Casa Di Cura: Consapevolezza

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Dear Mrs. July, grazie per avermi fatto crescere, grazie per avermi trattato male grazie per avermi preso in giro.
Ora sono un uomo.

Mentre Marco si stava spogliando nella camera dei giochi, mi spendi per un po'.

{cosa sto facendo?}
{come mi sono ridotto?} da qui in poi le lacrime iniziano a scendere
{perché sono qui?}
{cosa ho fatto di male alla gente?}
{basta... Basta! BASTA !}

Non sapendo cosa fare presi a pugni Marco, per poi scappare.
Le infermiere lasciarono la porta aperta così riuscii ad uscire da quella gabbia di matti.
Mentre correvo per il corridoio, tutto sembrava andare a rallentatore, le urla di Marco, le lacrime che scendono, le bestemmie che urlai per calmarmi, tutto sembrava andare lento, come in un film horror, nel punto cruciale dove tutto si decide dalla scelta del protagonista, e si, questa é la mia scelta, corro verso la porta, corro, corro, corro!!
Ad un certo punto inciampai, la vista offuscata, le gambe che tremano, il respiro affannoso...
L'aria era finalmente pura, la luce del sole... Era così... Così... Forte da farmi pure piangere, ero riuscito ad uscirne.

"Ma come tutte le fughe prima o poi ci sarà sempre un inseguimento, ma questa non é una storia normale, quindi niente é normale, tuttavia potrei trasformare qualcosa di normale in qualcosa di non esistente "

{Devo... Devo... Scappare}
{qui mi fanno di nuovo prigioniero se non mi muovo}

Le gambe si muovono da sole...
Non so dove sto andando...
Fino a che...

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Allora... Scusatemi se non ho messo nulla in questi ultimi 10 giorni ma la scuola mi ha già riempito di verifiche e interrogazioni, non so se la prossima settimana riesco a postare qualcosa...
Quindi vi auguro una buona settimana e ci vediamo la seconda settimana di ottobre con l'ultima parte.
Vi dico già che l'ultima parte sarà la più lunga.
In bacio. Meka😘

Diario di un quattordicenne BisexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora