S I X : f i r s t d a y

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Erano le 6:40 del mattino.
Il sole era sorto da poco, ma Lily Evans era già sveglia da un pezzo e si aggirava inquieta per casa facendo frusciare il mantello della sua divisa lavata e stirata dietro le spalle.

La spilla da Caposcuola appuntata sul petto brillò debolmente scontrandosi con un raggio di luce che filtrava dalle tapparelle abbassate, lei la sistemò più volte con un gesto nervoso e carico di un'ansia ancora sconosciuta; ma si sa che l'ansia ha mille sfaccettature.

I suoi passi suonavano leggeri e attutiti nel corridoio sul quale si affacciavano la sua camera e quella di Petunia che al momento dormiva beatamente e che, come aveva sempre fatto il primo di settembre negli ultimi anni, non si sarebbe svegliata (volontariamente) prima delle undici; e così lei non avrebbe potuto salutarla.

Lily indugiò qualche istante davanti alla porta della sorella, con la mano premuta sulla maniglia: le sarebbe bastato solo osservarla per un attimo, perché quella poteva essere l'ultima volta che la vedeva, la ragazza ne era consapevole e, nonostante tutto, in fondo in fondo, in fondo in fondo, in fondo in fondo, le voleva bene: era pur sempre sua sorella.
Ancora esitante spinse verso il basso la maniglia e poi la porta che, come sospettava, cigolò tremendamente.
Lily si fermò di colpo e serrò le labbra, immobile, ma fortunatamente Petunia si limitò a rigirarsi sotto al piumino.

Le pareti rosa antico della stanza erano sfiorate da una lama di luce, sfuggita alle tende ricamate con disegni elaborati, in ogni angolo si trovavano cosmetici di ogni genere, profumi soprattutto.
Il loro odore invadeva tutta la camera e Lily avvertì un improvviso senso di nausea; la mescolanza di tutta quella roba si condensava in un aroma dolciastro e appiccicoso che attanagliava la gola.

Negli ultimi tempi Petunia si inondava di profumo, forse per fare colpo su Vernon, il ragazzo del quale era follemente innamorata; la rossa tuttavia dubitava fortemente dell'efficacia del 'metodo profumato' adottato dalla sorella.
Lily, sebbene lo avesse visto di rado, detestava Vernon con tutto il suo cuore e, se la ragazza era riuscita ad interpretare correttamente gli sguardi che partivano da quegli occhi porcini e infossati, il sentimento era piuttosto reciproco.

Lily sfiorò sovrappensiero i capelli biondo scuro di Petunia, sparsi sul cuscino e improvvisamente una fitta di nostalgia la investì...
Si era improvvisamente ricordata di quando, quando era piccola, Petunia pettinava i suoi capelli già lunghissimi e le faceva le trecce, per poi guardarla e dirle dolcemente:«sei bellissima, Lily...»
E allora partiva un rituale: Lily la abbracciava di slancio, con tutto l'affetto sincero di una bambina
«anche tu sei bellissima, Tunia!» esclamava di rimando e Petunia arrossiva leggermente, pur essendo consapevole del fatto che la sorellina fosse davvero molto più bella di lei, ma all'epoca non si faceva troppi problemi.
Bei tempi quelli... peccato che niente avrebbe potuto sistemare le cose.

Petunia grugnì lievemente nel sonno, Lily si riscosse e dopo aver gettato un ultima occhiata al letto della sorella addormentata, rientrò in fretta nella sua camera dalle pareti lilla chiaro, così diversa da quella della sorella, controllando per l'ultima volta che tutte le cose fossero al loro posto nel baule.
Poi lanciò uno sguardo malinconico alla scrivania stranamente in ordine; i libri degli anni passati, i fogli di pergamena e un mazzetto di penne nuove erano disposti con cura quasi maniacale sulla superficie di legno chiaro insieme ad un pacchetto.

Un pacchetto piccolo accompagnato da un bigliettino e un mazzolino di lavanda profumata.
«Al fiore più bello» queste parole erano scritte con una grafia spettinata sul foglietto di pergamena ormai consumato e sbiadito dalle tante riletture.

Lily sapeva bene chi glielo aveva mandato: nel mese di luglio lei era stesa sul suo letto intenta ad osservare le foto magiche che si muovevano sulla parete sorridendole e salutando con la mano, quando un grosso gufo bruno era planato sul suo davanzale con un elegante frullo d'ali, aveva posato il regalo accanto a lei e poi era ripartito.

MARAUDERS ONE-SHOTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora