Love U •[Jaemin x Reader]•

~Capitolo 28~

Mi sveglio, ma non mi va di aprire gli occhi così li tengo ancora chiusi.
Sento qualcosa di bagnato sulla mia guancia e mi sento stringere i fianchi. Cerco di non farci caso ma dopo un po' inizia a diventare fastidioso così alzo la testa e apro gli occhi per vedere di cosa si tratta. Sul cuscino vedo una chiazza leggermente più scura e spostando lo sguardo a sinistra vedo Mark che mi sta stringendo a sé.
"Hai pianto tutta la notte.. ti ho sentita e ho deciso di dormire con te.. appena ti ho abbracciata hai smesso di piangere e mi sono sentito leggermente sollevato..."
Distolgo subito lo sguardo girando la testa a destra per non farmi vedere, dopo mi asciugo le lacrime rimanenti.
"Sorellina.." stringe di più la presa.
"Sto bene Mark.."
"È per le ragazze di ieri..?"
Senza rendermene conto mi ritrovo ad annuire.
Sento silenzio. Mark non sa cosa dire e lo posso capire.

Dopo un po' di minuti, che sembrano qualche ora, il silenzio viene interrotto dal bussare della porta.

"Mark, puoi dire a Y/n che la aspetto fuori di casa? Grazie" la voce di Jaemin dall'altra parte della porta mi fa sorridere, ma pian piano sento che si allontana.
"Ti conviene vestirti" ridacchia Mark.
Rimango qualche secondo a fissare la porta dove ho appena sentito Jaemin, poi di colpo mi sveglio e corro in bagno a prepararmi.
Dopo essermi sistemata i capelli ed essermi vestita scendo di corsa cercando Jaemin.
"Nana?" Mi guardo intorno.
"È fuori che ti aspetta" sento una voce provenire alle mie spalle. È Jisung.
Mi giro e gli sorrido "grazie Jisung" mi avvicino a lui e lo abbraccio.
Lui mi sorride "ora vai, non vorrai farlo arrabbiare" ridacchia.
Annuisco e dopo averlo stretto a me ancora un po' decido di uscire di casa.
Tiro la porta verso di me lasciando che si chiuda da sola e faccio qualche passo avanti "Nana?".

Strano aveva detto che mi avrebbe aspettata fuori...

Improvvisamente sento una mano coprirmi gli occhi.
"N-no.. non farmi del male ti prego" mi scappa dalla bocca.
Sento una leggera pressione sulla fronte, capisco che mi vuole spingere contro sé, e così fa.
"E chi ti vuole fare del male?~" Mi sussurra nell'orecchio per poi lasciarmi un bacio sul collo.
"N-Nana! Schifoso.. Perché?!" Quasi mi arrabbio con lui per la paura che mi ha fatto venire.
"Volevo farti una sorpresa~" mi dice.
"N-non è così che si fanno le sorprese!"
"E come si fanno allora?"
"Di sicuro non facendo venire infarti alle persone!"
Lui ride e qualche secondo dopo toglie la mano dai miei occhi e si mette davanti a me tenendo una mano dietro la schiena.
"Mi perdoni?" Mi chiede facendo gli occhi da cucciolo.
"N-no.. o almeno non adesso" lo guardo esitando a dire le parole.

È troppo puccioso se fa così, ma non posso perdonarlo. Mi ha fatto prendere un infarto.

"Nemmeno se ti do la sorpresa?" Sorride.
"Dipende da che.." Non faccio in tempo a finire la frase che si fionda su di me per baciarmi.
Dopo qualche secondo si stacca "sorpresa numero uno~" sorride.
Lo guardo iniziando ad arrossire.
A un certo punto smette di tenere la mano dietro la schiena e la mette davanti.
"Sorpresa numero due~" mi porge un mazzo di fiori.
"N-Nana.." lo prendo e lo guardo sorridendo.
"Pronta per le altre due sorprese?~"
"A-altre due?!" Lo guardo spalancando leggermente gli occhi.
"Si~" sorride.
"F-fammi posare il mazzo di fiori prima"
Lui annuisce e io corro subito dentro casa a posare il mazzo di fiori in un barattolo pieno d'acqua.
Poco dopo esco e ritorno da lui.
"Allora, sei pronta?~"
Annuisco e lui mi afferra la mano.
"Hai fatto colazione?" Mi chiede iniziando a incamminarsi.
"No.." lo seguo.
"Bene" sorride.
"Come bene?!" Lo guardo sempre più confusa.

Che ha bevuto questo ragazzo oggi per essere così?

Non mi risponde.
"Nana?"
Ancora silenzio. Rimane zitto per una quindicina di minuti finché non arriviamo in una pasticceria dove servono anche la colazione.
"Sorpresa numero tre~"
Lo guardo.
"Non vuoi fare una colazione con i pasticcini?" Mi guarda.
Non dico niente. Non riesco a parlare. Sono ancora sotto shock per quello che sta succedendo.
"Eddai, chi non vorrebbe avere una colazione così?" Ridacchia.
Rido anche io ed entriamo.