meglio tornare alla realtà! Ma la mia realtà!

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Era ormai una settimana che quei due non si parlavano quando finalmente Malik parlò.

- Voi due dovete smetterla di ignorarvi! Ma insomma! Non siete due bambini! - Disse e severo.

La scena sembrava davvero tra il padre e i bambini capricciosi!

- Io?! Dillo a questa stupida! Quando io cerco di parlare lei mi ignora! - disse furioso il faraone.

Liz si alzò mentre la frangia le copriva gli occhi, impedendo alle persone di vedere la sua espressione, o meglio, le lacrime che nascondeva.

- Dite invece a questo insensibile che se non gli interesso perché non gli importa se ne può pure tornare dal suo sosia in mignatura! Perché è quello che farà! - si alzò da tavola andandosi a chiudere in bagno.

- ma che diavolo hai combinato Faraone? - gli chiese scettico Malik.

"Non pensavo che se la prendesse così tanto per quella frase..." pensò stupito.

- Sa una cosa faraone? È un bene che lei torni da Yugi! - continuò a mangiare Iside.

"Questa però è la sua opinione" fu l'ultimo pensiero del faraone.

~

Due giorni dopo.

Ecco a che punto erano.

Ma ancora non si parlavano.

Giravano per tutta Domino senza che lo spirito ricordasse l'indirizzo dove dovevano recarsi.

"Mi vuoi parlare?!" Il faraone era a dir poco esasperato!

La ragazza lo ignorò ancora ma andò a sbattere contro un ragazzo decisamente più alto di lei.

- Guarda dove metti i piedi mocciosa. - disse una voce glaciale.

Lei alzò lo sguardo per incontrare due occhi di ghiaccio più scuri dei suoi insomma, incorniciati con dei capelli castani scuro.

"Seto Kaiba!"  Se possibile il faraone divenne ancora più furioso.

Seto notò il ciondolo della ragazza e la guardò negli occhi.

- Vedo che hai il faraone con te. - disse stupito del suo ritorno senza però darlo a vedere.

- Tu conosci Ya-Atem? - rimase anche lei stupita.

"ATEM?! È davvero furiosa!" Lo spirito la guardò. Si. Rabbia pura negli occhi.

- Si lo conosco. Perché? - ecco che Seto si trasformava in un detective Conan più freddo e grande.

- Vedi... devo riportarlo a casa di Yugi Mouto ma non ho idea di dove abiti! - gli spiegò.

- Ti ci porto io. Ma in cambio devi venire da me per qualche decina di minuti. - disse.

E come ben sappiamo Seto non fa mai nulla senza guadagno!

- Certo! - così la ragazza salì sull'auto di Kaib a che raggiunse il Turtle Game.

- Grazie! - scese dalla macchina con il batticuore. - Non ci metterò molto! - entrò nel negozio di giochi mentre il faraone cercava invano di impedirle ciò.

- Salve signorina! Posso aiutarla? - le chiese un vecchietto simpatico con un sorriso stampato sul volto.

- Si... cerco Yugi Mouto! Vive qui vero? - chiese per sicurezza.

- Si! È mio nipote! Ora è a scuola! Prego accomodati in salotto! Così non appena tornerà potrai parlargli! - .

- Volentieri! - andò in soggiorno.

- Posso sapere l'argomento di tanta ricerca? - le chiese gentilmente.

Lei tirò fuori il puzzle mentre Salomon sgranò gli occhi incredulo.

~

- Yugi oggi giochiamo? - chiese Joey al suo amico con il Deck in mano.

- E va bene Joey! - disse il piccoletto sconfitto.

Gli altri amici riderono, arrivando finalmente al negozio di giochi e entrando.

- Sono a casa nonno! - .

- Ragazzo. Vai in sala. - disse il nonno al nipote molto serio in volto.

Yugi e i suoi amici fecero come detto dal proprietario del negozio, vedendo una ragazza mai vista prima.

- Ciao. Tu sei Yugi Mouto vero? -.

- Si! Sono io! -

- Io mi chiamo Elizabeth... Yugi... ti devo rendere una cosa! - .

E così mentre il faraone urlava legandola di non farlo, lei si sfilò la collana per mostrare il puzzle e ridarla al piccoletto.

- Atem mi ha detto che tu sei stato il suo primo Aibou. Meglio se lo tieni tu! - nascose ancora altre lacrime nel frattempo.

Yugi si mise il puzzle tutto allegro e il Faraone riappare davanti a tutti.

- Faraone! - gli amici erano entusiasta, ma lui si staccò velocemente prendendo il polso della ragazza prima che se ne andasse.

- Non puoi lasciarmi qui così Aibou! - cercò di convincerla lui.

"Aibou.... lui può chiamare solo Yugi così! E poi chi è quella mocciosa?" Pensò infastidita Tea.

- Atem. Lasciami il polso. Tu rimarrai qua. Ho visto come eri felice quando il puzzle è tornato in mano a Yugi! E poi... a te non importa di me! - si liberò per correre via subito dopo lasciandolo lì immobile.

- Stupida! Torna qui! A me importa di te! - fece per seguirla ma una mano lo fermò.

- Faraone, chi era quella mocciosa? - chiese Garden a nome di tutti.

- È... la ragazza più importante della mia vita... e io l'ho mandata via. -.

Non Un'altra CopiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora