E Se Mi Innamorassi Di Te?

capitolo. 10

"Tu non hai paura?" Chiede Jason spingendosi verso l'oblò per guardare.
"No, sono abituata. Prendo l'aereo circa quattro volte l'anno" lo osservo mentre si tira di scatto indietro diventando pallido
"Stai bene?" Chiedo per accertarmi 
"Non tanto, mi sa che vomiterò" si mette la mano sulla pancia, ma neanche passa un minuto che si alza e va in bagno.
Mi sporgo per guardarlo e noto che già è dentro il water, indecisa se seguirlo o meno alla fine mi decido e lo seguo.
Busso alla porta  e aspetto che mi apra, e lo trovo appoggiato alla parete con gli occhi chiusi che prende dei respiri profondi.

"Jason, perché hai deciso di accompagnarmi se soffri viaggiare con l'aereo?" Chiedo accigliandomi
Lui, in tutta risposta scrolla le spalle
"Sto male soltanto quando l'aereo decolla e atterra, soprattutto se non c'è qualcosa che mi distrae.
Ma adesso passerà tranquilla" mi sorride lievemente per rassicurarmi.
Passiamo altri cinque minuti in bagno e quando si riprende del tutto usciamo, ma non mi sfuggono le occhiate maliziose dei signori seduti negli ultimi posti e delle facce ingrate delle signore.

"Dio santo, Jason! Qui pensano che noi abbiamo fatto sesso in bagno" dico sbuffando mentre mi accomodo al mio posto.
"Chi lo pensa?"
"I signori in fondo, mi hanno lanciato certe occhiate che facevano intendere proprio questo" dico girandomi a guardarli.
Segue la traiettoria del mio sguardo e sporgendosi dice ad alta voce rivolgendosi a loro
"Mi dispiace deludervi ma non abbiamo scopato in bagno, stavo solamente male e lei è venuta ad assistermi" dice con un sorriso beffardo.
Avvampo all'istante, e gli do una gomitata.
"Che vergogna" sussurro a bassa voce per poi coprirmi il volto con le mani.
Allargo le dita e voltandomi in direzione dei due signori osservo le loro facce, lei ha la faccia di chi è stata colta in flagrante mentre pensava a tutte le cose sconce che sono successe in bagno e lui con un sorriso sul volto.

"Ma ti sei bevuto il cervello?!" Lo rimprovero
"No, ho solo voluto deludere le loro aspettative" dice tranquillo
Dovrò sopportarlo per una settimana intera incollato al sedere, non credo di potercela fare di questo passo.

Passiamo il resto del viaggio in tranquillità, gli ho fatto anche qualche foto mentre lui dormiva beatamente.
Bene, così avrò qualcosa con cui ricattarlo quando mi servirà qualche favore.
Si sveglia cinque minuti prima di atterrare, e quando la voce metallica ci comunica di allacciare le cinture, noto che si appiattisce al sedile e si irriggidisce stringendo forte il mio polso.
"Questa è la parte che odio più di tutti, credo di poter morire" mormora chiudendo gli occhi.

Mi fa molta tenerezza devo ammetterlo, e tutto questo solo per accompagnare me.

"Ehi sta tranquillo, non morirai mica per un atterraggio" cerco di rassicurarlo
Apre i suoi occhi e mi fissa, e quello che leggo nel suo sguardo sembra paura.
Penso a cosa posso fare per distrarlo, e dopo pochi secondi ci arrivo.
"Ah Jason, mi sono dimenticata di dirti che dovrai fingerti mio fratello per l'intera settimana.
Dovrai fare finta di essere Logan" gli faccio un sorrisino timido.
Alza un sopracciglio e mi fissa stupito
"Dai, per una settimana puoi entrare nelle sembianze di Logan e farlo con ogni cosa che respiri"  scherzo dandogli una gomitata.
"Compreso te?" Chiede alzando il sopracciglio.
Alzo gli occhi al cielo per la sua battutina e lo fisso seriamente per fargli capire che non scherzo
"E comunque non c'è bisogno che io mi finga di essere Logan per scopare" precisa
"E perché dovrei fingermi di essere tuo fratello? Non posso presentarmi come un tuo amico?"
"Non puoi, perché ormai Angeline sapeva che con me partiva uno dei miei fratelli" spiego.
"Chi è Angeline?"
"La mamma di Greta"
"Oh giusto! Bene in tal caso potrei sfruttare l'occasione e conoscere per bene Greta" mi fa un occhiolino con un sorriso da ebete
"Si, magari organizzate un' uscita a tre: tu, lei e il suo fidanzato"
E godo da matti nel vedere la sua faccia delusa.
"Mi troverò da fare" sentenzia scrollando le spalle.
"Siamo arrivati" lo avviso
Guarda dal finestrino e nota con immenso piacere di essere già all'aeroporto
"Finalmente" dice con aria sollevata, si rivolge a me veramente grato
"Grazie per avermi distratto"
"Ma io ero seria, dovrai fingere di essere Logan e dovrai presentarti col suo nome"
"Va bene" sbuffa