Capitolo 2 " Non può essere "

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31/07/1976


Fu il primo a svegliarsi ed iniziò a guardarsi intorno ed in primo momento sospirò di sollievo quando si accorse che erano ancora nello stesso luogo, ma poi il sollievo venne sostituito dalla preoccupazione per i suoi amici che giacevano svenuti, il grifondoro si avvicinò a loro e lentamente cercò di svegliare prima Hermione.
La ragazza appena aprì gli occhi, portò la mano alla testa, non ricordava nulla di quel che era successo sapeva solo che la testa le doleva forte, guardò l'amico e poi puntò lo sguardo verso quel che in quel periodo divenuto il suo ragazzo, spaventata che potesse star male strisciò verso di lui e iniziò a scuoterlo per risvegliarlo.
Aveva paura in quel momento, ma tutto scomparve quando il ragazzo aprì gli occhi,lei senza pensarci due volte si buttò di scatto su di lui e lo strinse a se, con una foga eccessiva attirando a se anche l'amico,abbracciando entrambi i ragazzi.
Rimasero lì abbracciati senza dire nulla, non servivano parole in quel momento, quel che a loro interessava era che erano vivi.
Harry guardò gli amici e cercò di ricordare cosa era successo e poi ecco che i ricordi erano tornati velocemente nella sua mente!
"Il terremoto"
Guardò gli amici e si staccò velocemente dall'abbraccio.

<Il terremoto>

I due amici guardarono attentamente l'amico ed anche loro si staccarono, guardando preoccupati verso il castello 

< Dobbiamo correre......Muovetevi>

Urlò Hermione.
Harry e Ron non se lo fecero ripetere due ed iniziarono a correre verso l'entrata del castello, appena entrarono tutto sembrò calmo, fin troppo, gli studenti non erano in giro per i corridoi, il primo pensiero che passò nella testa di Harry era che molto probabilmente la preside McGranitt aveva detto a tutti gli studenti di restare nelle proprie sale comuni

<Andiamo dalla preside>

Ed ecco che stavano correndo per i corridoi, verso la torre più alta per dirigersi verso lo studio che fino a qualche anno prima era stato di Silente, appena si avvicinarono lì ai  gargoyles i ragazzi si accorsero che ormai non erano soli

<Gatto soriano>

Disse, uno di loro che ad Harry sembrò essere la voce di essere Neville 

<Perchè non si apre?>

Chiese un'altra voce che al ragazzo sembrò essere quella Ginny.
I tre ragazzi si avvicinarono all'altro gruppo e Harry poggiò la mano sulla spalla spalla di Ginny, la ragazza prese di scatto la bachetta e la puntò verso il ragazzo che era sopravvissuto.

<Harry,mi hai spaventata>

Disse la rossa, guardando attentamente il ragazzo con occhi sognanti 

<Oh perdonami, non volevo>

Le lasciò un leggero bacio sulla guancia e poi guardò il gruppo di ragazzi che erano fermi lì vicino!

<Harry, la parola d'ordine è gatto soriano vero?>

Chiese George, guardando curioso il ragazzo, per cercare di capire perché quel maledetto gargoyles non si spostava di lì 

<Si, non credo che la professoressa McGranitt   l'abbia cambiata, o almeno non credo che possa mettere un'altra parola d'ordine, tipo sorbetto al limone,come....>

Il ragazzo che era sopravvissuto smise subito di parlare, notando che finalmente il passaggio si era aperto, guardò i suoi amici ( Bill, Charlie,Percy, George, Ginny, Neville,Luna,Ron e Hermione, Fleur) ed insieme arrivarono fino alla porta dello studio dove sentirono la voce di Silente che era intento a parlare con qualcuno 

<Allora, mi spieghi perché lei e qui>

Era quel che i ragazzi avevano ascoltato, quella voce non era della McGranitt, era di Silente, forse doveva essere stato il quadro a parlare. Inizialmente non volevano attraversare la soglia per continuare ad ascoltare, ma poi per colpa della grande quantità di ragazzi che si spingevano per ascoltare meglio, qualcosa accadde, Neville che era davanti a tutti cadde in avanti con il corpo proprio nello studio, seguito poco dopo anche dagli altri che avevano formato una piramide vivente.

<Chi siete e cosa ci fate qui?>

Chiese la stessa voce che avevano sentito poco prima, mentre i ragazzi iniziavano a lamentarsi

<Ginny, levati, mi stai uccidendo i gioielli di famiglia>

Disse Ron,mentre cercava di togliersi sua sorella da dosso e di alzarsi 

<Cavolo Ron, non muoverti, stai toccando dove non devi>

Disse suo fratello Bill, notando le mani di Ron infilarsi un pò troppo vicino alla moglie

<George, cavolo togli quel pugno dalle mie costole>

Disse Percy urlando e trovando finalmente uno spiraglio si scansò alzandosi finalmente da terra, si sistemò i vestiti rimanendo sbigottito appena alzò il capo, dopo poco anche gli altri iniziarono a liberarsi e guardarono tutti verso Percy

<Percy, hai visto un fantasma?>

chiese suo fratello George e senza aspettare una risposta guardò anche lui nella stessa direzione 

<Oh per Godric >

Stava quasi per svenire, e nel frattempo anche gli altri avevano fatto la stessa cosa

<Fred...>

Disse Ron come se sussurrasse quelle parole per paura 

<Professor Silente >

Disse invece Harry, guardando sbigottito i due che si trovavano a pochi passi da loro.
Fred appena vide il gemello, non perse neanche un momento e subito corse ad abbracciarlo, un abbraccio carico di amore, gli era mancata quella testa calda del suo gemello ed era felice di poterlo abbracciare nuovamente.
Silente stava guardando i ragazzi da sopra gli occhiali a mezzaluna, cercando di capirci qualcosa, mentre fissava i ragazzi che stavano abbracciando il ragazzo che fino a poco prima stava conferendo con lui 


<Ma siamo morti?>

Chiese Neville, guardando attentamente Fred, era la prima cosa che gli era venuto in mente quando aveva visto il ragazzo, come poteva esserci Fred lì? Tutti lo avevano visto morto, ed anche Silente..

<Qualcuno può spiegarmi cosa succede?>


Chiese Percy, l'unico rimasto in disparte per cercare di capire cosa stava succedendo, era qualcosa di irreale, irrazionale vedere suo fratello e il professor Silente lì 

<Sto impazzendo vero? Si sto impazzendo>

Disse con un sorriso da psicopatico, sorriso che mai nessuno aveva mai visto sul suo volto e si porto le mani in testa per cercare di calmarci 

<Dove siamo?>

Chiese George al suo gemello, dopo aver spostato lo sguardo da Percy che stava realmente impazzendo 

<Non lo so George, ,ma forse....>

Il ragazzo scrollò le spalle e poi girò lo sguardo verso Silente 

<Professore....oggi che giorno è?>

Il professore, cercando di essere più calmo possibile guardò tutti quei ragazzi e senza pensarci due minuti disse ciò che nessuno mai si sarebbe aspettato 

<Oggi? 31 agosto 1976!>

I ragazzi lo guardarono e l'unica cosa che riuscirono a proferire in quel momento fu un'unica parola 

<Cosaaaaaa???>




  /Scusate eventuali errori /  



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