Questa raccolta non è stata forse l'arte che volevo, ma è stata una prima tela su cui ho disegnato quattro passi di poesia, se così si può chiamarla. Ci ho maturato il mio amore e la mia sessualità, la mia tristezza e la mia insufficienza di vita; i primi anni di un'attività che per me come per altri ora è vitale e sacra.
Come potete immaginare, non è la fine della mia poesia, di questa cosa (fate voi).
Il fatto è che sento che la mia scrittura sta cambiando; maturando, in un certo senso.
Forse quest'ultima è più una speranza; in ogni caso sento che le cose che avrei voluto postare non appartengono più a macabro fiore. Non so ancora se c'è qualcosa di più grande a cui apparterranno o se rimarranno sole solette per tutta la loro esistenza, ma questo lo scoprirò solo andando avanti. Per questi due anni non ho fatto altro che guardare indietro alla mia tristezza. Non dico che sia passata, se no non sarei più io, però in qualche modo sono cambiata, questo è evidente. È cambiato il mio modo di vedere le cose e di volerle raccontare, e già con cenere sui miei pomodori qualcuno potrebbe essersene accorto. Non voglio più scrivere solo di me stessa. Non ho perso la mia tendenza al macabro e al triste, ma ho intenzione di prestare più attenzione a quello che scrivo non solo nei contenuti ma anche nel ritmo e (in una certa misura) nella metrica. Vorrei scrivere più racconti e magari riuscire a finirli, vorrei scrivere molto di più di fantascienza.Ora però voglio ricordare chi in questi anni ha accompagnato questo mio processo di consapevolezza, che mi ha visto da ragazzina incazzata diventare piccola adulta triste e innamorata della carta.
Vorrei citare ogni singola persona che poco o tanto mi ha ispirato e che mi ha detto in più forme che la mia scrittura vale.
Tutte affermazioni che non ripeterò mai e su cui non sarò mai convinta ma che, come essere umano egocentrico e sensibile mi piace sentirmi dire.Per primo vorrei citare un grande amico, un genio e fantastico platonic boy, SamBleach , il mio alpha writer e il migliore con cui condividere piani assurdi e progettare saghe collossali, parlare di vita morte e miracoli.
Ringrazio tutte le mie amiche e amici che mi hanno sempre sopportato i miei disagi letterari e incoraggiata a scrivere, vale a dire Angela, India, Maddalena, Emily, Matteo, Abram ed Edo.
Cito gli altri ragazzi di Spiriti Libri (oltre Sam) con cui ho scritto e prodotto qualcosa di concreto e fantastico che ha ispirato tutti a continuare una strada da sognatori: Francesca, con cui ho creato una storia leggera ma significativa come poche e Giulia, che spero continui a fotografare cose; l'altra Francesca; Arianna, a cui spero di non pensare più e che spero non molli il lirismo narrativo per nulla al mondo; Mavi e Marta, che dai social hanno riconosciuto il mio pseudonimo e Max, l'altro platonic boy con cui parlare di poesia, vita morte e miracoli.E per finire, forse i più importanti: tutti coloro che mi hanno sempre supportato e hanno speso due parole per liberare i loro pensieri su questa piattaforma; seppur dietro uno schermo hanno comunque speso del tempo per leggere tutto questo. Spero che tutti coloro che ci sono stati e che mi hanno fatto complimenti immeritati si sentano citati e capiscano quanta gratitudine vorrei esprimere ad ognuno di loro di persona.
Ogni lettura, ogni commento è stato per me fonte di ispirazione, autocritica e comunione della nostra poesia. Spero un giorno di trovarci anche là fuori, ma per ora vi ringrazio di esserci in questo piccolo mondo.Se scrivete, continuate a farlo, e se ci sarà anche una sola persona a questo mondo che vorrà leggervi, allora ne varrà la pena; questo l'ho imparato da voi.
pensati libero.
(30.08.2018)