E così, la settimana ricomincia. È lunedì, e la voglia di alzarmi per andare è davvero poca. Comincio già a pensare alle vacanze di Natale, che sembrano ancora così lontane.
Come al solito arrivo puntuale, mentre Luca arriva in ritardo.
Si siede vicino a me, ma non apre bocca. Fa finta di niente, come se non fosse successo niente la sera prima. Mi aveva avvisato che nessuno avrebbe dovuto saperlo, ma pensavo che avremmo potuto cominciare a parlare almeno un po. Intanto, da dietro i suoi amici cominciarono a stuzzicarmi. Lui invece, non faceva niente, faceva finta di nulla.
Di solito era lui il primo a infastidirmi, o almeno continuava quello che gli altri avevano iniziato. Stavolta niente, stava attento alla lezione.
Forse era quello il momento giusto per cominciare a rispondere.
"Smettetela, mi avete stufato! Prendetevela con qualcun altro"
"Oh cavoli ragazzi, la femminuccia si è stufata" disse uno di loro. Mi stavo davvero infuriando.
"Si, hai capito bene, mi avete stufato. Asini che non siete altro!"
Non risposero, e io ne approfittai per rigirarmi. Intanto, a mia sorpresa, Luca se la stava ridendo sotto i baffi.
"Perché ridi?" gli chiesi.
"Niente di importante, ma devo dire che, sotto sotto, hai un bel caratterino" mi rispose, con quel suo ghigno adorabile stampato sulla faccia.
E la situazione strana continuò. Sembrava avermi preso in simpatia.
Finì così la prima ora. Il resto della giornata fu un po più tranquilla del solito. Il pomeriggio mi incontrai con Erik e Alice.
"Ale, sembri stranamente felice oggi, è successo qualcosa" mi chiese Erik.
Raccontai loro tutto quanto, tranne della serata precedente, preferivo aspettare un po per vedere come si sarebbe evoluta la situazione da quel giorno in poi.
"Wow amico, sei stato grande!"
Kevin era entusiasta, era davvero contento per me.
E oggi, 17 Ottobre, non sarebbe potuto essere un giorno più speciale. Il mio fratellino avrebbe compiuto 10 anni, e i miei genitori mi incaricarono di andare a prendere la torta di compleanno che avevamo ordinato la settimana scorsa. Alice e Kevin mi accompagnarono. Sarebbero venuti anche loro alla festa, insieme ad altri compagni di classe di mo fratello.
Arrivati alla pasticceria, ritirai la torta. Era una delle mie preferite per fortuna, fatta con le fragole, la panna e la crema, con qualche scaglia di cioccolato sopra.
Per regalo, avevo comprato a mio fratello un modellino di Dragon Ball, uno dei suoi cartoni animati preferiti.
Durante la strada di ritorno, cominciammo a parlare della scuola.
"Sai Ale, c'è la possibilità che l'anno prossimo uniscano la nostra classe alla tua. Non sarebbe fantastico?"
"Sarebbe meraviglioso, non vedo l'ora!"
Avere in classe i miei due migliori amici ancora una volta sarebbe stato fantastico, non desideravo altro. Così avremmo passato molto più tempo assieme.
Arrivammo a casa che la festa era già cominciata. Corsi in cucina, senza farmi vedere dal mio fratellino, per nascondere la torta nel frigorifero.
Tornato in giardino, cercai mio fratello tra la gli altri bambini lì presenti. Dopo averlo trovato, lo presi in braccio, gli diedi un bacio sulla fronte e gli dissi.
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Amore è solo una parola #bozza
Storie d'amoreOk ragazzi, è il momento di ridere! Non siete curiosi di sapere com'era la prima stesura della mia storia che tanto vi è piaciuta? Se lo siete, leggete qui e fatevi una bella risata!!❤️