capitolo 3

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Jason

Aspettai un po di secondi per rispondere alla domanda, non so bene perché ma non me lo sarei mai aspettato. La guardai attentamente. Devo ammetterlo, Era veramente bella.
I suoi capelli biondo cenere le facevano risaltare gli occhi talmente tanto azzuri che invece di assomigliare al mare, erano un oceano per quanto ci si sprofondava dentro. Le sue labbra erano carnose al punto giusto
Dannazione, Justin aveva buon gusto.

"Jason, ci sei?"

"Si.."

"Quindi"

"Si. C'è una piscina ma le selezioni sono già chiuse."

La liquidai e vidi sul suo volto un velo di tristezza.

Non è cattiveria ma è arrivata a metà del primo quadrimestre e ormai le selezioni per la squadra di nuoto sono chiuse.

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Finite le lezioni corro in spogliatoio e mi cambio per tuffarmi in piscina, ed ecco subito arrivare Justin.

"Allora? Cos'hai scoperto sulla ragazza?"

"Si chiama kylie"

"E dopo?"

"Mi ha chiesto per la squadra di nuoto."

"E CHE LE HAI DETTO?!"

Mi viene talmente tanto vicino che la sua presenza mi irrita e inizio a tenere i pugni chiusi talmente forte che sento le unghie affondare nella carne

"che sono chiuse."

"Coglione"

Grugnisce

"Justin. Hai tre secondi per allontanarti da me. Sai che odio la vicinanza e sai anche benissimo che se ti tirassi un pugno ti faresti male"

"Vuoi sfidarmi jason? Sai che sono io l'alpha"

"Sai che vincerei."

Justin sta zitto. Lo sa che infine, l'alpha sono io.

Non so per quanto ho nuotato. Forse un paio d'ore.

Faccio una doccia, mi rivesto e torno a casa talmente stanco che appena tocco il divano crollo come un sasso

<<Sono appena entrato in piscina e appendendo il mio accappatoio noto che qualcuno sta per occupare la mia corsia. È sempre lei. Ma non sono mai riuscito a vederla in faccia.
Sale sul trampolino e aspetta il via del coach. Appena soffia in quel fastidioso fischietto la ragazza si tuffa con un'lancio perfetto degno di un'oro olimpionico e appena entra con la testa in acqua un raggio di sole le fa brillare la caviglia. Ha una cavigliera in oro bianco brillante tanto quanto chi la porta.
Aspetto con ansia che ritorni su dall'acqua per vederla finalmente in volto. Sto seduto sugli spalti ed aspetto con ansia.
Ci siamo.
È il momento della verità
Sta per togliersi gli occhialini e la cuffia. Sto iniziando a tremare... o mio dio..."

Il suono della sveglia interrompe per l'ennesima volta il mio sogno.
Merda. Devo aver dormito talmente tanto che non ho nemmeno cenato e sono già le 7.30 del mattino del giorno dopo. Che nervi.
Faccio questo sogno da quando sono bambino. Ma non sono mai riuscito a scoprire chi fosse la ragazza. E comincio a pensare che forse mai lo saprò
Corro a scuola perchè come al mio solito sono in ritardo ma oggi non posso fare tardi un'altro ritardo e mi sospendono.

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