"Caro Nate,
sto bene, ti ho quasi completamente dimenticato. Eppure però è proprio vero, il primo amore non si scorda mai. So con certezza che porterò sempre nel cuore tutto l'amore che hai saputo darmi in questi due anni ma la nostra storia è giunta ormai al capo linea e noi non possiamo fare nient'altro se non andare ognuno per la propria strada alla ricerca di nuove avventure, nuove emozioni, e perché no, di nuovi amori, con la consapevolezza, però, che non ci sarà mai persona che potrà essere te; non ci saranno mai persone che potranno essere noi.Colpa tua, o colpa mia, non importa, la colpa è sempre 50 e 50 e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Certo, ne abbiamo passate tante... alti, bassi, fosse oceaniche e montagne russe. Ci sono stati momenti in cui vedevo solo nero e piangevo ogni giorno, tutte le notti, ma certamente non sono stata la fidanzatina perfetta. Ho tradito, sono stata opprimente e avevo sempre un pretesto per litigare. Tu però non sei mai stato un santo, quando si trattava di ripicca non ne sbagliavi una, eri il re indiscusso. Ma eri bravissimo nel farti perdonare, perché mi conoscevi, conoscevi tutto di me, e sapevi come rendermi felice.
La quiete dopo la tempesta o la tempesta dopo la quiete? Semplicemente estate.
Eri strano, sempre più lontano da me e non riuscivo a capire se il problema fosse tutto il contesto o la nostra relazione, ma poi arrivò la risposta. Era una sorta di interrogativa retorica, poni una domanda sapendo già la risposta. In cuor mio sapevo che la nostra relazione sarebbe finita da un giorno all'altro, ma fino a quando non te lo senti dire non puoi crederci e continui a sperarci, invano.
Hai preferito prenderti una pausa da me, da noi, e di non rifugiarti tra le mie braccia, tra le braccia della persona che si ama, la quale si va nel momento del bisogno, ma non posso fartene una colpa.
Non sono stata in grado di capire i tuoi bisogni, che stavi attraversando un periodo buio e avevi bisogno di qualcuno che potesse tirartene fuori ed io non sono stata capace di essere la tua ancora di salvezza. Invece di avvicinarti ti allontanavo sempre di più, fino ad alzare un muro altissimo e invalicabile.
"Non ho più la testa per una relazione e non voglio farti soffrire, perciò è meglio chiuderla qua [...] sono stati i due anni più belli della mia vita, e per tutto ciò ti ringrazio", sono state le tue ultime parole. Sai, tutt'oggi mi fanno piangere, ma tranquillo, non è un pianto di disperazione o rammarico, è un pianto di felicità, perché sono felice di aver trasmesso tanto amore ad una persona che ha saputo ricambiare con la stessa moneta.
Sai credo fortemente che quando due persone si sono amate intensamente, a trecentosessanta gradi, ma la loro relazione finisce, è impossibile portare rancore. Io non ti porto rancore, anzi, ti auguro ogni bene, felicità e amore, tutto ciò che hai sempre saputo darmi.
Con grande affetto, Sophia"
Non si tratta di una lettera d'amore in cui si professa amore eterno nella speranza che l'altra persona possa cambiare idea così da poter tornare insieme, ma di una lettera di addio, destinata forse forse più a me stessa anziché a lui, il primo ragazzo di cui mi sono realmente innamorata. Ho fatto un grande respiro a pieni polmoni per darmi coraggio e l'ho spedita.
Nate e Sophia
2016-2018
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Senza fretta ma senza tregua.
RomansaSophia e Nate vivevano felicemente la loro storia d'amore, fino a quando un giorno qualcosa tra di loro si ruppe, forse per sempre. Ma anche se il primo amore non si scorda mai, non è impossibile incontrare qualcuno che possa far battere il cuore p...