Cap 1 " L'inizio di tutto "

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2 maggio 1999

Le ore erano passate velocemente, come i giorni ed i mesi, ma il ricordo rimase indelebile nelle menti di tutti.

La ri-costruzione della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts era veloce, ma allo stesso tempo aveva riaperto a tutti molte ferite.
L'anno scolastico proprio come sempre era iniziato il 1 settembre e nuove streghe e maghi avevano intrapreso il loro percorso per diventare adulti.

L'anno era quasi giusto al termine, ma per rispetto a tutti i caduti quel giorno le lezioni erano state sospese.

Quel giorno non portava solo gioia, perché Colui che non deve essere nominato era stato definitivamente ucciso dalle mani di Harry Potter " il ragazzo che era sopravvissuto "  ma anche tristezza per la morte di molte persone indifese come Fred; Dora; Lupin; Piton e molti altri ancora.

In ogni angolo del mondo magico tutti si stavano preparando.
 Ad Hogwarts, la divisa per quel giorno era stata abbandonata per indossare abiti più decorosi e preferibilmente neri "per onorare la memoria dei caduti".

Il ragazzo che era sopravvissuto quel giorno non era riuscito a dormire; ormai era cresciuto e la battaglia lo aveva cambiato, per questo aveva deciso, insieme al suo amico di sempre Ron , di non frequentare l'ultimo anno e di partecipare direttamente al corso per diventare Auror, ciò che gli fu permesso dal nuovo ministero della magia, come ringraziamento di tutto quel che avevano fatto per il mondo magico.

Anche gli altri auror si stavano dirigendo verso la loro metà, ovvero Hogwarts, per seguire la cerimonia che la preside McGranitt aveva deciso di organizzare, per Ron ed Harry sarebbe stato anche il pretesto per incontrare le loro ragazze Ginny ed Hermione, che al contrario dei ragazzi avevano deciso di proseguire la scuola e di frequentare insieme l'ultimo anno.

Erano circa le 10 del mattino quando la cerimonia ebbe inizio, la McGranitt aveva cominciato con un discorso molto commovente e senza volerlo riuscì a far inumidire gli occhi di Harry poi diede la possibilità anche agli altri di poter  parlare e ricordare i propri cari.

George che aveva perso il suo gemello, lo aveva ricordato parlando a tutti di come si erano divertiti tra le mura del castello, lasciandosi sfuggire anche cose per cui non erano stati mai beccati e la McGranitt lo guardava con uno sguardo senza perdono, come se volesse punirlo, ma ormai non poteva più fare una cosa del genere. Harry,invece aveva deciso di non conferire parola, neanche quando tutti ricordavano che era solo grazie a lui se ormai il mondo magico era salvo.

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Nello stesso momento, lontano da lì, anche un'altra persona stava seguendo la cerimonia,nessuno poteva vederlo, ma lui poteva vedere quel che voleva.Si era commosso ad ascoltare certi ricordi,riviverli tra le parole delle persone più care era una sensazione strana, ma anche bella.

Gli mancavano tutti, ma sapeva di non poter fare ritorno,anche se quel che voleva più al mondo era di far sapere alla persone che amava che era lì con loro, che non li avrebbe mai lasciati, ma nessuno poteva ascoltare le sue parole, non si ritorna dal mondo dei morti.

Era lì, su quel prato che galleggiava in aria, come lo definiva lui, che andava avanti ed indietro annoiandosi come non mai, era lì da un'anno e la sua vita era diventata una monotonia, voleva solo tornare nel mondo dei vivi e stare con la sua grande famiglia, ma non poteva. Questo era il suo più grande desiderio, desiderio che esprimeva ogni volta che spiava la sua famiglia

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Era ormai pomeriggio ed il Golden Trio stava camminando vicino alla tomba di Silente per un ultimo saluto, Harry anche lì vicino a quella tomba bianca, non riusciva ad accettare che era morto.

Poteva aver previsto la sua morte, averlo cresciuto come bestia da macello come diceva Piton, ma allo stesso tempo aveva fatto si che lui si salvasse da quel destino grazie alla pietra della resurrezione, Albus Silente aveva pianificato tutto.

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Stava spiando nuovamente giù - verso il mondo dei vivi -, guardava il Golden Trio ed Hermione che era intenta a lasciare dei fiori sulla tomba di Silente, l' uomo che ancora non era riuscito a vedere.
Sbuffò e si allontanò da lì, ma proprio in quel momento apparve una strana porta, che il giovane non aveva mai visto.
La curiosità era pur sempre una sua grande qualità, quindi senza farselo ripetere due volte entrò, la stanza era strana, neanche lui riusciva a capire dove era finito, ma non si spaventò di ciò, anzi iniziò a toccare un pò ovunque, come fanno i bambini e proprio in quel momento - dopo aver toccato uno strano oggetto - che una luce lo afferrò e lo portò con se.

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Nel " mondo dei vivi " proprio in quel momento, un terremoto colpì il mondo magico e richiamò a se diverse persone, il destino non era ancora scritto, ma il fato voleva che qualcosa cambiasse e toccherà a loro cambiare il mondo!

/Scusate eventuali errori /

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