Prologo- Eliza 7, Alycia 6.

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Quando mi sveglio, la prima cosa che vedo sono gli occhi verdi di papà.
Mi bacia la fronte, e con la voce più bassa del solito, mi dice che è ora di alzarsi.

"Dai Alycia, non sei felice di conoscere Eliza?" sussurra con voce divertita.

Immediatamente spalanco gli occhi, verdi come quelli di papà, e mi alzo di scatto dal letto.

"Dai papà muoviti, vai a preparare la colazione, mi vesto da sola" gli ordino mentre apro il cassetto delle magliette.

"Va bene, ma non metterci troppo"

Quando papà esce dalla stanza, inizio a cercare la maglietta più carina che ho.
Oggi incontrerò Eliza Taylor, la bambina più bella di tutte.
Papà mi ha fatto vedere qualche suo video mentre canta, ed è davvero bravissima.
Ma più di tutto mi hanno colpito mi suoi occhioni blu.
Prendo una maglietta blu con un fiorellino rosa e dei pantaloncini, sempre rosa.
Mi vesto di fretta e scendo in cucina a fare colazione.
Papà ha preparato i pancakes ricoperti di sciroppo d'acero, e sono buonissimi.

"Tutto bene? Ti vedo pensierosa" la voce di papà mi distrae dai miei pensieri.

"Sono felice di conoscere Eliza" gli rispondo sorridendo, e finisco la mia colazione.

...

Quando arriviamo al parco, papà mi apre la portiera della macchina e io salto giù in un lampo.
Poco distante da noi parcheggia un'altra auto. Un uomo apre la portiera posteriore e improvvisamente, a pochi metri da me, c'è Eliza.
Papà mi prende per mano e camminiamo verso Eliza e i suoi genitori.
La bambina più bella che io abbia mai visto mi guarda, alza la mano e la scuote, mi saluta con un sorrisone e i suoi occhioni blu splendenti.
Io ricambio timidamente e le faccio un sorrisino.
Arrivo davanti a lei e mi prende la mano, cominciando a scuoterla.

"Ciao! Io sono Eliza" dice allegra.

Io rimango a fissarla negli occhi per un sacco di tempo, e lei comincia a mollare la presa sulla mia mano.

"Hai degli occhi bellissimi" non mi rendo conto di averlo detto veramente, e improvvisamente divento timida e fisso il terreno.

"Anche i tuoi sono molto belli. Sono verdi. Come il prato. Andiamo a giocare?" dice ancora più allegra.
Alzo lo sguardo, le sorrido e le dico di si con la testa.

Mi prende per mano e mi trascina sullo scivolo.
Si siede ed è pronta per scivolare giù, ma non si muove.

"Alycia? Vieni dai! Aggrapati a me" mi fa segno di sedermi dietro a lei.

"Io...veramente..scendo dopo di te" rispondo un po' balbettando.

"Non hai mica paura? Non ti farai male se ti aggrappi a me. Giuro" mi sorride e mi allunga la mano.

La mia mano afferra la sua e mi siedo dietro di lei, aprendo le gambe e mettendole accanto alle sue.
Lei mi prende entrambe le mani e se le mette intorno alla vita.

"Tieniti okay?" si gira verso di me e mi sorride incoraggiandomi.

"Okay" sussurro e mi tengo ancora più stretta a lei.

Poi si da una spinta e all'improvviso stiamo scivolato giù.
Non ho paura, ma stringo comunque la sua maglietta e nascondo il mio viso nel suo collo.
Siamo già a terra ma continuo a stringermi a lei, profuma di buono.

"Aly, siamo ancora vive! Puoi staccarti ora" -dice ridacchiando- "Vuoi giocare a nascondino? " chiede speranzosa.

"Va bene. Conto io" le dico, ora un po' meno timida.

Lei fa un sorrisone e poi inizia a correre, io mi volto verso lo scivolo, chiudo gli occhi e inizio a contare.

"18, 19, 20...arrivo Eliza!" urlo e inizio a cercarla.

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