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Tornare a casa questa sera fa male.
Fa paura.
Ho pagato io le spese per la fisioterapia di Jin-hyung, con i soldi che papà mi aveva messo da parte per comprarmi una nuova auto.
Non mi importava dell'automobile, e... questo gesto mi è venuto dal cuore, ormai mi sono affezionato a Seokjin.
"Coglione."
Mi arriva uno schiaffo dritto sulla guancia, non è nè il primo e nemmeno l'ultimo di questa sera.
"Hai sprecato i tuoi soldi con un frocio di merda, figlio ingrato, non fai un cazzo dalla mattina alla sera nel tuo reparto e ti permetti di fare queste cose!" urla mio padre, mentre mi prende per il colletto e mi porta dentro casa. Mi lascia andare appena arriviamo davanti all'ingresso, ed io mi trascino in camera.
Ignoro le domande di Hoseok e di mia madre, lasciandomi cadere sul materasso e piangendo.
Mio padre non si è limitato alle guance, mi ha messo le mani addosso anche in posti copribili facilmente con una maglia o un pantalone.
Mi sollevo la felpa: ho lividi ovunque.
"Namjoon!" Taehyung apre la porta, lui ha la seconda chiave della mia camera. "Joonie... cosa ti ha fatto." i suoi occhi si riempiono di lacrime, mentre mi abbraccia con delicatezza, per non farmi male.
"Tae, va tutto bene." rispondo, sapendo che nulla di ciò che dico è vero, e che Taehyung non è più un bambino a cui potevo dire ogni cosa facendola sembrare vera.
"Vado a prendere della crema e del ghiaccio. Grazie a dio che domani è domenica e tu non vai a tirocinio." sospira, uscendo dalla stanza.
Quando torna, anche Hoseok è con lui, così come mia madre.
Entrambi mi chiedono cosa sia successo, e capisco che questa volta la scusa della caduta non reggerà.
"Non so come fare." confessa mia madre. "Tuo padre è sempre stato così... credetemi ragazzi, il nostro è stato un matrimonio combinato. Ringrazio il cielo che non ti abbia fatto di peggio, piccolo mio."
Mi accarezza i capelli, mentre Taehyung e Hobi mi aiutano a sistemare ghiaccio e crema.
"Joonie, io devo andare via adesso, ho un appuntamento con una persona." si scusa il mio migliore amico, abbracciandomi. "Ti prego, cerca di stare meglio." aggiunge, con un sorriso triste sul volto.
Mia madre mi lascia da solo con Tae, e posso capire anche solo dallo sguardo di mio fratello quando ci tenga a me.
"Namjoon, mi dispiace tanto. Vorrei... vorrei che tu sapessi che per me sei come un fratello di sangue, che tuo padre è stato un coglione e mi rifiuterò di chiamare padre qualcuno che ha fatto del male al mio fratellone." appoggia la sua mano sopra la mia. "Joonie io ti voglio bene, come posso aiutarti? Ho paura che tuo padre faccia altre pazzie."
Scuoto la testa. "Non esiste nulla che possiamo fare, Taehyung. Sai bene che non mi torcerà più un capello, altrimenti potrebbe rovinare tutto quel giorno."
Lui sgrana gli occhi. "Quando sarà? Cioè... si farà davvero?"
Annuisco, trattenendo le lacrime. "Probabilmente sì... non so quando. Taehyung, io voglio essere libero."
Restiamo abbracciati per non so quanto, so solo che lui è mio fratello e per me ci sarà sempre.

𝐄𝐩𝐢𝐩𝐡𝐚𝐧𝐲-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora