𝑓𝑖𝑟𝑠𝑡

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jisung.

Tutto nella mia vita era un inferno, e no, non lo pensavo per un semplice capriccio da adolescente, lo pensavo perché era realmente così.
Tutto era soffocante, la scuola, gli amici, casa mia.
Odiavo mio padre, lo odiavo tantissimo, e di nuovo, non dicevo ciò per un semplice capriccio, era tutto così frustrante e schifoso.

Camminavo per i corridoi della scuola in cerca di un posto dove avere due minuti di silenzio assoluto, avevo bisogno di staccare e di ascoltare solo il mio cuore battere per un brevissimo lasso di tempo, per ricordare a me stesso che cazzo, ero ancora vivo.

I miei piedi mi condussero nel bagno dei ragazzi e con la testa completamente su un altro pianeta aprii la porta di uno di essi, e la richiusi immediatamente un attimo dopo.

Lentamente mi avvicinai all'uscita e quando vidi la porta del bagno aprirsi corsi fuori, corsi fino a perdere il fiato, fino a quando non vidi il mio riflesso nel vetro di una finestra e scoprii di essere completamente rosso dall'imbarazzo.
Solo allora mi resi conto di ciò che avevo appena visto.

Lee Minho, in ginocchio, che divorava letteralmente il cazzo di uno dei suoi "compagni d'affari".

Minho era lo spacciatore per eccellenza nella nostra cittadina, tutti sapevano che la scuola era il suo regno e nessuno osava ostacolarlo, era il re indiscusso, se non fosse stato per il suo cervello sempre sotto abuso di stupefacenti, sarebbe anche potuto sembrare una bella persona.

Perso nei miei pensieri, non mi accorsi della stretta di una mano sul mio polso, quando alzai lo sguardo, i miei occhi incontrarono quelli color nocciola della persona di fronte a me e deglutii piano.

"Han, quello che hai visto prima in bagno" sospirò in modo agitato "potresti evitare di dirlo in giro? sai, ho una reputazione da mantenere" sorrise falsamente ed io mi presi dei secondi per ammirarlo, seguii con lo sguardo la curva delle sue labbra e mi soffermai sul piercing sotto di esse, per poi ritornare a guardarlo negli occhi rossi, come se avesse appena pianto, eppure, tutti sapevano qual'era il vero motivo.

"Non vedo perché dovrei farlo, mi dispiace ma non posso prometterti niente" lo guardai un'ultima volta e tornai per la mia strada.

angolo me.
questa volta ho deciso di scrivere di loro due perché entrambi rispecchiano particolarmente la mia persona.
spero vi piaccia.

Glass House || 유리 집Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora