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"Dove sei finita?" disse la Alissa infuriata.
"Hey calmati, ero a casa di un ragazzo."
"Aspetta, ragazzo chi?"
"Oh è il figlio degli amici dei miei. Dovevo consegnarli una busta e boh, ci siamo fatti un caffè."
"Caffè?" disse alzando un sopracciglio mettendosi con le braccia incrociate.

Di certo, non racconto ciò che è successo a casa sua.

"Si comunque, andiamo al centro commerciale?"
"Va bene." disse sorridendo.

C'era una marea di gente. Subito andammo da sephora.
Comprammo delle maschere viso, e altre cose di makeup che ci servivano.

Passammo poi da bershka, H&M e stradivarius.

"Forse abbiamo esagerato non credi?" dissi guardando le buste.
"Nah, in fondo non sono mai abbastanza i vestiti!" disse ridendo.

Sentì qualcuno toccarmi la spalla, appena mi girai era il moro.

"Che ci fai qui?" dissi alzando un sopracciglio.
"Sono venuto così. Mi stavo annoiando." disse facendo spallucce.
"Va bene, io vado!" dissi raggiungendo Alissa.

Mi prese il polso e mi sussurrò:"ricordati domani!" facendomi l'occhiolino.

Raggiunsi Alissa.

"Chi era quello?" disse con la bocca spalancata.
"Il tipo di cui ti parlavo prima."
"I suoi genitori mi hanno invitata a pranzo da loro." dissi sorridendo.

Non voglio dirle che devo incontrarlo da sola.

"Fammi sapere poi com'è andata eh!"

****

Tornai a casa sfinita.
Mentre ero in doccia pensavo ancora alle sue parole.
Perché vuole che vado lì a casa sua?
Perché?
Appena mi distesi nel mio letto, mi addormentai.

I'm your daddy. |RICCARDO MARCUZZODove le storie prendono vita. Scoprilo ora