Capitolo 3: Sbocciai

832 8 0
                                    

17 giugno 2018
A jack che mi sopporta ogni giorno.

Sentito l'urlo mi girai di scatto e vidi Charlotte con gli occhi in lacrime.

<jack! Che cazzo fai? Non sarai mica diventato gay?>

Jack mi guarda e con un sorriso da stronzi mi bacia.
Charlotte scappa piangendo, per poi  urlanci contro che ce la farà pagare per tutto ciò.

<jack... Jack! Che cazzo facciamo ora?> gli chiesi impaurito.

<continua>

<eh?>

<continua a leccarmi il cazzo> mi dice ridendo.

Io lo guardo e con un sorriso perverso mi rimetto a lavoro facendolo venire in pochissimo tempo.

<jack, vuoi venire a casa mia? Mangiamo una pizza e cazzeggiamo, ti va?>

<si, e se con il cazzeggiare intendi giocare i nostri cazzi... Allora va bene>

Tornati a casa ordino le pizze preparo la tavola per due andai a farmi una doccia, aprii la porta del bagno e trovai Jack nudo con uno sguardo perverso da lì capii che avremmo giocato in doccia.

Dopo 20 minuti mi svestii e andai a prendere le pizze da Fred, il mio pizzaiolo di fiducia.

<ciao crusca!>mi disse Fred

(crusca é un nomignolo che mi diede Fred quando ero piccolo, da quel giorno mi chiamò sempre così)

<come va la vita? Sei ancora alla ricerca del cazzo perfetto?>

<No, l'ho appena trovato quindi fammi bene le pizze>

<congratulazioni! Ti offro 2 birre, prendi pure quelle che vuoi> mi disse con un sorriso stampato in viso

Io come sempre e con tutta la mia gentilezza andia a prendere le birre più costose, e quando Fred se ne accorse mi bestemmiò contro per poi ridere

<stronzo sei e stronzo rimmarai come sempre> disse Fred ridendo

Passarono 10 minuti e tornai a casa con le pizze belle fumanti.

Aprii la porta e mi ritrovai una grande sorpresa.



Diario di un quattordicenne BisexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora