Epilogo

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Venti anni dopo.

-Tommy che cacchio muoviti. -

Thomas era sempre quello in ritardo, e poi diceva sempre e solo a me che dovevo muovermi quando lui era peggio di una femmina.

-Arrivo Newt, sono qu... - disse però cadendo per le scale.

-Io non ci posso credere. Io non ci voglio credere. - dissi per poi scoppiando a ridere. -È possibile che tu a 26 anni debba ancora fare queste figure di merda?-

-Mi scusi signore. - disse rialzandosi.

Era da poco passato il mio compleanno, 28 anni. Io e Thomas avevamo deciso di compiere il passo di convivere insieme ormai da quasi un anno dato che stavamo sempre uno a casa dell'altro dando fastidio in primis ai nostri genitori, e poi era giusto così.

La nostra relazione era stabile, non erano mancate ovviamente le incomprensioni, ma nulla di serio.

-Andiamo? - chiesi.

Avevamo deciso di farci una bella vacanza in Italia, giusto per cambiare aria e per conoscere posti nuovi, poi tutti ne parlavano estremamente bene. Ovviamente a Thomas importava solo della famosa pizza italiana.

Erano appena le due di mattina, avevamo deciso di prendere un aereo a quell'ora per arrivare ad un orario decente in Italia e comunque anche per la stanchezza riuscire a visitare comunque qualcosa.

-Ma stiamo andando in Italia vero?-

-Tommy non hai più dieci anni, si stiamo andando in Italia. E si, stiamo facendo un viaggio insieme. - risposi prendendo la valigia uscendo poi dal nostro appartamento.

-Io ti avviso, voglio la pizza. - disse come un bambino.

-Cazzo vuoi fare che la infami con l'ananas, sei falso.-

-Lo sai che odio la pizza con l'ananas, l'ho presa solo una volta per poterla assaggiare. -

-Comunque, non te la meriti la pizza. - dissi poi chiudendo l'appartamento. -Neanche me ti meriteresti.- dissi ridendo.

-Ehy, vacci piano chiaro? - disse prendendo per i fianchi camminando goffamente per via delle valigie.

Sorrido e arrosisco violentemente. -Tu però arrosisco ancora come quando ti baciai la prima volta a 17 anni, eh? -

-Mi fai questo effetto. - dissi stampandogli un bacio sulla guancia.

**

Thomas era abbastanza nervoso, mancava qualche minuto al decollo del volo. La sua gamba si muoveva nervosamente e non ne capivo il motivo dato che non era la prima volta che viaggiava in aereo.

-Ehy Tommy, calmati.- gli dissi appoggiando una mano sulla sua gamba. -Mi metti ansia. -

-Scusami ma ho paura.- disse sincero.

-Ma non è la prima volta che voli. Quella volta che sei andato in Messico. -

-Ero comunque nervoso. - disse ingoiando a vuoto riprendendo a muovere la gamba iniziando a mordersi il labbro inferiore, tanto da farlo diventare quasi bianco.

-Ehy Tommy, calmati. - dissi mettendogli una mano sulla guancia iniziando ad accarezzargli i zigomi mentre l'altra la spostai sull'interno coscia.  -Ci sono io qui. - dissi per poi baciarlo.

Lui ricambiò il braccio stringendomi il viso tra le mani.

**

-Io. Odio. Volare. - disse Thomas appena mise i piedi nuovamente a terra.

Accidentaly in love |Newtmas|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora