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Mentre Jeno cercava di dimenticare quello che il suo cuore e la sua mente continuavano a ricordargli, alla villa dei Lee tutto era in pieno fermento. I figli più grandi della casa si stavano preparando per la cerimonia che da anni caratterizzava il regno di Silla: la Festa dei Ciliegi. Era un'usanza che si celebrava da secoli e durante la fioritura dei ciliegi come segno di buon auspicio e soprattutto per la fine dell'inverno, il quale era sempre molto rigido in quelle zone.
Taeyong ,il più grande dei Lee, era già pronto per andare giù in città dove solitamente si organizzavano spettacoli, danze, giochi e altre attività a cui tutti i cittadini potevano partecipare gratuitamente. Il giovane Taeyong era il diamante della casa, risplendeva di abilità e,soprattutto, di bellezza. Unica e smisurata bellezza. Tutte le giovani lo conoscevano e puntualmente lo adulavano per il suo aspetto, eppure, Taeyong non le aveva mai degnate di uno sguardo. Pensava che l'aspetto e il ceto sociale di una persona fosse secondario. Proprio per questo motivo, il suo unico amico, nonché il migliore, era proprio un cittadino comune. Nè un uomo dell'alta società, nè un mendicante. Jaehyun , questo era il suo nome, era un mercante e si occupava della piccola bottega di ceramiche della sua famiglia.
"Minhyung! Muoviti o ti lascio qui, sappilo!" urlò Taeyong alla porta della camera del secondogenito della famiglia Lee che ,al contrario, si stava ancora preparando. Il maggiore ,ormai seccato da tutta quell'attesa, decise di aprire la porta della camera e gli apparì una scena alquanto strana e fraintendibile. Donghyuck ,il servitore personale di Minghyung, stava probabilmente cercando di togliere un filo di cotone che risultava superfluo dall'abito del fratello. Eppure, facendo questo il suo viso era molto vicino al petto ,ancora spoglio, di Minhyung.
"Ecco fatto! Sarebbe stato tutto molto più semplice se avessi tenuto le mani a posto, per poco non lo facevi scucire tutto Mark" rimproverò il ragazzo più piccolo al suo padrone. Ormai stavano in compagnia l'uno dell'altro fin dai loro 9 anni, il rapporto padrone-servo non esisteva più, erano due amici.
"Mark? Che cos'è ? Un'imprecazione?" chiese Taeyong abbastanza confuso da quel soprannome.
"No hyung, è un soprannome. E' strano ma gli si addice" spiegò il ragazzo più piccolo. Donghyuck aveva sempre avuto la particolarità di avere una pelle ambrata, perennemente abbronzato, e una voce melodiosa. Non era nè troppo acuta, nè troppo grave. Era unica. Qualunque cosa dicesse, suonava in modo magnifico.
"Hai ragione Hyuck, ha proprio la faccia da Mark" approvò Taeyong con un cenno.
"Ma cosa dite! Su hyung, andiamo o faremo tardi. A dopo Haechannie" disse Mark spingendo fuori suo fratello dalla camera per poi chiudersi la porta alle spalle. Una cosa che Mark non poteva accettare era quella che i servitori avessero l'obbligo di rimanere nell'abitazione, anche Donghyuck nonostante fosse il suo personale domestico. Purtroppo erano cose su cui nessuno di loro poteva discutere.
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dinasty-jaeno
FanficDove Na Jaemin e Lee Jeno sono i figli di due dei più importanti amministratori dell'imperatore di Silla. Questi due sono da sempre stati nemici per idee, principi e politica. Eppure non sanno che tra i loro due figli nascerà l'amore.