jisung.
"dormi qui nella mia stanza, tanto io devo tornare a lavoro" disse secco, giocando con il suo piercing.
mi avvicinai al suo letto dalla parte opposta e mi sdraiai sotto le coperte dandogli le spalle, "grazie" sussurrai imbarazzato, non ero sicuro lo avesse sentito, ma ero talmente stanco che i miei occhi si chiusero quasi immediatamente.la mattina seguente, quando mi svegliai, trovai un bigliettino sul comodino, quando lo lessi, un po' avrei preferito non farlo.
forse mi sono comportato da stronzo, e di nuovo, mi dispiace, non avrei dovuto compatirti, perché tu non mi fai pena, jisung. in questo momento sono abbastanza su di giri e forse non avrei dovuto assumere tutte quelle dosi. tranquillo, non ho dormito vicino a te, perché non avrei voluto fare qualcosa di sbagliato.
spero tu sia riuscito a dormire tranquillamente, almeno stanotte.mi si formò un groppo in gola e notai che ai piedi del letto c'era una maglietta pulita, insieme ai miei vestiti.
quando scesi al piano di sotto, mi accorsi che di minho non c'era traccia.arrivai nel cortile della scuola e tirai un sospiro di sollievo quando notai il ragazzo tra la folla. mi avvicinai a lui e notai immediatamente il suo umore particolarmente felice, gli occhi rossi ed una sigaretta in mano.
"minho, possiamo parlare?" dissi, lui mi guardò e diede un'occhiata ai suoi amici. quando tutti si allontanarono mi fece segno, come a spronarmi di parlare, così presi delle banconote dalla mia tasca e gliele porsi "non penso bastino, ti ho causato un sacco di problemi ieri, quindi ti prego di accettarli" mi resi conto del cambiamento repentino nella sua espressione, fece una risatina e rispose "io non li voglio i tuoi stupidi soldi, ieri sera non ti ho fatto la fottuta carità, quindi smettila di preoccuparti e sparisci dalla mia vista han."in quel momento mi resi conto, che alla fine, lee minho era esattamente come tutti lo descrivevano, ed il fatto che mi chiamò "han" e non "jisung" mi fece aprire gli occhi.
avevo costruito una realtà fantastica, che di reale aveva ben poco, perché la sera prima avevo creduto che in realtà minho fosse un bravo ragazzo, troppo incompreso, eppure forse mi ero solo immaginato questa parte di lui, perché in quel momento mi ero sentito importante, per qualcuno.
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Glass House || 유리 집
Fiksi Penggemarnon tutti gli adolescenti vivevano in un mondo che girava sempre nel verso giusto, jisung lo sapeva bene, eppure non si spiegava perché proprio il suo, di mondo, aveva deciso di non girare affatto. | lee minho x han jisung | | boys love | | angst |