Capitolo 3

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Sto correndo sotto la pioggia. Lui che mi viene dietro cercando di fermarmi. E finalmente ci riesce prendendomi da un braccio. Piove tantissimo ma a noi la cosa non ci tocca proprio. Cerco di dimenarmi, ma lui mi prende dai fianchi e mi mette davanti a se. Siamo vicinissimi. Riesco quasi a sentire il suo respiro. Ci fissiamo negli occhi per qualche minuto, fino a quando a me non scappa un "Tra meno di dieci giorni mi trasferisco per sempre a Milano".'Brava Grace, come al solito riesci a rovinare tutto'. Sembra gli sia crollato il mondo addosso. Le sue mani che prima stringevano i miei fianchi, ora erano solo appoggiate; non mi guardava più negli occhi. Sguardo perso nel vuoto. «Cosa?» Fa lui dopo un po'. A quel punto io, presa dalla rabbia, ma triste allo stesso tempo inizio ad urlare. «SÌ, HAI CAPITO BENE. MI TRASFERISCO. ALMENO ORA STAREMO MEGLIO ENTRAMBI. CI VOLEVO PROPRIO UNA PAUSA TRA DI NOI. È PIÙ DI UN ANNO CHE TI VENGO DIETRO E CERCO DI FAR FUNZIONARE IL NOSTRO RAPPORTO E TU INVECE». Prima che io possa terminare la frase, mi interrompe poggiando le sue labbra sulle mie. Hanno il sapore di fragola, avrà mangiato un chewing-gum prima che ci incontrassimo. 'Finalmente' ho pensato. Stacca le labbra e questa volta le poggia prima sul collo, poi si avvicina all'orecchio e «Ti amo Grace» sussurra. 'Ti amo Grace? Cosa? Dovevo dirgli che non ci saremmo mai più rivisti per farmi dire cosa prova? Non so più cosa pensare. Ho i brividi. Intanto ha smesso di piovere e l'unica cosa che riesco a fare e staccarmi da lui e tornare correndo a casa.

Sono le 3:00 di notte. Non riesco a prendere sonno. Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo ieri sera. Riaccendo il telefono e trovo un messaggio di Vin.
'Oi'
'Dimmi'
'Perchè sei scappata via?'
'Scusa, ma questa cosa non può funzionare. Voglio ricominciare da zero a Milano. Ti amo anche io.'
Sono scoppiata a piangere. Non è quello che volevo, ma è la cosa più giusta da fare. 'Ti amo Grace' Provo a distrarmi, prendo le cuffie, apro Spotify, riproduzione casuale. Che poi di casuale ha ben poco. Finisco sempre per ascoltare le solite 3/4 canzoni. Finalmente riesco a prendere sonno.

Sabato 8 Settembre. Sveva e Silvio mi hanno obbligato ad uscire stasera. Sinceramente non ne avevo molta voglia, ma potrebbe essere l'ultima volta che usciamo tutti e tre insieme, cosí metto le ultime cose in valigia e mi preparo. Ho deciso di mettere un jeans Mom fit non troppo scuro, un top bianco che ho preso tempo fa da Pull&Bear e una felpa. Guardo l'orario: 20:30. 'Cazzo, sono in ritardo' Metto un po' di mascara ed esco. È stata una serata abbastanza noiosa, forse questa è l'unica cosa che non mi mancherà di questo posto. Mentre torno a casa incrocio lo sguardo di Vin. Dopo quel messaggio non gli ho più risposto. Mi sento una persona orribile, mi dispiace così tanto. Cerco di cambiare strada ma; prima che possa farlo, prende una ragazza, a caso, di quelle davanti a lui, e inizia a baciarla. 'Azzo. È questo quello che prova per me? Benissimo allora.' Volevo andare lí a prenderlo a schiaffi ma 'Sai una cosa?' mi dissi 'Non ne vale la pena. Non vale la pena neanche piangere per uno cosí'.

Torno a casa, è ormai l'una. La prima cosa che faccio è cancellare ogni traccia di lui. Numero, foto, messaggi importanti. Sono stanca. Ho voglia di cambiare. Ammetto che è stata una cosa abbastanza stupida e infantile da fare, ma mi ha aiutata. Da quel giorno ho smesso quasi completamente di pensare a lui. Certo, è stato difficile. Ma ce l'ho fatta.

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