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Detesto non poterlo vedere.
Quel cretino di mio padre ora mi ha impedito l'accesso al suo reparto, e così mi tocca ingegnarmi in qualche modo per poter comunicare con lui.
Del telefono, non se ne parla: non ho il suo numero e non so dove reperirlo.
"Hoseok, cosa posso fare?" domando, lasciando ciondolare i piedi giù dal letto, come facevo quando ero piccolo.
"Ti manca?" al mio migliore amico scappa una risata.
"Hobi, smettila di ridere, non sei simpatico. Ti ho chiesto cosa posso fare!" ripeto, con tono quasi disperato.
"Joonie, calmati, stavo solamente scherzando. Troveremo il modo di farvi comunicare, okay?" promette.
E mantiene le sue promesse.
Tramite Facebook, riesce a risalire al contatto di sua sorella, in modo da poterle scrivere e spiegarle la situazione: alla fine di tutto, mi ha dato il numero di Jin, così posso chiamarlo.
Non aspetto un minuto di più, ed appena Hoseok esce io lo chiamo.
"Jin-hyung?" domando, appena risponde.
"Namjoon, s-sei tu? Stai bene?" il suo tono preoccupato mi fa star male.
"Hey hyung, sono io, stai tranquillo. Va tutto bene." lo rassicuro.
"Dove sei, Joonie?" chiede, e mi manca vederlo in faccia mentre parlo.
"Sono in camera mia, voglio sapere come stai, va tutto bene con la fisioterapia?" mi sdraio sul letto, immaginandolo davanti a me che mi sorride, con quel suo sguardo dolce.
"Tutto bene, dottor Kim." scherza lui. "Anche se mi manca il tuo sostegno quotidiano."
Manca anche a me, hyung, anche tu sei parte del mio sostegno giornaliero.
"Ci possiamo sentire in videochiamata?" domanda, con un tono leggermente triste.
"Posso provare a travestirmi e a venire a vederti a fisio." cerco di non ridere troppo per non sembrare un pazzo. "Se mio padre non mi scopre sono a posto! Ho l'appoggio di Hoseok e di mamma."
Parliamo un altro po', forse quasi due ore, e ormai è mezzanotte passata.
"Namjoon, è tardi, va a dormire. Domani devi lavorare, è giusto che ti riposi, non credi?"
Io non posso fare a meno di ridere.
"D'accordo, eomma." scherzo, e sento la sua bellissima risata dall'altro capo del telefono.
"Buonanotte Joonie" saluta, felice.
"Buonanotte a te, hyung."
Metto il telefono in carica, non prima di aver salvato il suo contatto sul telefono. Un momento... come mai accanto al suo nome c'è un cuore?! Sono sicuro di non averlo messo!
Vabbè, lo lascerò, dopotutto non è un crimine, è solo un amico, giusto?
Continuo a ripetermi quest'ultima frase, addormentandomi con il suo volto felice impresso nella mente, e sono libero dagli incubi grazie al cielo... o meglio, grazie a Seokjin.
Quel ragazzo ed io ci siamo visti da molto piccoli, e a volte trovo buffo come il destino riesca a riallacciare i destini di due persone dopo così tanto tempo.
E sogno lui.
Il bambino con le manine sporche di tempera rosa, il sorriso felice, che mi portò dal mio papà.
Si chiamava Jin, e fu questo che mi disse prima di salutarmi.
E guarda un po' tu, il ragazzo rosa è tornato nella mia vita... solo un bel po' di anni dopo.
Appena mi sveglio, trovo un suo messaggio:

Da Jin-Hyung♡:
Buongiorno, io oggi faccio fisio nella palestra del secondo piano alle 15~

A Jin-Hyung♡
Spero di riuscire a venire a trovarti hyung, passa una buona giornata!

Ebbene, devo ammetterlo: quel cuore potrebbe essere altamente frainteso... da mio padre.
E da quei pazzi shippatori di Tae e Hoseok.
E da mia madre.
E da chiunque dei miei amici...
che al mercato mio padre comprò.
Cioè, alla mia età mi ritrovo a fare queste canzoncine?! Complimenti, Kim Namjoon, serietà 100%.
E questa è la storia di come sono appena inciampato cantando, perchè come sempre sono in ritardo e correre mentre si canta non è il massimo.

𝐄𝐩𝐢𝐩𝐡𝐚𝐧𝐲-𝐍𝐚𝐦𝐣𝐢𝐧 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora