The wolf and the girl

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In questi quattro giorni non è successo nulla di particolare, sono andata a scuola, sono stata tutto il tempo con Ethan, Aiden e i ragazzi. Mi sono presentata agli allenamenti sulle cheerleader, notando però, la mancanza di Julie e della sua amica Elodie. Annika mi ha consolato dicendomi che non era successo nulla, o meglio, che era stata a lei a rendere il tutto più drammatico. Un po' le do ragione, ma anche torto, nel senso l'ho colpita ad un occhio non penso sia proprio "niente".
Per questi giorni non è nemmeno venuta a scuola. Povera Julie, non avrei mai pensato di dirlo.

Nei pomeriggi, stavo o con Aiden, che veniva a casa mia oppure uscivamo insieme, altrimenti con Ethan. Io e Ethan siamo stati a parlare ore di Aiden e Sophie, abbiamo anche scherzato tantissimo e abbiamo deciso che ci saremmo stati l'uno per l'altra come migliori amici. Insomma è questo che fa un migliore amico, c'è sempre.
All'inizio quando avevo detto ad Aiden che Ethan veniva da me la sua gelosia è scattata a livelli mostruosi, ma ho sempre evitato il peggio, lui è convinto che in realtà ad Ethan io piaccia, quando, non fa altro che parlarmi di Sophie e di quanto sia perfetta.
Con Sophie sono riuscita ad accettare il fatto che, oramai, era in coppia con il mio migliore amico e che, quindi, non potevo averlo sempre tra i piedi io.

Oggi è sabato. Il fatidico giorno. Sono nervosa e quando sono nervosa inizio a muovermi, a parlare a vanvera e a canticchiare qualche canzone che mi passa per la testa.
Al mio fianco c'è Sophie, si è ripresa, aveva solo una leggera influenza che però, gli è costata una settimana di malattia.
«Stai calma, non succederà nulla» cerca di rassicurarmi lei.
«Come faccio a stare calma, ho dei trampoli ai piedi, un vestito che potrebbe costare più della mia stessa vita e dovrò essere presentata a un branco di lupi che potrebbero uccidermi di notte senza che io me ne possa accorgere!» sto dando di matto. Letteralmente.

Per l'occasione mi son dovuta mettere questo vestito, a dir poco bellissimo, di Versace.
Non chiedetemi come possano avere tutti questi soldi perché non ne ho la più pallida idea.
Il vestito è di un rosso fuoco, il corpetto è a cuore, e a metà vita, pressa poco, si apre la gonna lunga, con un strascico non troppo lungo.
Il vestito è a dir poco perfetto. Mi sta davvero bene, non lo metto in dubbio, ma il punto è che sotto ad esse porto dei tacchi vertiginosi per me, sono un tacco dodici bianco.
Non amo i tacchi e se non li amo c'è un motivo.
Due anni fa, prima di conoscere Ethan, ero andata a questa specie di ballo scolastico con un certo Tristan Cole allora era il mio ragazzo, la nostra storia sarebbe finita da lì a poco.
Ero a questo ballo e per un gioco le ragazze avrebbero dovuto scambiare le proprie scarpe con quelle dalla ragazza al loro fianco e avrebbero dovuto imitarne i movimenti, inutile dire che ci fu un putiferio.
Io dovetti mettere i tacchi a spillo e troppo alti di Annika, su di lei sono una bomba, insomma è Annika.
Li misi ma come mi alzai la mia caviglia cedette facendomi fare una bella caduta con tanto di punteggio dieci su dieci.

Rimasi traumatizzata da quell'arma letale. Insomma non dovrebbero nemmeno essere legali i tacchi a spillo, potrebbero farsi male una sacco di ragazze e soprattutto ragazzi.

«Nessuno ti ammazzerà, Aiden soprattutto non lo permetterebbe e sono più che sicura che, se dovessero ucciderti, farebbe una carneficina degna dell'impero romano ai tempo d'oro!» questo dovrebbe rassicurarmi, giusto?
E allora perché non mi tranquillizza affatto??? Perché? Spiegarmelo? Aiuto! Voglio scappare!.

«Non sono per nulla sicura, metti che non piaccia a nessuno?» modalità panico 2.0 attiva.
«Sei perfetta, piacerai a tutti. Ora girati che ti metto la collana» deglutisco senza ribattere e mi volto spostandomi i capelli di lato in modo da lasciare spazio per manovrare il gancetto della collana.
È una collana semplice, la catenina sembra in oro, spero finto, e il ciondolo è una pietra rossa tagliata a cono triangolare* rossa rubino, spero vivamente che sia una copia.