Evil

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Appena aprì gli occhi, Evan avvertì un gran mal di testa.La luce del sole  inondava prepotente una stanza che evidentemente non era la sua.Si trattava di una camera d'albergo piuttosto lussuosa.Il letto matrimoniale su cui aveva dormito ,ampio e morbido,aveva di fronte una parete a cui era appeso un televisore con schermo ultrapiatto,sulla destra un tavolo di legno era posizionato davanti ad un divano di pelle color crema.Sul fondo della stanza vi era un lungo scrittoio di legno con sopra un set da colazione in porcellana ,un telefono e un vaso di fiori.La camera da letto era separata,grazie ad un arco,dal salotto costituito da un divano e due poltrone anch'esse di pelle color crema.Dalla posizione in cui si trovava,Evan poteva intravedere una porta aperta che dava sulla cucina.Nonostante lo sforzo,non riuscì a ricordare molto, il suo ultimo ricordo risaliva alla festa di fidanzamento di Bridget:Lui e suo cugino stavano intrattenendo una noiosa conversazione di convenienza con il padre di David,quando vide entrare nella haul Carol ,la sua ex fidanzata,nonchè amica di Bridget.Per la sorpresa stava quasi rovesciando il suo bicchiere di champagne su Liam.Non poteva credere che sua cugina avesse fatto una cosa del genere,conoscendola doveva sicuramente trattarsi di una mossa strategica per farli rimettere insieme e togliere Scarlett di mezzo per sempre.Cercò di rimanere impassibile ,fingendo di non averla notata.Doveva trovare in fretta un espediente per evitarla tutta la serata o per svigniarsela senza dare nell'occhio.In entrambi i casi aveva bisogno dell'aiuto di Liam ,suo fedele alleato,che però sembrava non essersi accorto di nulla e non cogliere lo sguardo allusivo negli occhi del cugino.Quasi meccanicamente annuiva ad ogni parola che veniva detta senza però capirne il significato,doveva ragionare in fretta. La tempistica ,purtroppo,non fù dalla sua e prima che riuscisse d escogitare un piano Bridgett gli arrivo alle spalle con Carol a braccetto.

"Di cosa parlate,Signori?"esordì Bridgett

Evan e Liam si girarono in contemporanea.Liam sgranò gli occhi dallo stupore.

"Discorsi tipici tra imprenditori"

"Tale padre ,tale figlio.Anche David non fa che parlare di lavoro."

"Hai ragione Bridgett!Ci sono argomenti più interessanti,ad esempio potresti presentarci la tua bell'amica,non ricordo di averla mai vista" e così dicendo indicò Carol,che per tutto lo scambio di battute tra Bridgett e il suo furo suocero era rimasta in silenzio con gli occhi che,di tanto in tanto,si spostavano su Evan.

"Henry,lei è Carol,una mia amica di lunga data.Diciamo che a causa di vari inconvenienti è mancata alle ultime occasioni...ufficiali....." "Beh,voi, invece la conoscete già molto bene" aggiunse guardando Evan e Liam,mentre Carol stringeva la mano ad Henry.

Superato lo shock iniziale,Liam aveva riassunto la sua tipica espressione serena.Si allungò verso Carol e le diede un bacio sulla guancia

 "Come stai,Carol?"

"Non potrei stare meglio,Liam"rispose,poi spostò lo sguardo su Evan che si era irrigidito.Per un secondo rimasero entrambi immobili,fù Carol a superare il momento di imbarazzo,gli sorrise.

"Posso salutarti?"

"Certo"

Si avvicinarono,le loro guancie si sfiorarono appena,le mani di Carol presero quelle di Evan con una stretta intensa,insistente ma veloce.Quando si staccarono, Bridgett sorrideva maliziosa,scambiando  il disagio del cugino per emozione.Carol  cercò di nuovo di guardare Evan dritto negli occhi ma lui non ricambiò.Non sapendo come divincolarsi si guardava intorno ,quando ebbe l'ispirazione.Vedendo l'open bar ricordò l'avversione di Carol per gli alcolici,se fosse andato a bere lei non avrebbe avuto la scusa per seguirlo,così si scusò frettolosamente dicendo che aveva voglia di un cocktail.Liam gli resse il gioco e lo seguì a ruota non senza lanciare uno sguardo di rimprovero alla sorella.Quello ,era press'a poco l'ultimo ricordo che Evan aveva della serata.Logicamente doveva essersi ubriacato ed ora aveva  necessità di sapere cosa avesse combinato durante le ore di vuoto.Mentre vari scenari ,più o meno apocalittici,si formavano nella sua mente ,il tramestiò in cucina gli fece correre un brivido lungo la schiena.Quel rumore  gli ricordò di quando  si fermava  a dormire da Carol e, lei da fidanzata premurosa, il giorno dopo,  preparava la colazione e gliela portava a letto.

Rainy days girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora