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"Sofia, scendi fra un po' verranno degli ospiti!"
"Aspetta mamma ancora un altro po'."
"Devi svegliarti, tra un po' saranno qui!"
"Ma perché vengono qui?" dissi mentre mi stropicciavo gli occhi.
"Non vengono qui da quando tu avevi 7 anni, è passato tanto tempo e saranno felici di rivederti!"
"Va bene vado a sistemarmi."

Andai in bagno e mi feci una doccia fresca, mi lavai la faccia e i denti e mi sistemai i capelli.
Presi una semplicissima t-shirt bianca legata in vita e dei jeans a vita alta.

"Hey ti sei fatta bella eh!" disse il mio papà.
"Buongiorno!" dissi mentre frugavo in frigo in cerca di cibo.
"Lo sai che verranno i nostri amici?"
"Si, me l'ha accennato mamma.
"Ti ricordi ancora di Riccardo?"
"Riccardo chi?" dissi addentando una pesca.
"Non ricordi nulla? Andavate d'accordissimo, sarà felice di rivederti!" disse sorridendo.

Poco dopo bussò qualcuno alla porta. Dovevano essere loro.
Mia madre mi chiese di aprire la porta e così feci.
La signora mi abbracciò subito appena mi vide, e così fece anche il marito.
A seguire con una stretta di mano mi salutò il figlio, Riccardo, se non erro.

"Quanto sei bella Sofia!" disse la signora sorridendo.
"Grazie!"
"Riccardo ti ricordi di lei?" disse mio padre a lui.
"Si" disse squadrandomi da testa a piedi.
"Io non ricordo nulla!" dissi confusa.
"Avevi appena sette anni!" disse mia madre ridendo.
"Quanti anni hai adesso?" disse il signore.
"diciasette." sorrisi.
"Qualche anno più piccola, Riccardo ne ha 23."

****
Torno su in camera mia per sistemarla un po', perché poi sarebbe dovuta venire la mia migliore amica.
Mentre sistemavo la scrivania sentì dei passi provenire dal corridoio, così uscì per vedere chi fosse.

"Che ci fai qui?" domando al moro.
"Tua madre mi ha detto di chiamarti, devi scendere giù."
"Oh, grazie per avermi avvisata."
"Come sei fredda, che succede?" domandò confuso.
"Nulla, sono fatta così." dissi facendo spallucce.
"Ti farò sciogliere io." disse facendo un sorrisetto malizioso.

Sbuffai scendendo le scale, lui era davanti. Tutto ad un tratto si ferma, e vado a battere contro la sua schiena.

"Ma cosa fai? Perché ti sei fermato all' improvviso?"
"Oh nulla sono fatta così." disse imitando la mia voce.

Gli tirai un pugno leggero sul braccio, poi continuai a scendere io.

"Vedo che andate d'accordo voi due!" disse esclamando mio padre.
"Si si d'accordissimo." rispondiamo in coro.

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Hey salvee! Questa sarebbe la mia prima storia, ma su questo profilo, ne avevo un'altro, ma non ricordo più il nome :(.
COMUNQUEE spero vi piaccia byee :))

I'm your daddy. |RICCARDO MARCUZZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora