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Era il caldo pomeriggio di un mercoledì di agosto quando, dopo aver letto alcuni commenti sul mio non perfetto aspetto fisico, mi stavo attentamente osservando allo specchio della mia camera.
Cole stava cucinando e sarebbe presto entrato nella mia stanza per avvertirmi che la cena era pronta. Ma a me poco importava, mi ero persa a guardare il mio riflesso.
Osservavo le mie gambe, cercando di capire il motivo per il quale non andassero bene, poi passai al mio addome. Non era piatto e muscoloso, era piuttosto un addome degno di una ragazza pigra.
Ecco qual'era il problema!
Mi girai di lato ed osservai come la mia pancia non fosse piatta.
Non ci avevo mai fatto caso, non me ne era mia importato.
Eppure, seppur sconosciute, delle persone lo avevano notato e non avevano perso tempo nel farmelo sapere.
Cavolo. Ero grassa? Inconsapevolmente, una lacrima cadde dal mio occhio destro.
'Arja? Ma che cazzo?'
Cole fece il suo ingresso nella stanza e non appena vide che stavo piangendo, si affrettò a venirmi incontro. Asciugai velocemente la lacrima solitaria e mi girai verso di lui.
'stavi piangendo?'
chiese poggiando il palmo della sua mano sul mio viso dolcemente.
Feci cenno di no, ma lui capì.
Mi strinse in un abbraccio e mi sussurrò all'orecchio:
'sei bellissima, non dubitarne mai'
E non mi interessava se per degli stronzi anonimi non ero in perfetta forma, volevo solo essere bella ai suoi occhi.



OH MIO DIO CI SIAMO AHAHHA DOPO MESI POTETE DIRE CHE SONO VIVAA
-Røze

Ask.fm [The Anonymous Series #2] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora