse esagero un po'.
Silvia: "Sara... Ti ricordi che ti avevo detto che oggi ti avrei dovuto parlare?"
Io anuii senza dire nulla aspettando che lei continuasse il discorso.
Silvia: "Lo staff del Vignali ha organizzato una "festa privata" per tutti i ragazzi del bagno, Enea aiuterà con l'intrattenimento infatti farà il DJ.
Che ne diresti di venirci? Sarà un'occasione per fare amicizia, no?"
Rimasi delusa dalle sue parole, ineffetti non so nemmeno io che cosa mi aspettassi di sentirmi dire.
Io: "Ehm... Una festa? Lo sai che non vado matta per le feste e poi a che ore e quando?"
Garga: "Tranquilla, non sarà una festa tanto movimentata..."
Silvia: "Sarà tra undici giorni, inizierà verso le 20:00... Per il passaggio non ti devi preoccupare ti passerò a prendere verso 17:30 così andremo a scegliere i vestiti e ci prepareremo".
Io rimasi stupita, con la bocca aperta non sapendo cosa dire.
Garga: "Non ti vedo tanto convinta, stai già pensando a come fare colpo vero?"
Gli lanciai un'occhiataccia per poi fare un sorriso a trentadue denti.
Io: "Va bene... Ma credo che me ne starò seduta su una sedia da una parte".
Silvia saltava di gioia e mi abbracciò senza alcun motivo.
Silvia: "Bene! Allora è deciso".
Tutte e due stavamo sorridendo, pensai anche solo per un momento che quella fosse stata una buona idea... Ma poi mi ricredetti subito.È arrivata sera, sono a casa con nessuna voglia di uscire e nemmeno di alzarmi dal mio adorato letto.
Dopo un po' mi squillò il cellulare.
Io: "P-pronto?"
?: "Ciao Sara sono Enea".
Io: "Ciao... Chi ti ha dato il mio n-numero?"
Enea: "Ovviamente è stata Silvia, ti va di uscire stasera verso le 21:30 davanti al pontile?"
Lo disse con tono deciso.
Io: "Da sola? Con.... Te...?"
Si mise a ridere, quando smetterò di fare figure di merda?
Enea: "Stai serena, ci sarà anche la tua salvezza e il tuo amore".
Io: "I-il mio a-amore? E c-chi sarebbe?"
Enea: "Ovviamente Tommy".
Scoppiai a ridere talmente forte che molto probabilmente mi sentirono anche i miei vicini.
Io: "Tommy?!"
Continuai a ridere fino a farmi male la pancia.
Si mise a ridere anche lui.
Enea: "Comunque non mi hai ancora risposto".
Nonostante la controvoglia gli dissi di sì e riattacai per poi sospirare e buttarmi a peso morto sul letto.
Mi preparai in tutta fretta, misi dei jeans normalissimi e una maglietta blu normalissima... Forse troppo normale. Infine mi misi anche la matita nera, fondamentale per nascondere la stanchezza.
Uscii di casa e girai a vuoto per più di dieci minuti per poi realizzare di non sapere dove si trovasse questo fantomatico pontile, così chiamai Silvia.
Io: "Prontooo!"
Silvia: "Sara ma dove cazzo sei? E da più di 20 minuti che ti aspettiamo!"
Io: "Credo di essermi persa... Dov'è che si trova il pontile?"
La sentii sospirare dall'altra parte del telefono.
Silvia: "Sempre la solita disagiata eh? Dove sei, vuoi che ti veniamo a prendere noi?"
Io: "Credo sia meglio per tutti... Sono davanti ad un ristorante cinese... Credo..."
Silvia: "Forse ho capito, ti veniamo a prendere a dopo".
Riattacò.
Rimasi come una cretina con il telefono in mano e la bocca aperta, avrà capito veramente dove sono?Arrivarono dopo due minuti Garga, Silvia ed Enea insieme a due ragazzi che non conoscevo...
Io: "Ma non ci doveva essere Tommy?"
Li guardai con una faccia confusa.
Enea: "Ti sarebbe piaciuto eh?! Comunque scherzavo, era per vedere la tua reazione".
Io: "Ma, ma... Vabbè, non che mi cambiasse tanto".
Alzai le spalle per poi scrutare quei due ragazzi, erano tutti e due abbastanza alti con fisico magro... Erano anche abbastanza carini...
Garga: "Ah Sara non ti abbiamo ancora presentato Riccardo e Marino".
Riccardo: "Piacere Riccardo, ma tu puoi chiamarmi Riky".
E mi fece un occhiolino.
Io: "C-ciao, io sono Sara".
Marino: "Certo che sei proprio carina".
Io arrossii talmente tanto che non riuscii a rispondere.
Silvia: "Ragazzi basta! Non vedete che la state mettendo in imbarazzo?!"
Riky: "Tranquilla, anche tu non sei niente male".
Guardai Silvia e notai che roteò lo sguardo per poi far finta di niente.
Sia Enea che Garga lanciarono uno sguardo di fuoco ai due ragazzi, ma che problemi hanno tutti?
Io: "Perché non andiamo tutti alle bancarelle?"
Sorrisi per nascondere l'imbarazzo.
Garga: "Ottima idea!"Eccoci, vedo le luci delle bancarelle... Per tutta la camminata nessuno ha mai detto niente, è stato veramente imbarazzante... Ma ormai "imbarazzo" e "figure di merda" sono i miei secondi nomi.
Marino: "Voi andate pure, io e Riky andiamo a sederci su una panchina qua vicino".
Io: "Pss... Ma non è che per caso loro due stanno insieme".
Sussurrai ad Enea.
Silvia: "ooook..."
Garga: "nessuno sentirà la vostra mancanza..."
Garga e Silvia si lanciarono un'occhiata d'intesa per poi fare un finto sorriso ai due.
Riky: "tsk..."
Io e Silvia ci avviammo verso le bancherelle seguite da Garga ed Enea che parlavano tra di loro con aria annoiata.
La mia amica rideva e scherzava con me non curante di tutti i passanti a cui andava addosso.
Garga si era fermato ad un banchino che vendeva braccialetti e anelli.
Silvia: "Ehylá Garga! Cosa stai facendo?"
Lei gli andò incontro strillando.
Garga: "Ho comprato questo".
E le mostrò un bracciale rosso con una conchiglia rosa sopra.
Silvia: "Ah, bello!"
Sorrise.
Garga: "Ti piace davvero? Se vuoi te lo regalo..."
Lo disse con un tono indifferente.
Lei sgranò gli occhi per poi sorridere e arrossire.
Silvia: "Grazie mille!"
Se lo mise, le stava da Dio...
Garga la guardò mentre se lo metteva, anche lui stava arrossendo ma per non farlo notare si mise la mano davanti alla bocca.
Io che vidi tutta la scena mi misi a ridere con Enea accanto che guardava la scena con aria da "lo sapevo".Mi riaccompagnarono a casa verso le 23:00 è stata proprio una serata interessante... Ho conosciuto due nuove persone e ho visto la dichiarazione di matrimonio tra Silvia e Garga, ok forse esagero di nuovo.
SPAZIO AUTRICI:
Ciao a tutti! Ecco il secondo capitolo :D speriamo vi piaccia...
Suggeriteci che ruolo potrebbero interpretare Marino e Riky nei nostri confronti, noi li abbiamo pensati con un carattere da stronzi ma si vedrà cosa succederà in futuro QwQ
Commentate e mettete una stellina per sostenerci.
A presto~
By: WaifuSisterS_
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My Fake Friends
General FictionCi siamo tuffati tutti insieme, avevo un po' di paura all'inizio ma Silvia mi teneva la mano e mi sorrideva. Sembra di cadere nel vuoto è una sensazione così strana ma non mi importa, finalmente ho degli amici. Mi sento così viva.