Harry Potter viaggio nel tempo

Capitolo 7 Perché sei qui?

La mattina era arrivata troppo in fretta ed i ragazzi erano ormai pronti per quella nuova giornata di studio. Certo non era facile ricominciare da zero, sarebbe stato noioso rivivere nuovamente lo stesso anno. Qualcuno che probabilmente era più positiva era fleur, lei aveva frequentato un'altra scuola e pensava che il materiale poteva essere diverso.
A colazione ognuno di loro aveva scelto la materia facoltativa, l'unica del loro gruppo che aveva optato per antiche rune era stata proprio Hermione, tutti invece avevano optato cura delle creature magiche, Charlie aveva addestrato i draghi quindi erano curiosi di imparare qualcosa di nuovo.
La sera prima i ragazzi avevano scoperto di non essere divisi per anno, con la scusa di essere nuovi arrivati avevano ricevuto tutti una camera in comune, nella camera dei maschi infatti c'erano Fred, George, Ron, Harry, Neville, mentre nella camera delle ragazze c'erano Ginny, Hermione, Luna e Fleur. I ragazzi erano felici di questo perché così non avevano problemi e potevano fare tutto ciò che volevano.

< Stavo pensando >

Disse Hermione mentre si allontanano dalla sala grande dopo la colazione.

< Cosa sappiamo con precisione?
Dovremmo capire alcune cose, credo che abbiamo bisogno di parlare senza paura di essere scoperti >

Infatti bastava ricordare che anche i muri hanno le orecchie, i ragazzi però sapevano dove poter parlare senza problemi. Un posto che neanche i malandrini conoscevano.

< Lo dirò a Percy dopo, Fleur lo potresti dire a Bill e Ginny tu a Charlie >

Il piano di Hermione era perfetto visto che ognuno di loro aveva in orario quei professori.

< Ora muoviamoci, che abbiamo lezione su! >

E Hermione prese Harry e Ron per i bracci trascinandoli alla prima lezione del giorno, quella di trasfigurazione seguiti da Neville, mentre fleur, George e Fred si avvicinano verso la lezione di difesa contro le Arti oscure. Ginny e Luna si prepararono a quella di pozioni che si sarebbe tenuta alla seconda ora visto che la prima ora era per loro un'ora di buca.

...

Camminava barcollando in giro, guardandosi intorno con gli occhi che si illuminavano.
Per lui era tutto un gioco ed anche se era in un posto nuovo camminava senza meta per quel posto enorme.
Non sapeva perché si trovava lì, ma appena si era svegliato aveva iniziato a camminare in giro. Nessuno lo notava quando camminava per i corridoi di Hogwarts visto che i ragazzi stavano ancora a lezione o nelle proprie sale comuni, fortunatamente. L'unica persona che girava per i corridoi era Bill che aveva da poco concluso la lezione ed ora si trovava ad avere un'ora buca.
Aveva lasciato la sua aula per recarsi nell'aula dei professori ed era sul cammino che lo vide.
Non si aspettava mai una cosa del genere infatti rimase scioccato e quasi si paralizzò quando vide chi c'era a pochi passi da lui, com'era possibile?
Quella persona forse invece verso di lui barcollando e gli abbracciò la gamba.

< Tio ill >

Teddy era felice finalmente di aver incontrato qualcuno, se aveva fatto tutti quei passi era per questo.
Aveva iniziato a camminare da pochi giorni e più le ore camminavano più si divertiva in giro. Era cresciuto con il tempo, avere tanti adulti intorno fa crescere più facilmente e velocemente, a Teddy mancava avere delle persone della sua stessa età e probabilmente ora sarebbe difficile per lui.
Bill lo prese tra le braccia e lo strinse a sé.

< Teddy ma cosa ci fai qui! >

Accarezzò i capelli del bambino che pian piano diventarono dello stesso colore di quelli dello zio. Bill non sapeva cosa fare, non sapeva cosa immaginare, cosa era successo?
Perché Teddy ora era qui?
Cosa stava succedendo nella sua era?
Erano tante le domande a cui non poteva dare delle risposte, l'unica cosa che sapeva era che doveva prendersi cura del bambino, almeno per il momento.
Sapeva anche che doveva avvisare Harry, lui era il suo padrino e questo voleva intendere che mentre erano lì era il suo tutore.
Cosa doveva fare ora?
Aspettare che la lezione di Harry finisse o andare da lui, chiedere a una dei suoi colleghi di andare con lui e così dirigersi dal preside e raccontargli del nuovo arrivato.
Se era arrivato Teddy chi altro potrebbe arrivare?
Teddy non rispose alla domanda dello zio, si limitò ad appoggiare la testa sulla spalla dello zio.
Dopo averci pensato per diverso tempo, Bill decise sul da farsi e quindi si recò verso i sotterranei, se non sbagliava il sesto anno aveva una lezione di pozioni.

Una volta arrivato nei sotterranei, fortunatamente senza essere visto da nessuno, Bill fece scendere Teddy e lo sistemò lontano dalla vista del professore lumacorno o degli studenti.

< Non muoverti da qui, okay Teddy? >

Il bambino lo guardò con gli occhi da cucciolo, aveva capito quel che lo zio gli aveva detto e si era accomodato a terra con le manine in bocca guardando quel che lo zio faceva.
Bill bussò alla porta e quando sentì la parola avanti entrò.

< Scusami Horace >

Era stato proprio lumacorno quando si erano incontri il giorno prima che aveva chiesto a Bill di darsi del tu.

< Oh Bill, cosa succede? >

Nella classe c'era un vocio di sottofondo, infatti molte ragazze avevano iniziato a parlare della bellezza del nuovo professore infastidendo un po' Sirius, infatti lui si riteneva il più bello della scuola.
Ron guardò gli amici, non comprendeva perché suo fratello fosse lì, la cosa era strana.

< Ti dovrei chiedere un piacere, avrei bisogno di parlare con i signori Granger, con il signor Weber e con il signor Powell >

Lumacorno guardò con curiosità il giovane collega e poi annuì.

< Si certo, ragazzi potete andare >

Disse guardando verso i quattro ragazzi nominati dal professore.
I malandrini erano basiti, cosa stava succedendo, perché quei ragazzi già al primo giorno di lezione veniva chiesto di lasciare la classe.

" Ti ringrazio "

I ragazzi in questione si affrettarono a mettere le cose nello zaino ed uscirono dalla classe.

< Cosa succede Bill? >

Disse Ron una volta che Bill aveva chiuso la porta.

< Tio erry >

Teddy gattonò verso il suo padrino e abbracciò le sue gambe

< Teddy >

Urlarono sconvolti i ragazzi, non si aspettavano di vedere il bambino lì